I giallorossi battono i bianconeri...
La Roma e la sua notte magica!
È stata una notte magica per la Roma quella appena trascorsa.
La vittoria sulla Juventus si è trasformata in una festa che durerà molte ore.
Non è stata una partita spettacolare,anzi...
Il primo tempo è scivolato via senza sussulti.
L' Olimpico però era una bolgia sin dai primi minuti.
La Roma chiusa in difesa e una Juve costretta ad un inutile giro palla che si spengeva sulla trequarti dove i giallorossi erano schierati con le linee di centrocampo e difesa sempre vicine e ordinate.
Pjanic, fischiato ad ogni pallone toccato, non trova mai varchi e quando la Roma recupera palla il boato assordante dello stadio si alza sul cielo della capitale.
Nessuno sembra ricordare la Roma che viene da un derby perso al 93' dopo un eliminazione in Europa League e da un pareggio col Napoli che è costato l'aggancio dei bianconeri in testa alla classifica che solo due settimane prima erano lontani sette punti.
Lo stadio stasera è un'arena in cui i propri gladiatori non mollano un solo centrimetro quadrato ai propri avversari che poi sono i campioni in carica e i rivali di sempre.
Neanche quando Cristiano Ronaldo a fine primo tempo si alza dalla panchina per scaldarsi si avverte il brivido della paura.
Nel secondo tempo le maglie giallorosse avanzano il baricentro e i bianconeri iniziano a sbagliare i passaggi con frequenza regolare.
Sarri scuote la testa,Garcia urla e incita.
Poi il minuto 63.
Nainggolan sradica un pallone dai piedi di Ramsey e serve Werner in profondità sulla destra.
Il tedesco finge di andare sul fondo e vede arrivare da dietro Zaniolo.
La palla passa tra due maglie bianconere,Zaniolo si coordina e dopo due secondi si gonfia la rete.
Il boato diventa un ruggito che sa di riscatto e le bandiere si alzano al vento.
Garcia torna allo schieramento iniziale.
La Juventus è stanca e ferita,ma è la Juve e ci prova ancora.
Butta palloni in area,sgancia i terzini sulle fasce ma quelle maglie giallorosse sono ovunque.
Il triplice fischio è nell' aria ma non arriva mai.
Poi arriva tre volte...E Garcia corre verso i suoi giocatori.
Anzi, i suoi gladiatori!