Facciamo un piccolo ragionamento...
Siete mr.Konami, producete videogiochi e il vostro obiettivo non è la gloria nei secoli dei secoli, ma il profitto. Il guadagno. SOLDI.
Ora siete il signor Mesudo Lapaga, brillante programmatore assunto da mr.Konami per creare un videogioco sul calcio.
Punto primo. A chi è rivolto? Chi è il vostro target? La vostra utenza, da chi è formata?
Innanzi tutto da giovani, un buon 60% non ha l'età per guidare un cinquantino, ha crisi ormonali un giorno si e l'altro pure, fa colazione col latte caldo e Nesquik preparatogli dalla mammina e "campa" con la paghetta della nonna di 10€ a settimana. Quando non sta sui videogiochi, probabilmente, si sta lucidando il manigliotto su qualche sito dalla dubbia moralità.
Un risicato 10% da anzianotti nostalgici, coi riflessi di un bradipo narcotizzato, che tra famiglia, lavoro, pensieri suicidi per il trittico mutui-spese-bollette e amici rompicocomeri gioca di notte di straforo o il weekend imponendo la sua volontà di maschio Alpha, ma più vicino all'Omega di quanto egli stesso ammetta.
Un 15% di giovani virgulti del pad, che superati indenni l'adolescenza, hanno deciso di darsi ai videogame per vivere in quanto spinti da un talento recentemente scoperto e di cui prima ignoravamo totalmente l'esistenza.
Un 15% di casual gamers, che tra un megatiro a canestro e un film di Spike Lee, spippolano da un gioco di calcio a uno sparatutto, da un gdr a un racing con la stessa frequenza con cui Cicciolina cambiava compagno di lavoro e la stessa logica presente nel cervello di un "da grande voglio fare l'influencer".
Scopo della missione: ACCONTENTARE TUTTI. E qui parte la colonna sonora di Mission: Impossibile.
Un pesante 75% dell'utenza a cui miri non ha nessuna voglia (o capacità cognitiva) di impegnarsi il minimo sindacale ad imparare a fare qualsivoglia cosa. Hanno la capacità di concentrazione di una medicina omeopatica e la loro curva d'apprendimento ideale dura quanto un rutto dopo un sorso di coca extra gas. Non oltre, altrimenti "è troppo difficile". Combo di tasti? Ma che scherzi? Imparare le routine? Ma che stiamo a scuola? Più di tre tasti premuti a caso con la stessa velocità di un battito di ciglia? Ma mi hai preso per un polpo? Giocare per guadagnare punti da spendere per avere potenziamenti? E mia nonna la paghetta che me la da a fare allora?
Il restante 25%, invece, è esattamente l'opposto. In tutto. Un gioco "easy" lo annoia; una curva d'apprendimento più corta di 6 mesi lo irrita: le combo di tasti sono il suo pane quotidiano e lo studio sistemico delle routine e delle meccaniche di gioco il suo ultimo scopo di vita. Il suo mantra è "gioco ventordici ore, guadagno millemila punti, mi MERITO MessiPalloneD'OroDell'UniversoEDelMultiversoExtraterrestreOV999999".
Bene, c'è qualcuno ancora vivo fino a qui? Per i pochi sopravvissuti di voi il compito è: SODDISFARLI ENTRAMBI.
E vabbè, che ci vuole, mettiamo su uno studio imponente, raccogliamo i migliori programmatori in giro per il mondo, le tecnologie più avanzate, le menti più brillanti e caviamo sto ragno dal buco. No. Siccome mr. Konami ci vuole guadagnare, e in fin dei conti è lui che paga e ha l'ultima parola, vi mette a disposizione lo stesso budget che avrebbe un bimbo obeso in un negozio di strutto, programmatori raccattati qui e lì dove capita e un motore di gioco di 9 anni fa, già vecchio quando uscì e palesemente inadeguato (a tutto...non solo a quello che serve a voi). In più, come se non bastasse, vi ritrovate contro una concorrenza diretta, sullo stesso campo, che al contrario ha tutto ciò che voi non avete. Talento a parte. E basilare conoscenza del gioco in questione da riprodurre, pure. Oltre che delle normali leggi della fisica, dinamica e chimica.
L'unica via percorribile è un gioco simil-arcade, simil-simulazione, che è possibile affrontare sia in modalità "cervello-da-ameba", sia in modalità "superscienziato plurilaureato Steven Hawking". Ovviamente, siccome la fetta di mercato più grossa è rappresentata da bimbonutellosi paciocchi, sarà più sbilanciato verso una delle due, soprattutto nelle modalità che si affrontano online, terreno di caccia del LentociGamer rex...
In pratica, eFootballPes2020. Abbiamo ciò che vogliamo? No. Abbiamo ciò che il mercato vuole? No. Abbiamo ciò che la maggioranza IMPONE....e far decidere la maggioranza non è mai una buona idea. Ovunque.