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Farei narrare il tutto da lui...
se il tuo post avesse una voce .....Secondo me esistono diversi tipi di problematiche, a svariati livelli.
BUG
Quello del DC appena citato ad esempio è un bug chiaramente, legato probabilmente alla selezione manuale del difensore, una cosa che si verifica sistematicamente, tant’è che risulta preferibile non usarla proprio al momento.
I bug sono inevitabili in quasi ogni gioco, ricordo il bug dell’1-2 dal calcio di inizio del pes2017 che ti metteva la punta a tu per tu col portiere, e le partite finivano 18 a 16 perché ad ogni battuta era un tiro in porta da un metro free. Oppure il bug del cross basso nel 2016, che ogni traversone da 3/4 campo in su era gol gratis (quanti ricordi). I bug (e quelli che li usano) sono il cancro. C’è però la remota ipotesi che li risolvano, strada facendo.
LAG
Esistono poi i casi di lag, come citava qualcuno prima. Qui però farei una netta distinzione. Il lag non sempre è voluto e quando si verifica non è qualcosa di unilaterale, ma ne soffrono entrambi i players.
Il lag fraudolento
voluto e vergognoso è quello sistematico di alcuni pseudo giocatori che se perdono una partita all’85 vanno di switch e non si sa come la partita viene annullata, senza conseguenze (tranne le madonne che tiri tu ovviamente).
Il lag classico
è un ritardo di millisecondi letali (un ritardo però inevitabile data la natura dei giochi online con host) generalmente si nota sui dribbling a rientrare. Come molti di voi avranno notato nel 2019, per effettuare un cambio di direzione non basta più come nel 2018 premere r1 e virare verso il lato opposto alla corsa. Quando fai così 100% il difensore ti toglie la palla allungando la gamba. Bene quando c’è del lag questo non avviene e si vede il difensore correre per altri 2-3 metri nella direzione originale finendo fuori posizione. Altro segno palese è la predominanza dei comandi dell’host sui palloni contesi anche quando i suoi giocatori si trovano dietro il tuo. Sul lag si può fare poco davvero. Io lo noto sistematicamente quando mi capita di essere hostato da gente che gioca dal Portogallo, dalla Grecia, dalla Turchia, dall’Egitto e dagli Emirati Arabi. In compenso c’è da dire che rispetto agli anni scorsi in tutta l’europa limitrofa Giochi più o meno senza problemi.
SxxxxT
Questa è la cosa più perniciosa. Si manifesta, a mio personalissimo avviso, nelle maniere più subdole e sorprendenti, in genere a favore dei players svantaggiati per divisione o statistiche di squadra. Consiste innanzitutto in un peggioramento della resa generale dei giocatori. Vedi le cose brutte. Vedi Mbappè con la freccetta Azzurra che scatta sulla fascia e ti sembra zia Ietta di Tata Francesca col deambulatore. Vedi Sergio Ramos che si sposta per guardare passare Antenucci ammirato per il suo dribbling ubriacante. Vedi De Gea che si tuffa su un tiro da 30 metri con 1 ora e 10’ di ritardo, come un regionale sulla Agrigento - Gela. Vedi cose che ti fanno dire “mah”. Poi vedi che non riesci a fare due passaggi di fila perché gli avversari hanno (tutti) preso l’NZT di Limitless e non solo capiscono prima le intenzioni dei tuoi, ma gli consigliano anche che tende mettere in soggiorno, perché ne interpretano i desideri più nascosti e incofessabili. Poi vedi che dopo essere arrivato sotto porta, con colpi da giocoliere che davvero gli Harlem Globe-trotter ti spazzano casa, sudato come una scimmia tiri in porta da 24 cm e il portiere, un Tatarusanu a caso, con un colpo di reni che gli sfilerebbe 5 vertebre, la mette in angolo. E tu dici “mah”. È il primo tiro in porta. Ma è dopo il 12mo colpo di reni che in genere vengono giù le Madonne e ti sorge il leggero sospetto che qualcosa ti stia remando contro. Ma fin lì non sbrocchi. Sbrocchi un attimo dopo quando con un lancio millimetrico a scavalcare la tua difesa del terzino destro Giorza, l’ala destra del tuo abile avversario si trova solo nella tua tre quarti. Un brivido ti percorre la schiena e ti passa davanti tutta la tua vita videoludica. Da virtua striker in poi. Tutta. Poi l’illuminazione: il tuo abile avversario carica il tiro da tre quarti campo, con Tchè tchè (che è un giocatore di calcio, pare) sorridi beffardo perché sai che l’ha buttata via l’occasione. Vedi la barra salire oltre il rosso. Verso l’ultravioletto. “Orbita” pensi. Invece no. La mette nel sette. Da 35 metri. Tchè Tchè. E ti esulta come Tardelli a Spagna 82’, per 24 minuti di fila. Non hai nemmeno il tempo di rimetterla al centro campo che l’arbitro fischia la fine. Tutti a casa. Spegni la console ti stendi, chiudi gli occhi. “Cose che succedono”. Mica è scritto. Una vocina nella testa ti dice che in fondo è solo la 6 partita di fila che va più o meno così. A parte che anziché il tiro di Tchè Tchè c’è il colpo di testa di Under che svetta tra Ramos e Chiellini a stenderti al 90 minuto. Ma sei tranquillo lo stesso. La mattina dopo ti svegli. Caffettino caldo e via di nuovo al lavoro. Che almeno lì non fai sangue marcio, sono le 8 e 30 esci di casa. E dopo De Gea si tuffa.
Farei narrare il tutto da lui...
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