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Pes 2013, phayton campione del mondo PES League!

Questo fine settimana a Dubai si sono svolti le finali mondiali di PES 2013. A trionfare è stato il tedesco Patrick “phayton” Maier, che oltre la fantastica coppa si è aggiudicato anche un bel premio da 10’000€! Gli italiani Ettore Giannuzzi e Augusto Spedo hanno lottato alla grande, ma con un po’ di sfortuna sono dovuti uscire ai quarti di finale, entrando comunque a far parte dei primi 8 player del mondo di PES 2013! Ecco l’articolo rilasciato da PES League Italia, con le dichiarazioni di Ettore e Augusto:

Un verdetto agrodolce, un risultato interpretabile da diverse angolazioni che se da un lato inorgoglisce, dall’altro lascia un po’ di rammarico. Domenica 28 settembre, presso il Dubai World Trade Center, l’Italia ha onorato le World Finals di PES con la presenza del nostro Campione Italiano in carica, Augusto Spedo, e del già iridato Ettore Giannuzzi. Al cospetto dei migliori giocatori di PES del mondo, gli italiani hanno ben figurato piazzandosi entrambi tra i primi otto della classifica finale, nonostante resti vivida la sensazione che il potenziale dei due player, così diversi ma uniti sotto il tricolore, avrebbe potuto portarli ancora più avanti.

Ettorito domina il suo girone eliminatorio con tre vittorie in altrettanti incontri, schienando tra gli avversari anche il campione in carica 2012 Pauu. Poi il tabellone eliminatorio con sfide andata e ritorno: c’è subito la vittoria complessiva per 8-2 contro il campione inglese Steven, un risultato pauroso che fa ben sperare riportando alla mente i fasti di Colonia. A quarti, però, il figlio di Cesare incontra il predestinato di giornata, il tedesco Phayton: «E’ stato un 5-4 molto sfortunato -analizzerà la punta di diamante del Team Supremacy- ho subito due gol in circostanze rocambolesche, sugli sviluppi di rimpalli. Lui è forte, ma onestamente non credo che meritasse la vittoria più di me». Eliminazione, dolorosa, e a poco serve consolarsi pensando che proprio Phayton, alla fine, andrà a vincere nella finalissima col brasiliano Allison Black. Ad addolcire la sconfitta, tuttavia, un seratone nella discoteca Just Cavalli di Dubai che avrà certamente fatto tornare il sorriso al pluridecorato barese.

Anche Augusto passa come primo nel suo girone, a testimonianza di come i nostri ragazzi si siano fatti rispettare al di là degli esiti finali. Due vittorie e una sconfitta per avanzare nel tabellone più difficile del pianeta, poi i dieci gol rifilati in due gare a Magnificat. Purtroppo, la cavalcata del Batistuta di Legnago viene interrotta subito dopo da Puto Zeca, seppure il player del PES Torino si dica contentissimo dell’esperienza: «L’avventura in questi Mondiali è stata davvero emozionante, e personalmente molto sentita. L’attesa era grande, e il pensiero di affrontare i più forti giocatori del mondo mi ha creato timore, ma mi ha dato anche grande coraggio. La consapevolezza di misurarmi al livello più alto possibile, rappresentando al tempo stesso l’Italia, mi ha permesso di dare il 100%, e credo di aver onorato al meglio l’impegno».

E pensare, che se i due italiani avessero passato il turno una delle due semifinali li avrebbe visti proprio uno contro l’altro, con la certezza quindi di avere almeno un italiano a giocarsi il primo posto. Coi “se”, tuttavia, non si va da nessuna parte, e se questa edizione delle World Finals ci ha visti protagonisti ma non trionfatori, l’avventura di Dubai deve servire come stimolo a fare ancora meglio, a caricarci alla vigilia di una nuova e lunghissima stagione PES League. Se Ettore era, ed è ancora il player più continuo e probabilmente più forte d’Italia, con dalla sua una carta d’identità che gli permetterà di riprovarci e di conquistare un altro titolo del mondo (questa era già la quarta partecipazione consecutiva per il barese), Augusto ha dimostrato che nulla è impossibile. “E’ un buon player”, questo si diceva di lui dodici mesi fa, ma la favola del Klima ha fatto sbocciare il talento e l’originalità di un ragazzo che ha vinto contro tutti (anche contro Ettore), incantando con la sua interpretazione prettamente calcistica del titolo Konami. Da Milano a Dubai, dall’Italia al Mondo, Augusto ha retto l’urto coi più forti decorando con onore la grande, competitiva, multicolore scuola italiana.

Quest’anno hanno vinto i tedeschi, ma noi ci siamo…

SEMPRE E COMUNQUE!

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