Queste situazioni sono spiacevoli, atteggiamenti e comportamenti nocivi intaccano quello che dovrebbe essere un momento di relax. Giocare a Pes ( vale per qualsiasi gioco ) dovrebbe rilassarci e non far uscire il meglio o il peggio di noi, siamo persone adulte ( immagino ) con una vita, un lavoro, una famiglia, una pandemia in corso...
Il problema è alla radice: giochiamo a Pes ( o qualsiasi gioco ) per confrontarci con il mondo intorno o per provare del piacere personale?
Fare editing per Pes è una passione, una missione o un dovere verso noi stessi?
Qualcuno, a sproposito parla di parassitismo e moralismo, la questione invece potrebbe essere riassunta in meno parole, lasciando perdere moralismi o filosofie contrapposte.
Pes è un gioco di proprietà di Konami. I diritti di Pes sono esclusivamente di Konami e Konami decide a quale prezzo vendere i propri prodotti. Konami decide quali soldi investire in licenze e sviluppo, la stessa Konami decide quanto un gioco debba rimanere o meno a disposizione del pubblico.
Konami mette a disposizione degli utenti la possibilità di editare il gioco e questo ha reso felici milioni di appassionati. Non è un obbligo. Ea Sports non lo permette e gli appassionati di Fifa non si scornano.
Kitmakers ed editers vari provano soddisfazione nell'aggiornare Pes alle stagioni correnti o nel creare stagioni passate per far rivivere il calcio nostalgico agli appassionati.
Konami ci permette di avere queste possibilità, non kitmakers o editers vari. Se Konami decidesse di bloccare l'editing ( potrebbe farlo ) non potrebbe lamentarsi nessuno.
La questione spinosa è: donazione o non donazione? Patch libere o pubblico selezionato?
Lo spirito di Pes imporrebbe patch gratuite? Questa è una decisione personale.
Un piccolo appunto, per ragionare meglio:
1) Chi edita per passione può richiedere una donazione, nessuno può impedire questa cosa. Sarebbe logico non spacciare per "personali" opere editate da altri o ancora peggio "guadagnare" anche un solo centesimo da prodotti fatti da altre persone.
Konami lascia fare, non è mai intervenuta ma ricordiamoci una cosa: anche se non è vietato "chiedere una donazione" ( che sembra un modo gentile per dire "PAGA UN PRODOTTO" ) il prodotto "venduto" viene venduto sulla base di un prodotto ( PES ) da cui Konami ricava del denaro.
Youtube e altre piattaforme non consentono la monetizzazione dove ci sono interferenze con il copyright, permette di pubblicare ma non di ottenere un "guadagno" inopportuno.
Quindi, per quanto ogni kitmaker o editer possa "chiedere una donazione per il lavoro svolto" dovremmo ricordarci di chi è il prodotto su cui stiamo "editando". Pes è di Konami. Konami versa del denaro per poter usufruire delle licenze. Le squadre non licenziate non ricevono un penny da Konami. Ea Sports versa molti più soldi di Konami è ha mezzo mondo calcistico con licenze ufficiali.
Una patch (moderna o classica) è frutto del lavoro di migliaia di appassionati, nessun corrispettivo viene dato agli sponsor o alle squadre che vengono "licenziate artigianalmente".
C'è un motivo economico alla base della scelta di Konami di non licenziare tutti i teams presenti nel gioco. Non è la volontà di creare patch artigianali, è una scelta di bilancio.
Quindi, se trattiamo PES come un prodotto personale e non come la continuazione di una passione abbiamo tutti perso in partenza. PES può essere un valido strumento di condivisione e applicazione per tutti. Se ci sofferma sul "questo è mio, questo è tuo" o sul "5 euro di qua, 5 dollari di la" allora avremo sempre meno persone disposte ad aggiornare il gioco e a perdere del tempo per rendere la nostra passione comune una passione gioiosa.