Barcellona - Real Valladolid 1 - 0
ammoniti: 38' Collado, 76' Lenglet
sostituzioni: 51' Messi per Roberto Firmino,
58' Tavares per Collado, 65' Muriel per Onuachu e Dembelè per Ansu Fati, 75' Aleña per Everton Ribeiro
Marcatori: 82' Griezmann
Il Valladolid colpisce due pali e Griezmann castiga la Pucela
all' 82, che spettacolo al Camp Nou!
Il Barcellona si conferma squadra cinica e allunga la sua serie di vittorie di misura senza subire reti e confermandosi la migliore difesa della liga.
Oggi ha avuto il suo bel da fare contro un Real Valladolid che ha giocato la prima mezz'ora chiuso in difesa senza concede molto ai padroni di casa per poi uscire piano piano nella ripresa.
Al 34° Junior Firpo crossa al centro e la difesa respinge sui piedi di Andy Fati che tira forte ma centrale e Maximiano respinge.
Quattro minuti dopo Alex Collado stende Firmino al limite dell'area e viene ammonito.
Griezmann si incarica della punizione ma calcia sulla barriera.
Al 40° è ancora il francese a rendersi pericoloso approfittando di un rimpallo in area blanquivioleta ma Maximiano non si fa sorprendere sul proprio palo.
Il primo tempo accade solo questo.
Nella ripresa la mossa tattica che non ti aspetti da parte di Flores che alza il baricentro e pressa alto, e il Barcellona fatica a uscire dalla propria metà campo nei primi minuti del secondo tempo.
Al 51° Plaza lascia scorrere un pallone e Ter Stegen deve uscirgli sui piedi per evitare il gol.
Koeman è preoccupato e ordina a Leo Messi di entrare al posto di Firmino.
Flores risponde con Tavares al posto di Collado.
La Pulce si rende pericoloso smarcandosi in profondità al 62° ma il tiro è debole centrale e Maximiano blocca senza problemi.
Entra in campo anche Muriel per Onuachu e il colombiano si rende subito pericoloso su punizione dal limite: Ter Stegen c'è e blocca.
Il Valladolid continua a pressare alto e a gestire il pallone.
Al 75° una bella combinazione in velocità porta Guzman al tiro ma il trequartista schiaccia troppo l'angolazione del tiro e il Camp Nou tira un sospiro di sollievo.
Soltanto un minuto dopo Lenglet deve stendere Plaza al limite dell'area e l'arbitro lo ammonisce.
Luis Muriel si presenta sul pallone e la sfera colpisce il palo!
Quique Flores implora e incita i suoi a insistere ma all'82° Carles Aleña lancia in profondità Griezmann che scatta, si sposta il pallone in zona tiro e con un colpo da biliardo che tocca prima il palo fa secco Maximiano.
È il vantaggio del Barcellona che fa alzare Koeman dalla propria panchina prima di assumere la sua consueta compostezza.
È un gol che taglierebbe le gambe a chiunque ma la Pucela non ci sta e si riversa coraggiosamente in avanti.
A un minuto dal gol subíto Tavares vede lo scatto di Plaza che taglia al centro dell'area, l'ecuadoregno stoppa e tira di punta: pallone che fisce sul palo prima di finire tra le braccia di Ter Stegen.
La delusione è tanta negli uomini di Flores e nei minuti finali saltano tutti gli schemi.
Messi ha un paio di occasioni favorevoli che non sfrutta e il difensore Caci al 91° si spinge in attacco a fare la terza punta.
Al 92° si ritrova un pallone sui piedi servito da Guzman all'altezza del dischetto di rigore ma Lenglet fa muro.
Sul corner seguente sale anche Maximiano incitato da Flores ad abbandonare la propria porta ma il cross di Jorge finisce tra le braccia di Ter Stegen sotto lo sguardo rassegnato dell'allenatore della Pucela.
Finisce così una partita al Camp Nou che il Barcellona ha vinto non senza soffrire e il boato dei tifosi blaugrana lo sottolineano.
Onore al Valladolid e tre punti al Barça.
La liga continua...
Il migliore: Plaza 6,5. Oggi l'ecuadoregno viene mandato in campo dall'inizio e ci resta per novanta minuti correndo e creando problemi al Barcellona.
Sfortunato nell'occasione del palo che avrebbe pareggiato il gol di Griezmann nel finale.
Il peggiore: Onuachu 5. Il nigeriano si vede poco e Langlet e Piqué se lo spalleggiano senza problemi. Mai pericoloso.
Quique 6,5. La scelta di un secondo tempo all'attacco con in pressing alto spiazza tutti.
Esce dal Camp Nou con zero punti ma la consapevolezza che ora si può osare anche con le grandi.