Ragazzi, oggi leggendo un'intervista agli sviluppatori, ho letto che il gioco sarebbe stato completato a novembre-dicembre ma che il marketing ha spinto per distribuirlo prima. Così da studente di marketing mi sono fatto un po' di domande:
1) Si investe sul rilancio completo del "brand" Pes, sul suo rinnovamento, sulla nuova anima del gioco e poi lo si lancia enormemente incompleto (volti, modalità, bug assurdi, online non funzionante e soprattutto privo della minima assistenza...) buttando via tutti gli sforzi fatti in gameplay e grafica. Ok, oggi può aver venduto qualche copia, ma a lungo andare come potrà reggere? In più a me per esempio m'è proprio calato il brand "Pes" per l'enorme delusione di aver per la prima volta sentito di aver sprecato 60 euro per un'esperienza frustrante, potenzialmente bellissima ma finora innervosente al massimo.
2) Si cerca di anticipare Fifa sul tempo così da conquistare i giocatori "dubbiosi". Secondo me è molto peggio vendere qualche copia in più a persone che rimarranno deluse (e passeranno la parola parlando con amici, postando commenti ovunque su internet e sbeffeggiando il gioco su youtube) che venderne un po' di meno ma convincere almeno i fedelissimi.
3) Uno dei punti critici di Pes sono le licenze. Ogni anno ha ampliato il comparto con elementi importanti per aprirsi a nuovi mercati (pensiamo al sud america) e quest'anno cosa fa? Aggiunge campionati nuovi ma sconosciuti tra noi europei (che dovremmo essere la base dei fedelissimi di pes) e al tempo stesso toglie stadi blasonati, lascia incompleta la champion's league... Per ritornare quelli di un tempo dovrebbero cercare conferme innanzitutto sul target di consumatori principale, gli europei!
4) Poi i bug... Un conto è vederli in una demo, un conto è chiedersi quante decine di patch occorrerebbero a toglierli uno ad uno. Il marketing si dice sia la scienza volta a portare valore al cliente. Che valore mi porta un acquisto incompleto che sono tuttavia costretto a pagare con soldi reali e completi? A sto punto il gioco lo si vendeva ovunque a 30 euro e si trovava pure il modo di imporre il prezzo senza lasciare nessuna libertà ai rivenditori.
5) Infine il comparto online. Avere server che non funzionano, patch con errori e non poter giocare al proprio gioco (io l'ho comprato per l'online e ho rosicato parecchio) si può tollerare se mi si promette un miglioramento della situazione. Però telefonare all'assistenza e trovarla non attiva, cercare comunicati di Konami e non trovare quasi nulla e pochi riferimenti ai lavori di per sistemare il gioco online è un disservizio bello e buono. I problemi sono normali, le difficoltà ci sono per tutti. Il guaio è non saperle affrontare, non saper comunicare tempestivamente, chiudere i centralini e così via.
Boh, sono un pò amareggiato... In ogni caso rimango fedele a questo gioco e all'idea che il lavoro degli sviluppatori prosegua nei prossimi mesi per rendere il gioco completo, almeno per chi lo ha già comprato.