Mondo reale: Catania 2020-2021

con che squadra iniziare la carriera?

  • Parma

    Voti: 3 27.3%
  • Entella

    Voti: 1 9.1%
  • Cremonese

    Voti: 3 27.3%
  • Avellino

    Voti: 4 36.4%

  • Votatori totali
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PedroTelmo

Primavera
1 Marzo 2017
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PedroTelmo85
@PedroTelmo ma quest anno niente pes??o sei rimasto con il 18(che a me continua a paicere tanto)?

in questo periodo non sto proprio giocando a Pes, ad ogni modo di solito aspetto sempre febbraio prima di comprarlo, di modo che il prezzo scenda un po' e, soprattutto, sia pronta la patch definitiva e le rose già aggiornate al mercato di gennaio. E nel frattempo cerco di capire se sia meglio Fifa o Pes... ;)
 
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giuliosr

Prima squadra
21 Settembre 2017
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in questo periodo non sto proprio giocando a Pes, ad ogni modo di solito aspetto sempre febbraio prima di comprarlo, di modo che il prezzo scenda un po' e, soprattutto, sia pronta la patch definitiva e le rose già aggiornate al mercato di gennaio. E nel frattempo cerco di capire se sia meglio Fifa o Pes... ;)
resta qui:) ti hanno fatto anche la serie b....mi piaceva tanto il tuo modo di raccontare la master
 
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PedroTelmo

Primavera
1 Marzo 2017
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PedroTelmo85
E così, dopo mesi di pausa, sono tornato a prendere in mano un pad e a giocare questa carriera, dove eravamo rimasti al mio arrivo sulla panchina del Palermo a gennaio 2020. Ricominciamo da quel punto, accelerando la narrazione per arrivare a fine stagione.

SERIE B 2019-2020 | PALERMO
Gaviglio riparte da Palermo, e sono subito fuochi d'artificio sul mercato


Rivoluzione in casa Palermo: dopo anni di tira e molla, Maurizio Zamparini è finalmente riuscito a trovare un acquirente affidabile, e ha così ceduto il club rosanero al milionario italo-americano Vincent Viola. Prima mossa del tycoon è stata quella di fare fuori il tecnico Tedino nonostante quest'ultimo, dopo un inizio di stagione disastroso, fosse riuscito a riportare il Palermo fino al terzo posto in classifica, a sei lunghezze dal Crotone capolista ma ad appena un punto dal Parma secondo classificato.

E proprio da qui riparte mister Gaviglio, a sua volta a caccia di riscatto dopo appena undici partite sulla panchina del Brescia, dalla quale era stato allonato dopo la sconfitta di Catania e con la squadra all'ultimo posto in classifica. Prima mossa del tecnico è proprio quella di portare con sé in Sicilia dalla sua precedente esperienza alle Rondinelle Sega Coulibaly. Il 23enne difensore franco-maliano viene acquistato a titolo definitivo in uno scambio alla pari con Mato Jajalo, ed è subito lanciato nella mischia nella partita che segna il debutto, vincente, di Gaviglio sulla panchina del Palermo: un 2-0 servito al Padova a domicilio, firmato da Balogh (foto) e Nestorovski già nel primo tempo.

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Archiviata con il bottino pieno la partita d'esordio, Gaviglio mette subito a segno altri tre autentici colpi: dalla Spal arriva l'esterno sinistro Filippo Costa, acquistato in cambio di Haitam Aleesami e 85mila euro di conguaglio; dal Borussia Moenchengladbach, in prestito oneroso a 725mila euro fino a giugno, l'ala italo-tedesca Vincenzo Grifo (nella foto sotto nel giorno della presentazione); e dai peruviani dell'Universidad Cajamarca Manuel Lazzari, pagato 8,9 milioni più il cartellino di Igor Coronado. Ala destra di grande tecnica, Lazzari era già stato allenato da Gaviglio lo scorso anno all'Entella, e ancora prima aveva fatto coppia con Costa alla Spal, condividendo l'impresa dello storico ritorno in Serie A dei ferraresi nel 2017.

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Forte di questi nuovi innesti, anche loro subito titolari, Gaviglio espugna anche il campo della Cremonese con la quale aveva iniziato (con poca gloria) la propria carriera da allenatore due stagioni fa: la sblocca Lazzari al 21' del primo tempo (foto sotto), Grifo raddoppia in apertura di ripresa e Perrulli, allo scadere, segna la rete della bandiera per i grigiorossi di mister Aglietti. Passano appena tre giorni e i rosanero tornano in campo, ancora lontani dal Renzo Barbera, andando a pareggiare 2-2 in casa della Salernitana. Sono però due punti persi, più che uno guadagnato: il Palermo scappa infatti sul doppio vantaggio già nei primi 45', grazie al gol di Balogh e all'autorete di Monaco, ma nella ripresa subisce la rimonta della formazione campana, a segno con Signorelli al 53' e con Kiyine, per il definitivo 2-2, al 78'.

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Il primo miniciclo di tre partite si conclude quindi con 7 punti ed il balzo al secondo posto in classifica, ad appena due dal Crotone capolista, la cui marcia ha subito un brusco rallentamento per effetto dei tre pareggi consecutivi contro Entella, Novara ed Ascoli.

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Questa, dunque, la situazione alla 23ª giornata:

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E così, dopo mesi di pausa, sono tornato a prendere in mano un pad e a giocare questa carriera, dove eravamo rimasti al mio arrivo sulla panchina del Palermo a gennaio 2020. Ricominciamo da quel punto, accelerando la narrazione per arrivare a fine stagione.

Gaviglio riparte da Palermo, ed è subito super-mercato!

Rivoluzione in casa Palermo: dopo anni di tira e molla, Maurizio Zamparini è finalmente riuscito a trovare un acquirente affidabile, e ha così ceduto il club rosanero al milionario italo-americano Vincent Viola. Prima mossa del tycoon è stata quella di fare fuori il tecnico Tedino nonostante quest'ultimo, dopo un inizio di stagione disastroso, fosse riuscito a riportare il Palermo fino al terzo posto in classifica, a sei lunghezze dal Crotone capolista ma ad appena un punto dal Parma secondo classificato.

E proprio da qui riparte mister Gaviglio, a sua volta a caccia di riscatto dopo appena undici partite sulla panchina del Brescia, dalla quale era stato allonato dopo la sconfitta di Catania e con la squadra all'ultimo posto in classifica. Prima mossa del tecnico è proprio quella di portare con sé in Sicilia dalla sua precedente esperienza alle Rondinelle Sega Coulibaly. Il 23enne difensore franco-maliano viene acquistato a titolo definitivo in uno scambio alla pari con Mato Jajalo, ed è subito lanciato nella mischia nella partita che segna il debutto, vincente, di Gaviglio sulla panchina del Palermo: un 2-0 servito al Padova a domicilio, firmato da Balogh (foto) e Nestorovski già nel primo tempo.

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Archiviata con il bottino pieno la partita d'esordio, Gaviglio mette subito a segno altri tre autentici colpi: dalla Spal arriva l'esterno sinistro Filippo Costa, acquistato in cambio di Haitam Aleesami e 85mila euro di conguaglio; dal Borussia Moenchengladbach, in prestito oneroso a 725mila euro fino a giugno, l'ala italo-tedesca Vincenzo Grifo (nella foto sotto nel giorno della presentazione); e dai peruviani dell'Universidad Cajamarca Manuel Lazzari, pagato 8,9 milioni più il cartellino di Igor Coronado. Ala destra di grande tecnica, Lazzari era già stato allenato da Gaviglio lo scorso anno all'Entella, e ancora prima aveva fatto coppia con Costa alla Spal, condividendo l'impresa dello storico ritorno in Serie A dei ferraresi nel 2017.

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Forte di questi nuovi innesti, anche loro subito titolari, Gaviglio espugna anche il campo della Cremonese con la quale aveva iniziato (con poca gloria) la propria carriera da allenatore due stagioni fa: la sblocca Lazzari al 21' del primo tempo (foto sotto), Grifo raddoppia in apertura di ripresa e Perrulli, allo scadere, segna la rete della bandiera per i grigiorossi di mister Aglietti. Passano appena tre giorni e i rosanero tornano in campo, ancora lontani dal Renzo Barbera, andando a pareggiare 2-2 in casa della Salernitana. Sono però due punti persi, più che uno guadagnato: il Palermo scappa infatti sul doppio vantaggio già nei primi 45', grazie al gol di Balogh e all'autorete di Monaco, ma nella ripresa subisce la rimonta della formazione campana, a segno con Signorelli al 53' e con Kiyine, per il definitivo 2-2, al 78'.

Ktp3GhK.jpg


Il primo miniciclo di tre partite si conclude quindi con 7 punti ed il balzo al secondo posto in classifica, ad appena due dal Crotone capolista, la cui marcia ha subito un brusco rallentamento per effetto dei tre pareggi consecutivi contro Entella, Novara ed Ascoli.

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Questa, dunque, la situazione alla 23ª giornata:

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grande....bel filotto

aver riportato in sicilia Grifo poi è un bel colpo.Lui è di origini sicule,giocherà con quel quid in più
 
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grande....bel filotto

aver riportato in sicilia Grifo poi è un bel colpo.Lui è di origini sicule,giocherà con quel quid in più

speriamo! fra l'altro il mercato l'avevo fatto quest'estate, quando ancora di Grifo nel giro della nazionale non si poteva sospettare nulla.
 
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speriamo! fra l'altro il mercato l'avevo fatto quest'estate, quando ancora di Grifo nel giro della nazionale non si poteva sospettare nulla.
l'ho avuto nella mia master del 18 con il Palermo;buon giocatore che non sfruttai appieno,ma i numeri c'erano.Una dritta....prendi TUMMINELLO anche lui siculo doc
 

PedroTelmo

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SERIE B 2019-2020 | PALERMO
Rosanero in palla, trascinati dai gol di Balogh

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Con 15 gol all'attivo in 23 giornate di campionato, Norbert Balogh (foto sopra) guida la classifica dei capocannonieri con ampio margine ed è l'autentica rivelazione di questo Palermo, tornato nelle zone alte della classifica trascinato dalle sue reti. Ora, però, ci sono da respingere le sirene del mercato, perché il quasi 24enne attaccante ungherese è stato avvicinato da emissari del Genoa: i rossoblu navigano in cattive acque in Serie A, ma sono ancora in piena corsa in Europa League, dove si sono qualificati ai sedicesimi di finale contro il Monaco. L'offerta per Balogh viene però respinta da Gaviglio, che anzi rilancia portando a Palermo il 26enne centrocampista zimbabweano Marvelous Nakamba (foto sotto) prelevato dal Club Bruges a titolo definitivo in cambio di Ivajlo Chochev.

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Anche l'ex Bruges viene immediatamente gettato nella mischia per quella che sarà la terza vittoria del Palermo in quattro partite con Gaviglio in panchina, la prima davanti al proprio pubblico: l'1-0 contro il Lecce arriva però al termine di 90' di grande sofferenza, con i giallorossi salentini che per gran parte del match costringono i padroni di casa sulla difensiva, ma vengono beffati dalla rete del solito Balogh, arrivata in questo caso al 58' (nella foto sotto l'esultanza dei giocatori rosanero dopo il gol), che regala al Palermo non solo la vittoria, ma anche la vetta della classifica con un punto di vantaggio sul Crotone, sconfitto a Parma.

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A tenere banco è però sempre il mercato, che registra la cessione di Giuseppe Bellusci ai Tiburones Veracruz per la bellezza di 9,5 milioni e di Mirko Gallo al Siracusa per circa mezzo milione di euro. Un'iniezione di denaro che consente di intavolare due interessanti trattative con Alessandro Bastoni e Gianluca Mancini - entrambi difensori di scuola Atalanta, il secondo però ora ai messicani del Santos Laguna - e con l'attaccante francese Odsonne Édouard, in forza al Celtic, che accetta un'offerta di 3,4 milioni momentaneamente congelata dal Palermo stesso: davanti, infatti, Balogh e Nestorovski rappresentano delle garanzie e La Gumina un'ottima alternativa, per cui Édouard arriverebbe solo in caso di cessione di uno dei due attaccanti titolari.

Torna il campionato e gli scricchiolii intravisti contro il Lecce, ma mascherati grazie ai tre punti portati a casa, sfociano nel clamoroso crollo casalingo contro il Frosinone: i ciociari, che pure annaspano nei bassifondi della classifica, dilagano al Barbera con un imbarazzante 1-5 finale nel quale sa ancor più di beffa il fatto che il primo gol, dopo appena 8', l'avesse segnato il Palermo, con Nestorovski; poi, infatti, si è scatenato l'ex Genoa e Monaco Pietro Pellegri, autore di una tripletta (nella foto sotto, una delle reti) a cui si sono aggiunte le reti di Paganini e Persichini.

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Tramortito dalla prima, nettissima sconfitta, Gaviglio torna a tuffarsi sul mercato, perché dall'Inghilterra arriva un'offerta per Ilija Nestorovski impossibile da rifiutare: l'Aston Villa mette sul piatto qualcosa come 14,2 milioni e si porta via il macedone che in questi ultimi due anni era arrivato addirittura ad indossare la fascia di capitano dei rosanero. Al suo posto, come ampiamente annunciato, dal Celtic arriva proprio Odsonne Édouard (foto sotto), pagato meno di 3,5 milioni, per quella che è quindi una plusvalenza di oltre 10 milioni. E non finisce qui, perché il mercato di gennaio si chiude con altri due arrivi: dall'Entella, in prestito oneroso fino a fine stagione, il mediano Jonathan Mexique, anche lui francese, e che proprio Gaviglio aveva portato in Italia un anno fa, volendolo a Chiavari. A parametro zero, poi, raggiunge Palermo anche il difensore napoletano Paolo Monachiello, appena 17enne ma già abile e arruolato per la prima squadra.

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Per un mercato che fa sognare i tifosi, c'è però una realtà del campo che inizia a farsi preoccupante, perché contro lo Spezia arriva la seconda sconfitta consecutiva (nella foto sotto, l'uscita dal campo dei corridori), ancora una volta al Barbera: un 1-2 che è frutto del magnifico calcio di punizione con cui Forte porta in vantaggio gli Aquilotti all'11', del momentaneo pareggio di Balogh al 33' e del secondo gol di Forte al 65', in contropiede. Due ko di fila che ricacciano indietro il Palermo, nuovamente superato dal Crotone e raggiunto dal Parma al secondo posto.

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Sul fronte mercato, infine, da segnalare il fallimento delle trattative per Bastoni e Mancini, che restano rispettivamente all'Atalanta e al Santos Laguna. Ed ecco quindi come giocheranno i rosanero da qui al termine della stagione:

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I rosanero sulle montagne russe

L'inizio di Gaviglio sulla panchina del Palermo era stato più che positivo, con tre vittorie in quattro partite e la conquista del primo posto in classifica, ma i recenti scivoloni casalinghi contro Frosinone e Spezia hanno vanificato quei risultati. Si riparte ora con la 27ª giornata, che vede il tecnico ligure fare visita al "suo" Brescia, squadra con cui aveva iniziato il campionato, a caccia di riscatto. Ma contro le Rondinelle arriva, invece, la terza sconfitta consecutiva (foto sotto), un 3-0 che non ammette repliche ed è frutto del micidiale uno-due piazzato da Cortesi e Ibáñez alla fine di un primo tempo nel quale, fino a quel punto, i rosanero non avevano affatto demeritato. Sotto di due gol, però, i siciliani scompaiono dal campo e al 65' incassano pure la terza rete, una bomba da fuori area di Ndoj.

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Superato anche dal Parma e agganciato da Perugia, Pescara e dallo stesso Brescia, il Palermo è tornato ufficialmente in crisi, tanto che la panchina di Gaviglio può addirittura dirsi già a rischio. In questa situazione, la squadra va in Emilia per affrontare il Carpi, strappando uno 0-0 che non entusiasma certo sul piano del gioco, ma se non altro permette di tornare a muovere la classifica. All'orizzonte c'è ora la favola Pordenone, atteso al Barbera in quella che è una partita da dentro o fuori. Grifo la sblocca con uno splendido calcio di punizione al 27' (foto sotto), ma Arrighini e Caccin la ribaltano nel giro di tre minuti, tra 36' e 39'.

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Il Palermo rientra negli spogliatoi sotto 1-2 e con Gaviglio che pare avere già le valigie pronte, ma al rientro in campo è tutta un'altra squadra quella che, in pochi minuti, trasforma i fischi in applausi: una doppietta di Balogh tra 47' e 50' consente infatti ai padroni di casa di piazzare il contro-ribaltone, 3-2. Galvanizzato, il Palermo preme alla ricerca del gol della sicurezza, ma al 57' subisce, in contropiede, il 3-3 di Settembrini. Sembra profilarsi un nuovo psicodramma, ma ecco che al 66' Édouard realizza il suo primo gol in Italia, e al 71' Balogh trasforma il definitivo e pirotecnico 5-3, nonché la sua tripletta personale.

Una partita sulle montagne russe, dalla quale il Palermo esce rinfrancato e pronto ad affrontare il sentitissimo derby di Catania. La partita del Massimino inizia però subito con la doccia gelata del gol di Schiavone che, dopo 5', porta in vantaggio il Catania. Balogh, sempre lui, fa 1-1 al 25', ma al 59' Laribi fissa il punteggio sul 2-1 per gli etnei in estasi davanti al loro pubblico (foto sotto). Gaviglio ancora sulla graticola, dunque, atteso ora dalla doppia sfida casalinga contro Pro Vercelli ed Entella che sono anche le più immediate inseguitrici del Palermo, ora quinto in classifica.

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Due match da vincere ad ogni costo per salvare la panchina, e la prima vede effettivamente il Palermo imporsi per 4-2 ai danni della Pro Vercelli: apre le marcature Nakamba, all'8', con una bordata da fuori area, Balogh raddoppia al 22' e Morra prova a riaprirla alla mezzora. Nel secondo tempo arrivano prima il 3-1 di Édouard, quindi la rete con cui Gatto tiene in partita la Pro, ed infine il definitivo 4-2 segnato ancora da Édouard. La gioia per la prima doppietta del francese in maglia rosanero e, soprattutto, per il ritorno al successo (foto sotto), è però smorzata dal brutto infortunio occorso nel finale proprio a colui che aveva aperto le danze segnando l'1-0, Nakamba, una lesione dei legamenti che, con ogni probabilità, significa stagione finita per il forte centrocampista.

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Ancora davanti al proprio pubblico, il Palermo stende anche l'Entella con un'altra goleada: un 4-1 che vede Balogh (doppietta) ed Édouard scatenarsi nel primo tempo e i gol di Petrovich e Mutch nella ripresa. Due vittorie di fila, Gaviglio, non le metteva insieme dall'inizio della sua avventura in rosanero, quando era andato ad imporsi in casa di Padova e Cremonese: e quelli sono anche, fin qui, gli unici due successi del suo Palermo lontano dal Barbera. La missione, in vista della trasferta di Novara, è dunque quella di tornare a fare bottino pieno anche lontano da casa ed invece, in Piemonte, Balogh e compagni non vanno oltre il pareggio: un 2-2 che vede il Novara andare per due volte in vantaggio, prima con Chajia e poi con Gianluca Sansone, e altrettante volte venire ripreso, grazie alla doppietta segnata proprio dal bomber ungherese.

E arriviamo così alla 34ª di campionato, che coincide con la quarta vittoria consecutiva in casa: un 3-2 all'Ascoli che pure era passato in vantaggio dopo appena 5' con Favilli, salvo venire ribaltato entro la mezzora dall'ennesima rete di Balogh e dall'autogol di Cherubin. Prima dell'intervallo, il 2-2 di Lores Varela, quindi la rete della vittoria messa a segno al 78' da La Gumina (nella foto sotto, festeggiato dai compagni), entrato nel finale al posto di Édouard.

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Da segnalare anche il cambio di modulo, con il 3-5-2 che nelle ultime uscite appare definitivamente accantonato in favore di un iper-offensivo 4-2-4: Coulibaly e Monachiello centrali difensivi, Costa arretrato a sinistra e Morganella che ritrova così una maglia da titolare, da terzino destro. Davanti, infortunato Nakamba, la cintura di centrocampo viene chiusa da Mexiqe e, alternativamente, uno tra Gnahoré e Mutch, con Grifo ora libero di svariare nel suo ruolo naturale di ala sinistra, e Lazzari sulla corsia opposta. In attacco, accanto all'inamovibile Balogh, il neacquisto Édouard con La Gumina a dargli il cambio nei finali di partita.

Quando mancano otto giornate al termine e alla vigilia della delicatissima trasferta di Crotone in casa della capolista, quindi, la classifica di Serie B è la seguente:

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Quattro partite chiave, ecco il ciclo di ferro

In serie positiva da quattro giornate nelle quali ha totalizzato dieci punti - frutto di tre vittorie e un pareggio - il Palermo è atteso ora da un ciclo di ferro che potrà rivelarsi decisivo per le sue speranze di promozione: i rosanero affronteranno, infatti, la capolista Crotone e altre tre rivali dirette come Parma, Perugia e Pescara, peraltro giocando in casa soltanto la sfida contro gli emiliani. Ma andiamo con ordine e cominciamo dalla prima, e in assoluto più difficile, di queste quattro partite: quella in Calabria (nella foto sotto, lo stadio Ezio Scida di Crotone).

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L'attesissimo big match dello Scida tra prima e terza della classifica non delude le attese: Crotone e Palermo pareggiano 1-1 al termine di una partita di eccezionale intensità e combattuta su tutti i palloni. A fare il gioco sono soprattutto i rosanero, bisognosi di una vittoria per ridurre le distanze dai calabresi, ma a passare in vantaggio in avvio di ripresa è il Crotone, grazie ad un'azione in contropiede capitalizzata dal pallonetto con cui Tumminello scavalca Ujkani in uscita. Il Palermo però non demorde, ribatte colpo su colpo e raggiunge il pari con un'incornata del solito Balogh (foto sotto), cercando fino agli ultimi minuti il gol della vittoria, che non arriva. La contemporanea e inattesa sconfitta del Perugia a Salerno consente comunque al Palermo, e al Brescia, di agganciare gli umbri al secondo posto in classifica a quota 58 punti, mentre il Crotone mantiene inalterate le sue 7 lunghezze di vantaggio ed inizia ormai ad assaporare aria di Serie A.

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Altro scontro diretto il sabato successivo, contro un Parma che insegue a cinque punti: e i gialloblù riescono nell'impresa di espugnare il Barbera, grazie alla doppietta di Baraye nel primo tempo (nella foto sotto, la rete dello 0-1) e alla splendida punizione con cui Dezi, nel finale, ristabilisce le distanze dopo la rete con cui Balogh aveva provato a riaprire i giochi all'83', approfittando di un clamoroso errore di Frattali e Gagliolo in fase di disimpegno. Un ko grave, perché coincide con le vittorie del Perugia a Lecce e del Brescia ad Ascoli, e vede dunque i rosanero scendere al quarto posto a tre punti dalla zona promozione diretta, mentre lo stesso Parma si rifa sotto distando ora appena due lunghezze.

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L'occasione per rifarsi arriva immediata: ma a Perugia arriva la seconda, pesantissima sconfitta consecutiva, proprio contro la squadra che, se battuta, sarebbe stata riagganciata al secondo posto. Un match equilibrato, che tuttavia i padroni di casa risolvono nel finale con una doppietta di Di Carmine (foto sotto). Il Palermo piomba così a meno 6 dalla promozione diretta a cinque giornate dalla fine della stagione regolare, finendo sorpassato anche dal Parma vincitore a Spezia. Le residue speranze di promozione, insomma, sembrano destinate a passare per i play off.

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Provvidenziale, però, arriva la rocambolesca vittoria di Pescara, la prima fuori casa da gennaio. Primo tempo spettacolare che vede il Palermo passare in vantaggio dopo appena 7' con Balogh, ma ritrovarsi sotto già al 17', grazie all'uno-due ravvicinato di Pettinari e Palzzi. I rosanero raddrizzano la situazione prima dell'intervallo con un colpo di testa di Grifo, che nella ripresa serve il cross con cui La Gumina, con un'altra incornata, trasforma la rete del controsorpasso e del definitivo 3-2 (foto sotto), dando così ragione a Gaviglio che l'aveva schierato dal 1' al posto di Édouard. La sconfitta del Parma in quel di Brescia consente ai siciliani di ritrovare quantomeno il quarto posto, d'altra parte però la vittoria delle Rondinelle, al pari di quella del Perugia contro lo Spezia, mantengono inalterate le distanze da seconda e terza posizione.

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Ecco la classifica dopo 38 giornate di campionato, e a sole quattro dal termine:

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Sognando ancora la promozione diretta

La prima delle "quattro finali" che il Palermo è chiamato a vincere per sperare ancora nella promozione diretta, vede i rosanero piegare 1-0 l'Avellino al termine di 90' di autentica sofferenza, con i Lupi campani che per ampi tratti dell'incontro hanno messo sotto i padroni di casa e divorato incredibili occasioni da rete. Provvidenziale, però, proprio come a Pescara, è una rete di La Gumina negli ultimi minuti (nella foto sotto, la sua esultanza), che cambia la storia del match e regala a Gaviglio tre punti d'oro, nel giorno che segna anche il ritorno in campo di Nakamba dopo l'infortunio: il belga rileva negli ultimi minuti Gnahoré, ed è ora pronto a riprendersi le redini del centrocampo in questa volata finale.

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Una volata più che mai interessante, alla luce del clamoroso 4-0 con cui il Brescia espugna Perugia agganciando gli umbri al secondo posto, e permettendo allo stesso Palermo di riportarsi a soli 3 punti dalla promozione diretta. Da segnalare anche la sconfitta interna per 1-4 del Crotone contro il Pordenone, che costringe i rossoblu calabresi a rimandare la festa promozione, e consente invece ai neroverdi friulani di tornare in zona salvezza. Matematica, invece, è ormai la Serie C per l'Empoli, alla sua seconda retrocessione consecutiva.

Ma proprio l'Empoli, la settimana dopo, infligge ai siciliani una clamorosa batosta: un 2-0 frutto di un evidente calo di concentrazione da parte dei ragazzi di Gaviglio, che immaginavano di trovare un avversario scarico alla luce della retrocessione ormai scritta e che, invece, vengono travolti nel primo tempo da una doppietta di Marquina senza più trovare il bandolo della matassa.

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Nelle zone alte perdono anche Brescia e Parma, mentre il Perugia, invece, fa il suo dovere espugnando il campo del Pisa e si porta a +3 sulle Rondinelle e di nuovo a +6 sul Palermo, peraltro agganciato dai cugini del Catania che lo precedono per gli scontri diretti favorevoli. Unico obiettivo concreto, da qui alla fine della stagione regolare, diventa quindi salvaguardare un posto tra le prime quattro, che consentirebbe se non altro di entrare nei play off direttamente dalle semifinali. In vetta, il Crotone perde ancora e deve di nuovo rimandare la promozione, per la quale gli manca comunque appena un punto.

L'amarissima trasferta toscana si conclude con un'altra sconfitta per 2-0, questa volta a Pisa, e al termine di una partita di segno opposto rispetto ad Empoli. Il Palermo, infatti, gioca bene e anzi domina per ampi tratti l'incontro, ma paga la scarsa vena realizzativa del suo bomber Balogh - a secco da tre incontri - e nel finale finisce ko per colpa del calcio di punizione trasformato a 10' dal termine da Tremolada (foto sotto), al quale si aggiunge, in pieno recupero, una rocambolesca autorete di Fiore.

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Definitivamente sfumata la promozione diretta, che invece viene finalmente celebrata dal Crotone
vincitore a Vercelli, a 90' dalla fine del campionato il Palermo è quinto con 64 punti, uno in meno del Catania che, al momento, gli soffierebbe la possibilità di qualificarsi direttamente alle semifinali play off.

L'ultimo atto della regula season, in casa contro il Padova, sancisce la terza sconfitta consecutiva dei rosanero, ancora una volta puniti oltre i loro demeriti: Costanzi, infatti, porta in vantaggio i veneti con un diagonale che sorprende Posavec sul proprio palo, indirizzando in favore degli ospiti una partita che fin lì aveva visto il Palermo monopolizzare le occasioni da rete. E dopo due gol divorati da Balogh, nella ripresa, arriva il raddoppio biancorosso con Emerson Leite (nella foto sotto, l'esultanza), cui solo nel finale risponde Mexique, che con grande caparbietà arpiona un pallone fuori area e lo scaglia alla sinistra del portiere.

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Tutto inutile, comunque, il Palermo perde ancora e conclude il campionato al sesto posto, scavalcato dal Parma che in extremis rimonta anche il Catania e si qualifica direttamente alle semifinali proprio insieme a quel Brescia che Gaviglio aveva allenato a inizio stagione. Il Perugia conquista invece la promozione e, addirittura, sorpassa il Crotone aggiudicandosi il campionato di Serie B. Ma vediamo tutti i verdetti, compresi quelli della Serie A che incorona la Juventus campione d'Italia per il nono anno consecutivo:

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Il primo turno degi play off vedrà dunque il Novara fare visita al Catania ed il Lecce al Palermo, in match in partita secca dal quale usciranno le sfidanti, rispettivamente, di Parma e Brescia. In coda, cadono in Serie C insieme all'Empoli anche la Salernitana e la cenerentola Pordenone, crollato nel girone di ritorno dopo un'andata che l'aveva visto addirittura arrivare alla zona play off. L'ultimo posto in B se lo giocheranno, ai play out, Ascoli ed Avellino.

Quanto alla Serie A, si qualificano alla Champions League insieme alla Juventus anche Inter, Napoli e Milan. In Europa League vanno Udinese, Fiorentina, Atalanta e Lazio, con quest'ultima qualificata sia in caso di vittoria nella finale di Coppa Italia, dove sarà opposta all'Inter, sia, appunto, in qualità di ottava in classifica. Scendono in Serie B, infine, il neopromosso Benevento e due rossoblu, i sardi del Cagliari e, clamorosamente, il Genoa reduce da due stagioni consecutive in Europa League, dove quest'anno si era saputo spingere fino agli ottavi di finale, eliminando lo Sporting Lisbona e il Groningen nella fase a gironi ed il Monaco ai sedicesimi.

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PedroTelmo

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la nostra crisi di risultati è coincisa con l'appannamento di Balogh, che non ha più segnato nelle ultime quattro giornate di campionato ma fin lì aveva tirato la carretta, come dimostra la classifica marcatori stravinta con 30 gol, 10 in più del secondo. Ora, fra l'altro, se ne va via una settimana per giocare con la sua nazionale (l'Ungheria) e sarà da vedere se, e in che condizione, tornerà per giocare i play off.
 
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SERIE B 2019-2020 | PALERMO
Play off, la prima sfida è con il Lecce

Il Palermo si tuffa nell'avventura dei play off affrontando il Lecce, in casa, in una sfida a eliminazione diretta per accedere alle semifinali; e per i rosanero ci sono subito due defezioni importanti, quelle dei nazionali Balogh e Nakamba, tornati acciaccati dalle partite con le rispettive selezioni, e sostituiti dal primo minuto da La Gumina e Murawski. Le premesse non sono delle migliori, insomma, e le cose sembrano andare di male in peggio quando Rodríguez, dopo appena 10', gela il Barbera portando in vantaggio il Lecce con uno slalom in area rosanero (foto sotto).

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Il Palermo incassa il colpo e sembra di nuovo in fondo a quella spirale negativa in cui, spesso, sono cadute in passato le squadre di Gaviglio. Il Lecce ha diverse occasioni per raddoppiare ma non ne approfitta, e solo verso il termine della prima frazione i padroni di casa riprendono a macinare gioco. Al 60', però, è il guardalinee a salvare i rosanero, annullando per un fuorigioco di centimetri quella che sarebbe stata la rete della doppietta di Rodríguez, e del definitivo tracollo siciliano. Gaviglio, a quel punto, getta nella mischia Balogh e Nakamba per La Gumina e Murawski, ma rinuncia anche ad un esausto Grifo per Trajkovski (nella foto sotto, i cambi).

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Il Palermo ora spinge con insistenza, e Balogh per due volte si vede respingere il pallone alla disperata da Gabriel. Nei minuti finali è un assedio alla porta del Lecce, ma la palla non entra. Poi, al 93', sugli sviluppi di un corner divampa una mischia furibonda in area salentina, fatta di continui batti e ribatti: Balogh ci prova altre due volte, ma trova sempre la respinta di Gabriel. Sul secondo degli interventi del portiere pugliese, però, irrompe Édouard che segna, letteralmente all'ultimo istante, il gol che tiene a galla il Palermo e allunga la partita ai supplementari (foto sotto): 1-1.

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I rosanero possono ora accontentarsi del pareggio, in virtù del miglior piazzamento finale in campionato, ma devono resistere per un'altra mezz'ora. Nell'extra time il Lecce inizia meglio gettandosi subito all'attacco, ma è ancora Balogh, in contropiede, a sciupare solo davanti a Gabriel il gol della tranquillità, trovando i guantoni dell'estremo difensore brasiliano (foto sotto).

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Si va così al tiro dalla bandierina. Costa batte il corner con una parabola a rientrare, Édouard vola più in alto di tutti e incorna imparabilmente alla sinistra del portiere ospite: 2-1 per il Palermo!!!!

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La rete del francese, che si sta consacrando come l'eroe indiscusso del match, arriva allo scadere del primo tempo supplementare, nel secondo il Palermo controlla la situazione e, galvanizzato, sfiora anzi in almeno un altro paio di occasioni la terza rete. Ma per oggi può bastare così, dopo 120' incredibili il Lecce è battuto, ed il sogno promozione, nonostante tutte le difficoltà, può continuare!

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Fra appena 72 ore si ritorna in campo, per l'andata delle semifinali contro il Brescia. Per Gaviglio, un incrocio del destino contro la sua ex squadra. L'altra semifinale vedrà invece il Parma opposto al Catania, vincitore per 2-0 contro il Novara in un match senza il carico di tensione che ha invece contraddistinto la partita del Barbera.

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In chiusura, vediamo come si sono concluse la Coppa Italia:

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E la Serie C:

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SERIE B 2019-2020 | PALERMO
Play off, le semifinali contro il Brescia

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Renzo Barbera esaurito in ogni ordine di posto (foto sopra) per la sfida di semifinale play off tra Palermo e Brescia. La battaglia contro il Lecce ha lasciato i suoi strascichi, difficili da smaltire in appena tre giorni, tanto che Gaviglio, oltre a Balogh, contro la sua ex squadra deve rinunciare dal primo minuto anche al terzino sinistro Costa, rilevato da Fiore, al centrare Coulibaly sostituito da Accardi e al portiere titolare e capitano Posavec, al cui posto giocherà Ujkani. Davanti, con Édouard, confermato La Gumina, mentre Nakamba ritrova il suo posto a centrocampo.

L'inizio, questa volta, è folgorante: 10', progressione di Grifo che dalla sinistra si accentra e serve Édouard, il francese spalle alla porta controlla, si gira e dal limite dell'area lascia partire un destro di incredibile potenza, che non lascia scampo a Minelli: terza rete personale consecutiva nei play off, e Palermo in vantaggio! (qui sotto, la fotosequenza dell'azione)

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Passata la mezz'ora di gioco, il Brescia ora preme, ma viene preso in contropiede ed è sempre Édouard ad aprire il gioco per Lazzari che, affondato in area, serve un cross su cui si avventa proprio l'attaccante francese, trovando prima la respinta di Minelli, per poi trasformare con un tap-in da posizione angolatissima, il gol del 2-0, Barbera in delirio per l'ex Celtic! (foto)

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Da lì in poi, la partita è tutta in discesa per gli uomini di Gaviglio, che possono permettersi di lasciare l'iniziativa al Brescia e limitarsi a controllare. A metà ripresa, poi, il tecnico inizia a pensare anche al match di ritorno, togliendo Édouard, Grifo e Lazzari, per Mutch - un centrocampista -, Trajkovski e Rizzo. Riposo assoluto per Balogh, dunque, nella speranza di averlo a disposizione per Brescia; e a pochi minuti dal termine proprio uno dei nuovi entrati, Rizzo, segna il gol del definitivo 3-0, che consente ai rosanero di ipotecare la finale play off, molto probabilmente contro i cugini del Catania vincitori 2-0 contro il Parma. Nella foto sotto, lo stadio Barbera in festa applaude i rosanero al termine della partita.

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E siamo al match di ritorno. Grande azzardo di Gaviglio, che sceglie di fare turnover per 9/11 confermando solo Costa e La Gumina della formazione che aveva travolto il Brescia all'andata. Nonostante questo profondo stravolgimento, i rosanero giocano un primo tempo attentissimo, chiudendo ogni spazio ai padroni di casa e mettendo subito in ghiaccio la qualificazione: dopo due clamorose occasioni mancate da Trajkovski, infatti, al 32' Mutch incorna da calcio d'angolo la rete del vantaggio (foto sotto).

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Quattro minuti più tardi, sempre Mutch serve il cross dalla sinistra sul quale si avventa La Gumina per il raddoppio (foto sotto).

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Archiviata definitivamente la pratica, nel secondo tempo i ritmi si abbassano e Gaviglio richiama in panchina anche La Gumina e Costa; il Brescia ne approfitta per segnare il gol della bandiera con la sua stella Ibáñez, ma nel finale c'è ancora gloria per il Palermo, che dilaga con le reti dei nuovi entrati Fiore e Fiordilino, fissando il punteggio sul definitivo 4-1 che vale il pieno di morale in vista del derby di Sicilia con il Catania che metterà in palio la promozione in Serie A.

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In attesa di conoscere l'epilogo dei play off di Serie B, vediamo intanto come si sono concluse le coppe europee:

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Champions League amara per le italiane, con la Roma eliminata già ai gironi, Juventus e Milan uscite agli ottavi di finale ed il solo Napoli spintosi fino ai quarti grazie all'impresa dell'Old Trafford. Clamorosa rivelazione del torneo, invece, sono stati i greci dell'Olympiacos, arrivati fino alla finale: i biancorossi hanno vinto il loro girone davanti a Manchester City, Olympique Marsiglia e Real Madrid (con i Blancos addirittura ultimi e fuori anche dall'Europa League), per poi eliminare Siviglia, PSV Eindhoven e Atlético Madrid nel cammino verso la finale di Istanbul. Qui, però, il sogno dell'Olympiacos si è infranto contro la corazzata Barcellona, che ha comunque avuto bisogno dei tempi supplementari per piegare la resistenza dei greci. Rimarrà nella storia anche la cavalcata del Colonia, arrivato ai quarti di finale dopo avere eliminato il Benfica agli ottavi.

Anche l'Europa League è stata avara di soddisfazioni per i nostri club: Lazio, Inter e Roma hanno salutato già ai sedicesimi, Genoa e Fiorentina agli ottavi di finale. Cenerentola del torneo, i tedeschi del Fortuna Düsseldorf, compagine di seconda divisione che si era guadagnata il sogno europeo vincendo la Coppa di Germania e a dispetto dell'ultimo posto (con, appunto, annessa retrocessione) in Bundesliga. I tedeschi, che nel frattempo hanno immediatamente riconquistato un posto nella massima serie del loro paese, sono stati carnefici della Fiorentina per poi arrendersi, ai quarti di finale, anche loro all'OM. E proprio l'Olympique Marsiglia, alla fine, ha alzato la coppa al cielo, sconfiggendo per 1-0 ai tempi supplementari lo Schalke 04 che, in semifinale, aveva superato il Bayer Leverkusen in un derby tutto tedesco.
 
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alexhubner

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12 Agosto 2014
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Palermo - Catania finale playoff...

e' pronto l'esercito in stile River-Boca? si gioca in Islanda per favorire il massimo afflusso di tifosi?
 
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