World Tour Master Totale: NAPOLI 2023/24 - PAUSA NAZIONALI VERSO EURO 2024

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Buonasera a tutti dallo stadio Olimpico di Roma, per la cronaca diretta di Roma-Real Sociedad valida per l'andata dei quarti di finale di Europa League: i giallorossi trovano sulla loro strada quella che, insieme al Chelsea, è una delle principali favorite al successo finale. La Roma deve fare i conti con le assenze di Mkhitaryan, nemmeno convocato, e del capitano Lorenzo Pellegrini, che parte dalla panchina. Al centro dell'attacco, come sempre in coppa, inizialmente c'è Shomurodov.

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I baschi sono saldamente al terzo posto della Liga, alle spalle delle due di Madrid e ampiamente davanti al Barcellona, forti di una campagna acquisti sontuosa che ha portato a San Sebastián, tra gli altri, Danjuma e Draxler, anche se quest'ultimo è oggi assente, come vediamo dalla formazione:

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E ora passiamo la linea a Bergamo per un altro incrocio Italia-Spagna, quello che vede l'Atalanta opposta all'Osasuna nei quarti di Conference League:

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Un saluto a tutti anche da Bergamo, dove non si respira certo lo spirito più adatto ad affrontare un impegno di coppa comunque insidioso, nonostante l'Osasuna sia ultimo e già rassegnato alla retrocessione in Liga. L'ambiente atalantino, infatti, continua ad essere scosso dalle polemiche attorno a Gasperini, che potrebbe addirittura portare ad una sperazione dal tecnico nei prossimi giorni. Intanto le squadre si allineano a centrocampo per il saluto al pubblico:

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E vediamo le formazioni, cominciando da quella della Dea, in cui sarà Muriel a guidare l'attacco, rinnovando dunque la staffetta con Origi. Sempre più ai margini del progetto Orsolini, al quale, anche in coppa, viene preferito Solbakken:

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E questa è la formazione dell'Osasuna, che fa specie vedere al fondo della classifica del campionato spagnolo. Attenzione soprattutto alla vena realizzativa del Chimy Ávila e all'esperienza di José Callejón:

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E le partite possono cominciare, a tra poco per i resoconti!
 

giuliosr

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21 Settembre 2017
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mi ero un po perso poi ho recuperato...

Clamoroso Milan giu in campionato,ma una combattiva Atalanta rischia di restare l'eterna incompiuta.Inter piu solida e che tenta la fuga.
vediamo cosa ci riserva l'Europa...
 
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UEFA EUROPA LEAGUE 2022-23 | QUARTI DI FINALE

PORTU CASTIGA LA ROMA​

Qualificazione in salita per i giallorossi, battuti all'Olimpico dalla Real Sociedad

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Andata Quarti di finale
ROMA-REAL SOCIEDAD 0-1
MARCATORI:
56' Portu (S)
ROMA (4-3-3): Rui Patrício; Spinazzola, Mancini, Kumbulla, Karsdorp; Freuler (84' Pellegrini), Cristante (63' Abraham), Veretout; El Shaarawy, Shomurodov (84' Afena-Gyan), Zaniolo. All. Di Biagio.
REAL SOCIEDAD (4-2-3-1): Ryan; Nacho Monreal (84' Igor Zubeldía), Diego Carlos, Diallo, Gorosabel (67' Zaldúa); Illarramendi, Rafinha; Danjuma, David Silva, Portu; Isak. All. Alguacil.
ROMA - Una sconfitta immeritata, sia pure di misura, che lascia la Roma con un piede fuori dall'Europa League. La rete gioiello messa a segno da Portu in avvio di ripresa consente infatti alla Real Sociedad di espugnare l'Olimpico e obbliga i giallorossi a fare altrettanto, la settimana prossima, nella tana dei baschi, una delle squadre più forti e solide della Liga. Una punizione eccessiva per la Roma di questa sera, pugnace e più volte vicina al gol che avrebbe potuto contribuire a scrivere una storia ben diversa. Già dopo 3' di gioco El Shaarawy è messo davanti al portiere dal suggerimento in profondità dell'ex atalantino Freuler, ma Rayan è attento (foto).

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Col passare dei minuti gli ospiti prendono le misure alla Roma e la costringono nella propria metà campo ma, al di là di un prolungato possesso palla, gli uomini di Alguacil non creano grossi grattacapi a quelli di Di Biagio. E poco prima della mezzora, anzi, è ancora Ryan a dover fare gli straordinari, questa volta sulla sventola di Shomurodov, imbeccato da El Shaarawy (foto).

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La storia cambia in avvio di ripresa: già al 55' Rui Patrício si deve superare per deviare in corner la conclusione di Isak (foto).

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Sull'azione che segue Portu mette dentro il gol partita: ricevuta palla da David Silva, l'ex giocatore del Girona se la alza in mezza rovesciata e non lascia scampo al portiere portoghese (foto).

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La risposta della Roma, al 63', è nel sinistro rasoterra di Zaniolo che non inquadra la porta (foto).

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Di Biagio passa al 4-2-4 buttando dentro Abraham al posto di Cristante, e nel finale sostituisce Shomurodov con Afena-Gyan: il risultato è una continua pressione dalle parti di Ryan, ma anche qualche rischio di troppo corso sui contropiedi baschi, che all'ultimo respiro sfiorano il raddoppio con Isak, il cui tentativo esce di un soffio alla destra di Rui Patrício.

Il punto sulla serata di Europa League​

Anche l'Inter cade in casa​

1664527797076.pngCome la Roma, anche l'altra italiana superstite, l'Inter, deve arrendersi in casa per 1-0, nel caso dei nerazzurri al cospetto del Leicester City. Situazione complicatissima, dunque, per entrambe le nostre squadre, costrette all'impresa su campi difficilissimi la prossima settimana. E il fattore campo salta anche a Lisbona dove il Benfica, sempre per 1-0, è sconfitto dal Borussia M'Gladbach. Clamoroso è però soprattutto il risultato di Lilla, dove i francesi padroni di casa travolgono per 4-1 il favoritissimo Chelsea.

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UEFA CONFERENCE LEAGUE 2022-23 | QUARTI DI FINALE

ATALANTA RAGGIUNTA AL 98', GASPERINI FURIBONDO!​

L'Osasuna fa 2-2 grazie a un recupero extra-large, il tecnico aggredisce l'arbitro e rischia maxi squalifica

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Andata Quarti di finale
ATALANTA-OSASUNA 2-2
MARCATORI:
50' Callejón (O), 74' Muriel (A), 86' Origi (A), 90+8' Chimy Ávila (O).
NOTE: espulso Gasperini (A), ammoniti Tolói (A) e Unai López (O).
ATALANTA (4-3-3): Sportiello; Haps, Palomino, Tolói, Hateboer; Svanberg (55' Origi), Koopmeiners, Pasalic; Boga (80' Vido), Muriel, Solbakken (74' Orsolini). All. Gasperini.
OSASUNA (4-1-4-1): Sergio Herrera; Manu Sánchez, David García, Aridane, Dest; Lucas Torró; Rubén Garcia (70' Idrissi), Unai López, Roberto Torres (74' Brasanac), José Callejón; Chimy Ávila. All. Alkiza
BERGAMO - È successo di tutto, questa sera a Bergamo. È successo che l'Atalanta ha giocato una buona partita - probabilmente la migliore di questi ultimi, difficili tempi - ma non le è bastato ad avere ragione dell'Osasuna, ultimissimo nella Liga e già da tempo rassegnato alla retrocessione. È successo anche, infatti, che i navarri abbiano segnato due reti grazie agli unici due tiri in porta in 90 minuti. O meglio, in 98 minuti, perché proprio in questo numero risiede il motivo della maxi-rissa esplosa nel finale, con tutta la panchina bergamasca riversatasi in campo a cominciare da Gasperini che, furioso per il maxi-recupero concesso, ha afferrato l'arbitro Turpin per il bavero della maglietta. Inevitabile, per il tecnico di Grugliasco, il cartellino rosso - che segue di poche settimane quello rimediato in campionato, contro la Roma - e altrettanto inevitabile sarà una lunga squalifica in campo internazionale. Il 2-2 messo a segno da Chimy Ávila 8 minuti dopo il 90', e soprattutto 4' dopo il tempo di recupero inizialmente concesso, grida comunque vendetta. Ma andiamo con ordine, e raccontiamo di un match che si incanala subito su un canovaccio ben definito: l'Atalanta a fare la partita, e l'Osasuna rintanato a difendersi. Muriel inizia a rendersi pericoloso al 16', con una sgroppata sulla sinistra per poi accentrarsi e provare il tiro, che esce di un soffio alla sinistra del portiere. Nuova e ancora più ghiotta occasione per il colombiano al 34' quando, ricevuto il pallone in corsa da Solbakken, dal limite dell'area, sfiora nuovamente il palo alla sinistra di Herrera (foto).

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Si va così al riposo sullo 0-0 ma con l'Atalanta apparentemente padrona della situazione, e dunque quanto accade al 50' è davvero una doccia gelata per tutto lo stadio: con tutta la Dea nella metà campo avversaria, Unai López arpiona un pallone nella propria trequarti e, da terra, si inventa un micidiale passaggio rasoterra in profondità che consente all'ex napoletano Callejón di lanciarsi in campo aperto e presentarsi a tu per tu con Sportiello, non lasciandogli scampo (foto sotto). Gewiss Stadium ammutolito.

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La reazione atalantina, però, questa volta c'è e si vede. Gasperini manda subito in campo anche Origi per Svanberg, passando così al 4-2-4, e proprio il belga al 68' va al tiro da posizione ravvicinata, venendo però contrastato in maniera provvidenziale da David García (foto).

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La pressione dell'Atalanta dà finalmente i suoi frutti al 74': Haps serve Pasalic in profondità, il croato rientra e mette al centro un cross basso che Muriel, appostato all'altezza dell'area di porta, corregge in rete scavalcando Herrera con un tocco sotto (foto).

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Ed il ribaltone è servito all'86' quando Origi riceve il dai e vai da Vido e confeziona il raddoppio, penetrando in area con freddezza per poi superare l'estremo difensore avversario con un tocco di esterno destro (foto).

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Al 90' ancora Origi ha addirittura la palla del 3-1, ma questa volta Herrera si supera (foto).

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Errore fatale, quello del belga, perché nei minuti di recupero avviene l'incredibile già accennato in apertura: l'arbitro ne concede 4, ma si gioca addirittura fino al 98', quando Palomino libera con affanno la propria area di rigore e Chimy Ávila si inventa una volée incredibile (foto a sinistra), che scheggia l'incrocio dei pali e trafigge Musso (foto a destra).

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L'Osasuna strappa così un pareggio per 2-2 tanto insperato quanto immeritato - segnando due reti in altrettanti tiri in porta - e al Gewiss scoppia il finimondo. Ora la parola d'ordine è resettare, pensare all'Empoli prossima avversaria - da battere - in campionato, e al match di ritorno della prossima settimana a Pamplona: perché per quanto un 2-2 casalingo sia risultato scomodo, l'Osasuna nel proprio campionato è ultimo con 7 punti e a -14 dalla zona salvezza, e anche questa sera, in campo, il divario tecnico si è visto tutto. La qualificazione, insomma, è ancora apertissima.

Il punto sulla serata di Conference League​

Aston Villa in scioltezza​

Detto della battaglia di Bergamo, negli altri tre incontri validi per i quarti di finale spicca la perentoria vittoria per 2-0 dell'Aston Villa ai danni del Club Brugge, mentre sia il Bodø\Glimt, in casa contro il Ludogorets, che l'Eintracht, a Graz, vincono per 1-0 i loro confronti.

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purtroppo @Ronin ci avevi visto giusto, sul Chimy Ávila... al di là del fatto di essere arrivato al 98', gol della madonna
 
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L'espulsione di Gasperini è la traduzione delle mille bestemmie suppongo :rotfl: :rotfl: :rotfl:

Intanto la Roma 1 a 0 e PORTU a casa!
Dobbiamo ribaltare il tutto in trasferta
 
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GASPERINI, ARRIVA LA STANGATA: 3 GIORNATE DI SQUALIFICA!​

Mano pesante della Uefa dopo l'aggressione all'arbitro di Atalanta-Osasuna

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ZINGONIA (Bergamo) - Quella di ieri sera, contro l'Osasuna, rischia di essere stata l'ultima apparizione di Gasperini alla guida dell'Atalanta in Europa. Tramontata quasi ogni ipotesi di rinnovo contrattuale, infatti, pare scontato l'addio del tecnico di Grugliasco al termine di questa stagione, e la notizia dei tre turni di squalifica, comminati oggi dalla Uefa per l'aggressione all'arbitro Turpin, significa che Gasperini potrebbe tornare a sedersi in panchina solo nel caso di un'eventuale finale di Conference League. Un traguardo, quello di Baku, tutt'altro che scontato per l'Atalanta, ora praticamente costretta ad andare a vincere a Pamplona dopo il 2-2 interno concesso all'Osasuna e che, anche in caso di passaggio del turno, dovrebbe poi superare la vincente di Sturm Graz-Eintracht in semifinale, con i temibilissimi tedeschi quali principali indiziati. La società ha sporto immediatamente ricorso confidando in una riduzione di almeno un turno, ma l'impressione è che il giudice Uefa confermerà le tre giornate.
 
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GASPERINI, ARRIVA LA STANGATA: 3 GIORNATE DI SQUALIFICA!​

Mano pesante della Uefa dopo l'aggressione all'arbitro di Atalanta-Osasuna

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ZINGONIA (Bergamo) - Quella di ieri sera, contro l'Osasuna, rischia di essere stata l'ultima apparizione di Gasperini alla guida dell'Atalanta in Europa. Tramontata quasi ogni ipotesi di rinnovo contrattuale, infatti, pare scontato l'addio del tecnico di Grugliasco al termine di questa stagione, e la notizia dei tre turni di squalifica, comminati oggi dalla Uefa per l'aggressione all'arbitro Turpin, significa che Gasperini potrebbe tornare a sedersi in panchina solo nel caso di un'eventuale finale di Conference League. Un traguardo, quello di Baku, tutt'altro che scontato per l'Atalanta, ora praticamente costretta ad andare a vincere a Pamplona dopo il 2-2 interno concesso all'Osasuna e che, anche in caso di passaggio del turno, dovrebbe poi superare la vincente di Sturm Graz-Eintracht in semifinale, con i temibilissimi tedeschi quali principali indiziati. La società ha sporto immediatamente ricorso confidando in una riduzione di almeno un turno, ma l'impressione è che il giudice Uefa confermerà le tre giornate.
...e la bestemmia continua :)
 

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L'Atalanta prova a mettersi alle spalle i veleni di Conference League rituffandosi nel campionato, che per la 28ª giornata prevede la trasferta di Empoli. Rispetto all'Osasuna, Gasperini cambia il portiere, l'intera linea difensiva, Malinovskyi al posto di Pasalic e Origi in luogo di Muriel. Nell'Empoli confermatissimo al centro dell'attacco Cutrone che, anche quest'anno, si sta confermando tra gli attaccanti italiani più prolifici.

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A tra poco!
 
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SERIE A 2022-23 | 28ª GIORNATA

ALL'ATALANTA BASTA SVANBERG​

Una rete dello svedese regala alla Dea il successo nell'ennesima partita di grande sofferenza

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28ª giornata Serie A
EMPOLI-ATALANTA 0-1
MARCATORI:
63' Svanberg (A).
EMPOLI (4-3-1-2): Gori; Reca, Canestrelli, Tonelli, Fiamozzi; Haas (90' Bandinelli), Stulac, Crociata (54' Benassi); Verre (67' Bajrami); Cutrone, Verde. All. Andreazzoli.
ATALANTA (4-2-3-1): Musso; Zappacosta, Bettella, Djimsiti, Maehle; Svanberg, Koopmeiners; Boga (46' Muriel), Malinovskyi, Solbakken (67' Mihaila); Origi (90' Vido). All. Gasperini.
EMPOLI (FI) - L'Atalanta strappa i tre punti al Castellani di Empoli, al termine però dell'ennessima partita di grande sofferenza, specie nel primo tempo. A decidere è il gol di Svanberg a metà ripresa dopo che, nel finale della prima frazione, la Dea aveva rischiato a più riprese di andare sotto. Al 41' la prima, doppia occasionissima dell'Empoli, con Verde che colpisce il palo (foto sotto)...

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... e, sugli sviluppi, Cutrone a incornare fuori non di molto il cross dalla destra di Crociata (foto).

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Prima dell'intervallo, al 45', ci vogliono invece i riflessi di Musso sul perentorio stacco aereo di Tonelli (foto).

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Al ritorno in campo l'Atalanta prova a riorganizzare le idee, alza il baricentro e ricaccia l'Empoli nella propria metà campo. Subito dopo l'ora di gioco, al 63', l'azione che decide il match: a coronamento di una fitta rete di passaggi ravvicinati, Svanberg chiude il triangolo con Origi e supera Gori con un diagonale impeccabile (foto).

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L'Empoli accusa il colpo e offre spazi invitanti alle ripartenze bergamasche, con Origi e il neontrato Mihaila tra i più pericolosi, ma il punteggio rimane incollato sullo 0-1, comunque preziosissimo per le ambizioni dell'Atalanta.

Il punto sulla giornata​

Cadono Roma e Juve, Inter sempre più in fuga​

1664553866805.pngI contemporanei e inattesi tonfi interni di Roma e Juventus - sconfitte entrambe per 1-0, rispettivamente da Verona e Sassuolo - spalancano la strada all'Inter, che non fa sconti al Genoa, liquidato per 3-0, e ora guida la classifica con 6 punti di vantaggio sulla prima inseguitrice, tornata ad essere proprio l'Atalanta. Battendo 4-2 il Torino nello scontro diretto, la Fiorentina si isola al quinto posto a due sole lunghezze dalla zona Champions, mentre ad aggiudicarsi l'altra sfida per l'Europa di questa settimana è il Napoli, che supera 1-0 la Lazio permettendo a De Zerbi di salvare la panchina e agganciare proprio i biancocelesti in settima posizione. Dopo avere espugnato il Gewiss Stadium, il Milan torna a rallentare, non andando al di là dello 0-0 in casa contro il Bologna. In coda vittorie importantissime per il Verona, come detto corsaro a Roma, e per il Venezia, che travolge il Parma portandosi a -3 dai ducali che, quintultimi, continuano ad essere il punto di riferimento per le squadre a caccia della salvezza.

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Classifica marcatori​

17 reti: Lautaro Martínez (Inter), Immobile (Lazio).
13 reti: Abraham (Roma), Vlahovic (Juventus).
12 reti: González (Fiorentina).
11 reti: Ilicic (Torino), Cutrone (Empoli), Simeone (Verona).
 
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Non esistono le sfide impossibili. O almeno, è ciò che si augura il Milan, chiamato a ribaltare il 2-0 di Anfield Road davanti al proprio pubblico. Un saluto a tutti dallo stadio Giuseppe Meazza, teatro del return match dei quarti di finale di Champions League tra Milan e Liverpool!

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Novanta minuti per dare ancora un senso ad una stagione nella quale, altrimenti, non c'è davvero nulla da salvare, con la zona Europa ormai lontanissima e, piuttosto, la necessità di guardarsi alle spalle. Ma questa sera è un'altra storia. Questa sera, suona ancora la musica della Champions League!

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Mister Sheva non ha niente da perdere e schiera un 4-2-4 iper-offensivo, con Ibrahimovic e Belotti contemporaneamente in campo dal primo minuto, supportati sugli esterni da Rafael Leão e Saelemaekers.

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Forte del 2-0 dell'andata, Jurgen Klopp si permette invece di rinunciare, almeno in partenza, a Sadio Mané, affidando a Luis Díaz e Roberto Firmino la responsabilità di supportare Momo Salah.

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Fischio d'inizio, si gioca!

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UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2022-23 | QUARTI DI DI FINALE

IL MILAN ESCE, MA A TESTA ALTISSIMA​

I rossoneri dominano il Liverpool per 90 minuti, ma l'1-0 non basta a ribaltare lo 0-2 di Anfield

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Ritorno Quarti di finale
MILAN-LIVERPOOL 1-0
MARCATORI:
32' Belotti (M)
MILAN (4-2-4): Maignan; Theo Hernández, Acerbi, Tomori, Kalulu; Pobega (79' Tonali), Bakayoko (79' Brahim Díaz); Rafael Leão, Belotti, Ibrahimovic, Saelemaekers (79' Rebic). All. Shevchenko.
LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; Robertson, Van Dijk, Gomez, Alexander-Arnold; Henderson, Fabinho, Thiago Alcântara; Luís Díaz (46' Mané), Salah, Firmino (62' De Arrascaeta). All. Klopp.
MILANO - Un Milan bellissimo domina il campo per 90 minuti, non concedendo al Liverpool nemmeno un tiro in porta e costruendo occasioni da gol a ripetizione, ma non riesce a completare la rimonta, perché l'1-0 di San Siro non basta a ribaltare il 2-0 sofferto ad Anfield una settimana fa e così, in semifinale, ci vanno i Reds di Klopp. Negli occhi, però, rimane la serata stellare di una squadra inspiegabilmente 12ª in campionato e ormai rimasta senza obiettivi - anche la Conference League, al momento, appare troppo lontana -, ma che in questa Champions League ha dato il meglio di sé battendo, a San Siro, tre grandi di Premier League come Manchester City, Tottenham e, appunto, Liverpool.

Che quello di oggi fosse un Milan ispirato lo si capisce già al 19', quando Belotti serve in profondità Rafael Leão, il cui destro di prima intenzione sibila accanto al palo alla sinistra di Alisson (foto).

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Al 22' Saelemaekers taglia il campo dalle retrovie ma, al momento di servire uno dei compagni di reparto ben posizionati al limite dell'area, preferisce tirare, sparacchiando fuori (foto).

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I padroni di casa attaccano senza soluzione di continuità: al 30', sul cross di Kalulu, il colpo di testa di Leão esce di un soffio (foto).

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Si arriva così al minuto 32, quando finalmente il Milan passa: sul rinvio di Alisson, Acerbi sovrasta Salah di testa a centrocampo, la palla arriva a Saelemaekers che aziona Ibrahimovic; lo svedese avanza nascondendo il pallone a Gomez, attende l'uscita di Alisson e poi serve Belotti che, a porta vuota, segna il più facile dei gol (foto sotto). San Siro esplode, la rimonta sembra possibile!

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C'è solo il Milan in campo, letteralmente: al 37' Saelemakers mette Belotti solo davanti ad Alisson, ma l'ex numero 1 della Roma si supera (foto).

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Al 43' ancora Alisson miracoloso, con un intervento da pochi passi su Ibrahimovic, pescato da Belotti in mezzo all'area (foto).

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Nel secondo tempo i ritmi calano, ma è sempre il Milan ad insistere. Al 55' Rafael Leão scappa sulla sinistra, va sul fondo e scarica al centro per Ibrahimovic, Alisson si oppone con i piedi (foto).

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Il Liverpool si scuote e per una decina di minuti preme i rossoneri nella loro metà campo, ma senza produrre nulla di veramente pericoloso per la porta di Maignan. Sheva decide che è comunque arrivata l'ora di rivoluzionare la squadra ed effettua tre cambi in contemporanea in vista dell'assalto finale: fuori Pobega, Bakayoko e Saelemaekers, dentro Tonali, Brahim Díaz e Rebic. E il Diavolo ha un'ultima, grande palla gol all'80': da Tonali a Rebic, tacco di Theo Hernández a liberare al tiro Acerbi nel cuore dell'area di rigore, ma il destro a giro dell'ex capitano della Lazio trova la respinta miracolosa di Alisson (foto sotto).

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Di fatto, le speranze di rimonta del Milan si concludono qui, perché negli ultimi 10 minuti, pur continuando a premere, non riusciranno più ad impensierire la retroguardia avversaria. Al fischio finale, però, nonostante l'eliminazione prevale l'orgoglio per la prestazione mostruosa di questa sera, riconosciuta anche da un pubblico che applaude a scena aperta i suoi giocatori, spesso invece coperti di fischi nel corso della stagione. La speranza è che, se non ad andare avanti in Champions, questa partita sia comunque servita a riconciliare il Milan con il suo pubblico, e con sé stesso.

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UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2022-23 | QUARTI DI DI FINALE

AL BAYERN LO SCONTRO TRA TITANI​

I tedeschi battono 3-1 il Real Madrid all'Allianz e proseguono il loro cammino

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MONACO DI BAVIERA (Germania) - Additato da molti come una sorta di finale anticipata, il quarto di finale tra Bayern Monaco e Real Madrid si risolve a favore dei bavaresi che, dopo il 2-2 del Bernabeu, superano le Merengues per 3-1 davanti al loro pubblico, assicurandosi un posto tra le prime quattro. Dove, a questo punto, rischia seriamente di non esserci nessuna spagnola, dato che l'unica supersite, l'Atlético Madrid, domani dovrà andare a far visita al Psg con la missione quasi impossibile di ribaltare lo 0-2 subito al Wanda Metropolitano.

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Le partite di domani​

Non ci si aspettano grosse sorprese dagli incontri di domani, dati i rotondi successi esterni, rispettivamente per 4-0 e 2-0, con cui Ajax e Paris St. Germain sembrano avere già messo le cose in chiaro, nei confronti di Manchester United e Atlético Madrid. Ma, almeno ai Colchoneros, ancora qualche piccola chance ci sentiamo di darla.

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UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2022-23 | QUARTI DI DI FINALE

PARIS ST. GERMAIN E AJAX IN SEMIFINALE​

I francesi travolgono ancora l'Atlético, sconfitta indolore per gli olandesi

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PARIGI (Francia) - Nessuna sorpresa dai due match di questa sera che chiudevano i quarti di finale ed erano anche quelli già indirizzati dalle partite di andata. Dopo avere espugnato il Wanda Metropolitano con un secco 2-0, il Paris St. Germain si è ripetuto con gli interessi in casa, tramortendo l'Atlético Madrid per 4-1 e cancellando così la Spagna dalle semifinali di Champions League. Una sola sarà anche la rappresentante inglese, vale a dire il Liverpool, perché questa sera si è materializzata l'eliminazione del Manchester United, per mano dell'Ajax: travolti 0-4 ad Old Trafford la settimana scorsa, i Red Devils sapevano di non avere praticamente più nessuna chance di passaggio del turno, e infatti a nulla è valsa la vittoria per 1-0 all'Amsterdam Arena. Proprio come un anno fa, dunque, l'Ajax elimina lo United ai quarti, questa volta in un doppio confronto senza storia.

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Il punto sui quarti di finale​

Curiosamente, tre semifinaliste su quattro saranno le stesse della passata edizione, con il Bayern Monaco a sostituirsi al Manchester City, peraltro campione uscente, accanto ad Ajax, Paris St. Germain e Liverpool. Già fatti anche gli accoppiamenti, decisi contestualmente al sorteggio del turno precedente: Ajax-Psg e Liverpool-Bayern Monaco.

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Domani Europa e Conference League​

Si annuncia un giovedì sera delicatissimo per tutte e tre le italiane ancora in corsa nelle coppe minori: in Europa League, sia l'Inter che la Roma devono ribaltare uno 0-1 interno, dovendo quindi andare a vincere a Leicester e a San Sebastián.

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In Conference League, di fatto, anche l'Atalanta è obbligata a vincere a Pamplona, o a pareggiare ma segnando almeno tre reti, essendosi fatta inchiodare sul 2-2 dall'Osasuna al 98'.

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Doppio incrocio Italia-Spagna, questa sera, con Roma e Atalanta impegnate, curiosamente, in due città separate da poco più di un'ora di macchina: iniziamo dai giallorossi, di scena alla Reale Arena di San Sebastián con l'ingrato compito di ribaltare lo 0-1 dell'Olimpico a favore della Real Sociedad, terza forza della Liga alle spalle delle due di Madrid e davanti al Barcellona!

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Nonostante la vittoria in trasferta, Alguacil non lascia niente al caso e schiera la miglior formazione possibile, recuperando anche Draxler, assente all'andata, con Illarramendi, David Silva ed il match winner dell'Olimpico, Portu, comunque pronti a subentrare:

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Anche Di Biagio si affida per quanto possibile ai suoi uomini migliori, alla ricerca di quella che sarebbe una vera impresa. Da rilevare, comunque, la presenza di Calafiori al posto di Spinazzola e quella di Bove in luogo di Veretout:

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Ora la linea passa alla vicina Pamplona per la presentazione di Osasuna-Atalanta!

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Ormai rassegnato - o quasi - alla retrocessione in Segunda División, l'Osasuna vuole regalare ugualmente una notte da ricordare al proprio pubblico, portando a termine un discorso qualificazione molto bene incamminato, dopo il 2-2 strappato in extremis, e tra le polemiche, una settimana fa a Bergamo.

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La notizia dell'ultim'ora è il forfait del Chimy Ávila, vale a dire proprio l'autore del pareggio in pieno recupero del match di andata, che nella rifinitura ha accusato un lieve fastidio al ginocchio e viene quindi sostituito dall'ex Crotone e Sampdoria Budimir, accomodandosi comunque in panchina:

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Nell'Atalanta, guidata questa sera da Tullio Gritti con Gasperini costretto a scontare il primo dei tre turni di squalifica, c'è Muriel al centro dell'attacco, con Boga e Orsolini sugli esterni. E con Sportiello, portiere di coppa, influenzato, tra i pali ci sarà Musso:

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Fischio d'inizio, si gioca!



(naturalmente contro la Real Sociedad me la gioco a leggenda, vista la situazione)​
 
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UEFA EUROPA LEAGUE 2022-23 | QUARTI DI FINALE

ABRAHAM RIBALTA LA REAL SOCIEDAD ED É IL NUOVO RE DI ROMA!​

Una doppietta in rimonta del bomber inglese trascina i giallorossi in semifinale!

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Ritorno Quarti di finale
REAL SOCIEDAD-ROMA 1-2
MARCATORI:
18' Danjuma (S), 66' Abraham (R), 75' Abraham (R).
NOTE: ammonito Kumbulla (R).
REAL SOCIEDAD (4-3-3): Ryan; Diego Rico, Diallo, Le Normand, Gorosabel (88' Zaldúa), Igor Zubeldía, Merino, Draxler (90+4' David Silva); Danjuma, Sørloth, Januzaj (62' Portu). All. Alguacil.
ROMA (4-3-3): Rui Patrício; Calafiori, Mancini, Kumbulla (57' Smalling), Karsdorp; Freuler, Pellegrini Lo. (76' Cristante), Bove (46' Afena-Gyan); Mkhitaryan, Abraham, Zaniolo. All. Di Biagio.
SAN SEBASTIÁN (Spagna) - Una vera e propria impresa: è quella colta questa sera dalla Roma a San Sebastián, in casa della Real Sociedad terza forza della Liga, seconda solo alle due di Madrid e saldamente davanti al Barcellona, e soprattutto forte del successo per 1-0 all'Olimpico della settimana scorsa, con il quale sembrava avere già ipotecato il passaggio del turno. Una sensazione ulteriormente rafforzata dal fatto che, anche in questo match di ritorno, erano stati proprio i baschi a passare per primi in vantaggio, obbligando dunque gli uomini di Di Biagio a segnare almeno due reti per ribaltare l'esito del doppio confronto. Ed è a quel punto che è entrato in scena Abraham, già decisivo agli ottavi contro l'AZ Alkmaar e diventato ormai, a tutti gli effetti, l'ottavo Re di Roma.

Ma srotoliamolo dall'inizio, il film di questa incredibile partita, che nello svolgimento ha ricalcato appunto quanto successo in Olanda nel turno precedente. Già al 16' la Roma potrebbe trovarsi in vantaggio: discesa di Zaniolo sulla destra, scarico per Pellegrini, respinta di Ryan e tap-in vincente di Mkhitaryan, che tuttavia l'arbitro annulla per la posizione irregolare dell'armeno (foto).

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Passano appena due minuti e al 18', su un ribaltamento di fronte, a segnare è la Real Sociedad grazie a una serie di passaggi dal limite dell'area che liberano al tiro Danjuma, lasciato colpevolmente solo da Karsdorp (foto sotto): è il gol che sembra mettere in ghiacchio la qualificazione dei baschi.

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Ma la Roma dimostra di essere viva e, pur non riuscendo a creare altri grossi grattacapi alla porta di Ryan, preme la Real Sociedad nella propria metà campo per tutto il resto del primo tempo. Salvo, però, correre un altro enorme brivido in avvio di ripresa, al 53', quando Rui Patrício salva su Sørloth (foto).

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Clamorosa è poi l'occasione che Abraham fallisce al 64': Diallo gli regala palla sbagliando completamente il disimpegno, ma l'attaccante inglese fallisce un vero e proprio rigore in movimento, ciccando incredibilmente il bersaglio (foto).

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Sembra la pietra tombale sulle speranze giallorosse e sulla serata di Abraham... Ed invece, già al 66' il numero 9 inizia il suo personale riscatto, scaricando in rete un destro di rara potenza (foto sotto), su suggerimento di Pellegrini: 1-1 e Roma di nuovo in partita!

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A tenere i suoi in gara continuano a contribuire anche le parate di Rui Patrício, che al 73' interviene alla disperata, di piede e fuori area, su Sørloth lanciato a rete in contropiede (foto).

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Altri due minuti ed ennesimo capovolgimento di fronte della partita: siamo infatti al 75' quando Pellegrini scappa sulla fascia destra e crossa al centro, trovando ancora Abraham che, di testa, sovrasta Gorosabel e scavalca Ryan per il gol che porta in vantaggio la Roma nel doppio confronto (foto)!

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Rivediamo il gol di Abraham anche da quest'altra angolazione, per meglio apprezzare la sua elevazione (foto).

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A fare la differenza, infatti, diventano i gol segnati in trasferta, che lasciano preferire l'1-2 dei giallorossi allo 0-1 dei baschi, ai quali non resta che gettarsi all'assalto nel quarto d'ora finale. E l'occasione più grande capita ancora a Sørloth imbeccato da un traversone di Portu all'88', ma la schiacciata di testa dell'attaccante norvegese sfiora soltanto il palo alla sinistra di Rui Patrício, graziando lui e la Roma, che può dunque festeggiare una vera e propria impresa.

Il punto sulla serata di Europa League​

Anche l'Inter firma l'impresa in rimonta!​

Non solo la Roma, ma anche l'Inter riesce nell'impresa di ribaltare, in trasferta, la sconfitta interna di una settimana fa, andando a vincere per 3-1 in casa del Leicester City. Il Chelsea, travolto per 4-1 in Francia, a Stamford Bridge non va oltre ad un successo per 1-0 contro il Lilla ed è clamorosamente eliminato. Succede di tutto, poi, tra Benfica e Borussia Moenchengladbach: nei 90' i portoghesi si impongono per 1-0 in casa dei tedeschi, restituendo loro il favore; si va dunque ai supplementari, dove entrambe le squadre segnano una rete. Ma nell'extra time non vige più la regola dei gol in trasferta, per cui il 2-1 in favore del Benfica non basta a sparigliare la situazione, e ai rigori è il Borussia a prevalere, per 4-3. Il Benfica ha comunque avanzato ricorso, reputando valida la regola delle reti in trasferta anche nei tempi supplementari.

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@Principe SM ecco il bug che ti dicevo, a proposito della regola dei gol in trasferta: se Gladbach-Benfica è finita 1-2, significa che era 0-1 al 90' e 1-2 ai supplementari, ma a quel punto, da regolamento, dovevano passare i portoghesi senza andare ai rigori.
 
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UEFA CONFERENCE LEAGUE 2022-23 | QUARTI DI FINALE

L'ATALANTA RISORGE NELLA CORRIDA DI PAMPLONA​

La Dea cala il poker pur giocando per mezz'ora in dieci per il rosso ad Haps, ed è in semifinale

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Ritorno Quarti di finale
OSASUNA-ATALANTA 1-4
MARCATORI:
2' Roberto Torres (O), 22' Muriel (A), 62' Tolói (A), 66' Origi (A), 89' Origi (A).
NOTE: espulso Haps (A) al 60' per fallo da ultimo uomo.
OSASUNA (4-1-4-1): Sergio Herrera; Rodrigues, Aridane, Jonás Ramalho, Dest (62' Unai García); Moncayola; Rubén García (79' Idrissi), Unai López (81' Brasanac), Roberto Torres, José Callejón; Budimir. All. Alkiza.
ATALANTA (4-3-3): Musso; Haps, Palomino, Tolói, Hateboer; Svanberg, De Roon, Pasalic; Boga (79' Zappacosta), Muriel (62' Djimsiti), Orsolini (60' Origi). All. Gritti (squalificato Gasperini).
PAMPLONA (Spagna) - In attesa di sapere se, quella di stasera, possa essere considerata la partita di svolta nella stagione, quel che è certo è che l'Atalanta ha scritto un'altra pagina della propria storia, assicurandosi il ritorno in una semifinale europea a 35 anni di distanza da quella raggiunta in Coppa delle Coppe nel 1988 e invece solo sfiorata, nel 2020, contro il Paris St. Germain in Champions League.
Tornando all'oggi, la notizia è che gli uomini dello squalificato Gasperini, sostituito dal suo secondo Tullio Gritti, sono finalmente tornati a segnare, seppellendo l'Osasuna sotto un pesante 4-1 davanti al proprio pubblico che consente di ribaltare, e ampiamente, il 2-2 patito in extremis e tra mille polemiche, una settimana fa, al Gewiss Stadium. Un'impresa resa ancora più grande dal fatto che la Dea ha giocato l'ultima mezz'ora in dieci per l'espulsione di Haps, sacrificatosi nel fermare Callejón lanciato a rete e in procinto di realizzare quello che sarebbe stato il gol del 2-1 per i navarri, che avrebbe sicuramente cambiato la storia del match.
Match che, per la verità, per l'Atalanta era iniziato nel peggiore dei modi perché dopo appena 2 minuti i padroni di casa erano in vantaggio, con Roberto Torres pescato sul filo del fuorigioco da Unai López e freddo davanti a Musso (foto).

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Costretta, a quel punto, a dover segnare almeno due gol, l'Atalanta rientra in partita al 22' quando Boga, solo nel cuore dell'area, ha il tempo di servire Muriel appostato sul secondo palo, all'altezza dell'area piccola, e per il colombiano è un gioco da ragazzi appoggiare il pallone in gol per il pareggio (foto).

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Ancora bergamaschi pericolosi al 36': ripartenza per vie centrali con De Roon che serve Svanberg, ed Herrera a metterci i pugni (foto).

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Prima dell'intervallo, però, un brivido corre sulla schiena dei tifosi orobici al 41', quando su una palla apparentemente innocua, proveniente dalla destra, Musso e Palomino si ostacolano a vicenda (foto sotto), con il rischio che ad avvantaggiarsene sia l'attaccante avversario Budimir, ex di Crotone e Samp. Ma, alla fine, la Dea regala solo un calcio d'angolo.

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Per rivedere gli uomini di Gritti all'attacco bisogna aspettare il 58', 13' della ripresa, quando Boga mette un'altra palla al bacio nell'area piccola; solo che, invece di Muriel, questa volta c'è Orsolini, che ciabatta malamente facendosi respingere il tiro da Herrera (foto sotto). Davvero un'occasione clamorosa fallita dall'ex giocatore del Bologna, la cui crisi di rendimento appare ormai irreversibile.

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Fallito il gol del possibile 1-2 in favore dell'Atalanta, al 60' avviene l'episodio che rischia di compromettere la partita dei bergamaschi: Haps è costretto a stendere Callejón lanciato a rete, inevitabile il rosso diretto (foto).

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La Dea resta così in dieci quando rimane da giocare ancora mezz'ora abbondante, e c'è da segnare almeno un gol per portare la qualificazione dalla propria parte. Sembra una situazione delicatissima ma, in un'incredibile girandola di emozioni, bastano appena due minuti all'Atalanta per portarsi effettivamente in vantaggio. E il merito è di Mario Pašalić che, dalla propria trequarti, si inventa uno spettacolare lancio in profondità, rasoterra e centrale, che buca la difesa navarra e lancia Tolói: a sua volta il centrale italo-brasiliano tira fuori dal cilindro un tiro da attaccante consumato, incrociando di sinistro in maniera impeccabile sul palo più lontano (foto).

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Il capitano esplode tutta la sua gioia lanciandosi in una corsa sfrenata sotto il settore dei tifosi atalantini (foto).​

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(continua)...​
 
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23 Luglio 2010
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UEFA EUROPA LEAGUE | QUARTI DI FINALE

ABRAHAM RIBALTA LA REAL SOCIEDAD ED É IL NUOVO RE DI ROMA!​

Una doppietta in rimonta del bomber inglese trascina i giallorossi in semifinale!

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Ritorno Quarti di finale
REAL SOCIEDAD-ROMA 1-2
MARCATORI:
18' Danjuma (S), 66' Abraham (R), 75' Abraham (R).
NOTE: ammonito Kumbulla (R).
REAL SOCIEDAD (4-3-3): Ryan; Diego Rico, Diallo, Le Normand, Gorosabel (88' Zaldúa), Igor Zubeldía, Merino, Draxler (90+4' David Silva); Danjuma, Sørloth, Januzaj (62' Portu). All. Alguacil.
ROMA (4-3-3): Rui Patrício; Calafiori, Mancini, Kumbulla (57' Smalling), Karsdorp; Freuler, Pellegrini Lo. (76' Cristante), Bove (46' Afena-Gyan); Mkhitaryan, Abraham, Zaniolo. All. Di Biagio.
SAN SEBASTIÁN (Spagna) - Una vera e propria impresa: è quella colta questa sera dalla Roma a San Sebastián, in casa della Real Sociedad terza forza della Liga, seconda solo alle due di Madrid e saldamente davanti al Barcellona, e soprattutto forte del successo per 1-0 all'Olimpico della settimana scorsa, con il quale sembrava avere già ipotecato il passaggio del turno. Una sensazione ulteriormente rafforzata dal fatto che, anche in questo match di ritorno, erano stati proprio i baschi a passare per primi in vantaggio, obbligando dunque gli uomini di Di Biagio a segnare almeno due reti per ribaltare l'esito del doppio confronto. Ed è a quel punto che è entrato in scena Abraham, già decisivo agli ottavi contro l'AZ Alkmaar e diventato ormai, a tutti gli effetti, l'ottavo Re di Roma.

Ma srotoliamolo dall'inizio, il film di questa incredibile partita, che nello svolgimento ha ricalcato appunto quanto successo in Olanda nel turno precedente. Già al 16' la Roma potrebbe trovarsi in vantaggio: discesa di Zaniolo sulla destra, scarico per Pellegrini, respinta di Ryan e tap-in vincente di Mkhitaryan, che tuttavia l'arbitro annulla per la posizione irregolare dell'armeno (foto).

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Passano appena due minuti e al 18', su un ribaltamento di fronte, a segnare è la Real Sociedad grazie a una serie di passaggi dal limite dell'area che liberano al tiro Danjuma, lasciato colpevolmente solo da Karsdorp (foto sotto): è il gol che sembra mettere in ghiacchio la qualificazione dei baschi.

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Ma la Roma dimostra di essere viva e, pur non riuscendo a creare altri grossi grattacapi alla porta di Ryan, preme la Real Sociedad nella propria metà campo per tutto il resto del primo tempo. Salvo, però, correre un altro enorme brivido in avvio di ripresa, al 53', quando Rui Patrício salva su Sørloth (foto).

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Clamorosa è poi l'occasione che Abraham fallisce al 64': Diallo gli regala palla sbagliando completamente il disimpegno, ma l'attaccante inglese fallisce un vero e proprio rigore in movimento, ciccando incredibilmente il bersaglio (foto).

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Sembra la pietra tombale sulle speranze giallorosse e sulla serata di Abraham... Ed invece, già al 66' il numero 9 inizia il suo personale riscatto, scaricando in rete un destro di rara potenza (foto sotto), su suggerimento di Pellegrini: 1-1 e Roma di nuovo in partita!

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A tenere i suoi in gara continuano a contribuire anche le parate di Rui Patrício, che al 73' interviene alla disperata, di piede e fuori area, su Sørloth lanciato a rete in contropiede (foto).

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Altri due minuti ed ennesimo capovolgimento di fronte della partita: siamo infatti al 75' quando Pellegrini scappa sulla fascia destra e crossa al centro, trovando ancora Abraham che, di testa, sovrasta Gorosabel e scavalca Ryan per il gol che porta in vantaggio la Roma nel doppio confronto (foto)!

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Rivediamo il gol di Abraham anche da quest'altra angolazione, per meglio apprezzare la sua elevazione (foto).

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A fare la differenza, infatti, diventano i gol segnati in trasferta, che lasciano preferire l'1-2 dei giallorossi allo 0-1 dei baschi, ai quali non resta che gettarsi all'assalto nel quarto d'ora finale. E l'occasione più grande capita ancora a Sørloth imbeccato da un traversone di Portu all'88', ma la schiacciata di testa dell'attaccante norvegese sfiora soltanto il palo alla sinistra di Rui Patrício, graziando lui e la Roma, che può dunque festeggiare una vera e propria impresa.

Il punto sulla serata di Europa League​

Anche l'Inter firma l'impresa in rimonta!​

Non solo la Roma, ma anche l'Inter riesce nell'impresa di ribaltare, in trasferta, la sconfitta interna di una settimana fa, andando a vincere per 3-1 in casa del Leicester City. Il Chelsea, travolto per 4-1 in Francia, a Stamford Bridge non va oltre ad un successo per 1-0 contro il Lilla ed è clamorosamente eliminato. Succede di tutto, poi, tra Benfica e Borussia Moenchengladbach: nei 90' i portoghesi si impongono per 1-0 in casa dei tedeschi, restituendo loro il favore; si va dunque ai supplementari, dove entrambe le squadre segnano una rete. Ma nell'extra time non vige più la regola dei gol in trasferta, per cui il 2-1 in favore del Benfica non basta a sparigliare la situazione, e ai rigori è il Borussia a prevalere, per 4-3. Il Benfica ha comunque avanzato ricorso, reputando valida la regola delle reti in trasferta anche nei tempi supplementari.

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@Principe SM ecco il bug che ti dicevo, a proposito della regola dei gol in trasferta: se Gladbach-Benfica è finita 1-2, significa che era 0-1 al 90' e 1-2 ai supplementari, ma a quel punto, da regolamento, dovevano passare i portoghesi senza andare ai rigori.

Sì, sostanzialmente ai supplementari non viene considerata la regola dei gol in trasferta (ma perchè diamine fanno queste cose, perchè?!?)
 
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Trovato il vantaggio, Gritti si copre richiamando Muriel per inserire un terzo difensore centrale di ruolo, Djmsiti, e adattare sugli esterni di centrocampo Boga a sinistra e Hateboer a destra, con il solo Origi a reggere sulle spalle l'attacco nel 3-5-1 a cui il vice di Gasperini è costretto dall'inferiorità numerica. Nonostante l'atteggiamento molto prudente, l'Atalanta corre subito un rischio enorme al 64' quando Budimir, da ottima posizione, spara in curva (foto).

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Passano altri due minuti e Origi, al 66', fa sponda di testa per Hateboer che gli restituisce palla in profondità; il belga salta Herrera in uscita e deposita in rete la palla dell'1-3 che mette le ali all'Atalanta (foto).

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Esultanza incontenibile per Origi e Haeboer! (foto)​

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Ora, infatti, per qualificarsi il Pamplona dovrebbe segnare tre gol e portarsi sul 4-3, perché il pareggio per 3-3 premierebbe gli italiani per il maggior numero di centri in trasferta. Ma ormai i navarri sembrano avere abbandonato il campo, tanto da esporsi alle continue folate di un'Atalanta che veleggia sulle ali dell'entusiasmo e tutto sembra, fuorché in inferiorità numerica. I giocatori di Gritti sono dappertutto, vincono ogni contrasto e dilagano all'89', quando Zappacosta, da poco entrato al posto di uno stremato Boga, lancia ancora Origi, che salta Unai García e Ramalho per poi insaccare con freddezza (foto sotto) la rete della doppietta personale e del definitivo 1-4. Il sogno europeo dell'Atalanta può continuare.

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Il punto sulla serata di Conference League​

Nessuna sorpresa, ora per la Dea c'è l'Eintracht​

Solo l'Atalanta riesce a ribaltare l'esito della qualificazione rispetto all'andata, mentre a Bodø\Glimt ed Eintracht, vincitori dei loro match della scorsa settimana, basta un pareggio contro Ludogorets e Sturm Graz per avanzare, e l'Aston Villa infligge un nuovo 2-0 al Club Brugge.

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COPPE EUROPEE 2022-23 | SEMIFINALI

L'INTER NON CONOSCE ANCORA LA SUA AVVERSARIA​

Nerazzurri in attesa del ricorso del Benfica, mentre sparisce il calcio spagnolo dalle semifinali!

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NYON (Svizzera) - Nonostante gli accoppiamenti delle semifinali fossero già predeterminati al momento dei sorteggi per i quarti, c'è ancora una squadra che non sa contro chi dovrà vedersela sulla strada per la finale di Europa League, ed è l'Inter. Ai nerazzurri toccherebbe il Borussia M'Gladbach ma, come è noto, il Benfica (nella foto, il presidente Rui Costa) ha presentato ricorso contro l'eliminazione patita ai calci di rigore contro i tedeschi, denunciando la mancata applicazione della regola dei gol in trasferta nei tempi supplementari, e con ogni probabilità la Uefa darà ragione ai portoghesi. L'altra semifinale, invece, vedrà la Roma opposta al Lilla, che ai quarti ha eliminato a sorpresissima il Chelsea. In Conference League, invece, all'Atalanta toccano i tedeschi dell'Eintracht, con l'Aston Villa che nell'altro match dovrà vedersela con la rivelazione Bodø\Glimt. Ajax-Psg e Liverpool-Bayern Monaco, infine, i due big match di Champions League. Nel complesso, quello che balza all'occhio è dunque l'assenza della Spagna da tutte e tre le competizioni Uefa, alla luce dell'uscita di scena ai quarti di Atlético e Real Madrid in Champions League e di Real Sociedad ed Osasuna in Europa e Conference League, proprio per mano di Roma e Atalanta.

Champions League​

Ajax (Ola) - Paris St. Germain (Fra)
Liverpool (Ing)- Bayern Monaco (Ger)

Europa League​

Inter (Ita) - Borussia M'Gladbach (Ger)*
Roma (Ita) - Lilla (Fra)
* sub judice in attesa del ricorso del Benfica

Conference League​

Bodø\Glimt (Nor)- Aston Villa (Ing)
Eintracht Francoforte (Ger) - Atalanta (Ita)
 
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