Dopo la sfortunata doppia sfida di Coppa Italia, ora il Lecce deve rialzare la testa e ne ha subito l'occasione contro la Spal, sfida che, almeno all'inizio dell'anno, avremmo tutti etichettato come "sfida salvezza" ma che ora può alimentare i sogni europei dei tifosi salentini che, nonostante le difficoltà del caso, non vogliono pensare lucidamente ma sognare in grande.
Il Lecce, un po' a sorpresa, si priva di Barak che partirà dalla panchina, probabilmente non è ancora al meglio dopo l'infortunio che lo ha tenuto fermo un paio di settimane, ma schiera a centrocampo, anche questa mossa è decisamente sorprendente, Petriccione. Il giovane numero 4 giallorosso è, per caratteristiche, un mediano e per questo è decisamente insolito vederlo in quella posizione.
Il Lecce poi deve fare a meno anche di altri due giocatori, costretti in infermeria durante i giorni scorsi, in attesa di referto, sono Falco e Rispoli, due giocatori utili all'alternanza di Liverani che dovrà farne a meno, si ferma, anche se partirà dalla panchina, anche Saponara, che non era al meglio, al suo posto giocherà Shakov. Ultima novità è la conferma per Dell'Orco dopo il ritorno di Coppa a Marassi, partirà nuovamente dalla panchina Rossettini.
Spal che invece schiera i migliori, la formazione collaudata, partono dalla panchina due giocatori che interessano proprio al Lecce, Cionek e Felipe, così come anche Floccari che a partita in corsa potrebbe fare male.
Sostituzioni: 63' Barak per Petriccione; 63' Floccari per Di Francesco; 82' Babacar per Lapadula; 82' Cuellar per D'Alessandro; 85' Saponara per Shakov
Un pari amaro per il Lecce quello di questo pomeriggio nuvoloso, apre le danze Andrea Petagna, grave negligenza della difesa dei padroni di casa che lasciano liberissimo l'attaccante di proprietà del Napoli.
Il pari arriva alla mezz'ora, più o meno, grazie ad un bel destro di Mancosu che centra, da posizione abbastanza angolata, l'angolino della porta difesa da Berisha.
Per tutta la ripresa insegue una rete che non arriva il Lecce, occasione più eclatante quella del tiro al volo, nel finale, di Shakov con una reazione mostruosa con una mano sola di Berisha.
Alla fine è 1 a 1, un punto utile ad entrambe ma che comunque lascia un po' di amarezza tra le file dei salentini.
Il Lecce, un po' a sorpresa, si priva di Barak che partirà dalla panchina, probabilmente non è ancora al meglio dopo l'infortunio che lo ha tenuto fermo un paio di settimane, ma schiera a centrocampo, anche questa mossa è decisamente sorprendente, Petriccione. Il giovane numero 4 giallorosso è, per caratteristiche, un mediano e per questo è decisamente insolito vederlo in quella posizione.
Il Lecce poi deve fare a meno anche di altri due giocatori, costretti in infermeria durante i giorni scorsi, in attesa di referto, sono Falco e Rispoli, due giocatori utili all'alternanza di Liverani che dovrà farne a meno, si ferma, anche se partirà dalla panchina, anche Saponara, che non era al meglio, al suo posto giocherà Shakov. Ultima novità è la conferma per Dell'Orco dopo il ritorno di Coppa a Marassi, partirà nuovamente dalla panchina Rossettini.
Spal che invece schiera i migliori, la formazione collaudata, partono dalla panchina due giocatori che interessano proprio al Lecce, Cionek e Felipe, così come anche Floccari che a partita in corsa potrebbe fare male.
Sostituzioni: 63' Barak per Petriccione; 63' Floccari per Di Francesco; 82' Babacar per Lapadula; 82' Cuellar per D'Alessandro; 85' Saponara per Shakov
Un pari amaro per il Lecce quello di questo pomeriggio nuvoloso, apre le danze Andrea Petagna, grave negligenza della difesa dei padroni di casa che lasciano liberissimo l'attaccante di proprietà del Napoli.
Il pari arriva alla mezz'ora, più o meno, grazie ad un bel destro di Mancosu che centra, da posizione abbastanza angolata, l'angolino della porta difesa da Berisha.
Per tutta la ripresa insegue una rete che non arriva il Lecce, occasione più eclatante quella del tiro al volo, nel finale, di Shakov con una reazione mostruosa con una mano sola di Berisha.
Alla fine è 1 a 1, un punto utile ad entrambe ma che comunque lascia un po' di amarezza tra le file dei salentini.