L'aquila tornerà a volare.

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La SS Lazio 1900, prima squadra della capitale, viene finalmente acquisita dalle mani del presidente Lotito da una cordata di investitori russi, affascinati dal simbolo Laziale, un'aquila come quella della bandiera Russa, infatti, tutte le richieste economiche del presidente vengono accettate e dopo il rituale brindisi l'accordo viene siglato decidendo di non dichiarare il prezzo d'acquisto della società romana.

La nuova proprietà deciderà dunque di espandere il brand della squadra sfruttando la maglia bandiera puntando a rafforzare la rosa investendo nel marketing a più ampio respiro internazionale e trattenendo i suoi giocatori di maggior spicco e appeal , a conferma della volontà di crescita del club.
Iniziano a circolare i primi nomi di mercato rapidamente rimbalzati e diffusi dalle radio romane, che vengono lasciate fare con l'intento di incentivare l'entusiasmo attorno al nuovo corso del club biancoceleste.

Per guidare la squadra dalla panchina viene chiamato l'olandese Ronald "rambo" Koeman, con l'obiettivo di ricostruire la squadra attorno ad un modulo 4-2-3-1.

Il primo passo fu quindi di accettare l'invito alla campagna asiatica dell'ICC, con la Lazio che quindi affronterà Arsenal, Copenhagen e CSKA Mosca.

Impostazioni:
Classica
Superstar
12 min
Giocatori classici NO.
 

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L'ICC e il Mercato.

Lazio - CSKA 1-3 (10' Chalov, 18' Hernandez, 54' Immobile, 82' Chalov)
Partita strana, difficilmente spiegabile solo con le difficoltà biancocelesti nell'interpretare i nuovi meccanismi.
L'assenza di Luis Alberto infligge un durissimo colpo ai capitolini, rendendoli totalmente inefficaci sui calci piazzati e complicando la circolazione di palla.
La difesa, in particolar modo Luiz Felipe, sostituito a fine primo tempo con Bastos, soffre notevolmente le combinazioni tra gli attaccanti avversari e la girandola di cambi conferma la necessità di rafforzare sia l'attacco che la difesa in questa sessione di mercato con estrema priorità.

Sull'altro campo l'Arsenal si dimostra di un'altra categoria per le concorrenti, vincendo agevolmente per 3-0 contro i danesi del Copenhagen.

Prima della partita con gli inglesi dell'Arsenal, ci sarà modo di concludere due trattative lampo, uno scambio con l'Atalanta che porta il centrocampista Badelj a Bergamo e l'esterno argentino Emiliano Rigoni a Roma, e l'acquisto di Thomas Meunier dal Paris Saint Germain per 19 Milioni.

Arsenal - Lazio 2-0 (39' Lacazette, 71' Wellbeck)
La partita inizia anche bene per i biancocelesti, ma vengono fermati prima dal palo, in occasione di un colpo di testa di Milinkovic su cross del nuovo acquisto Meunier, poi da Cech che si supera su una punizione di Luis Alberto.
Poi, alla prima occasione, l'Arsenal passa con una combinazione rapida tra Ozil e Lacazette, con quest'ultimo che supera nuovamente uno statuario Luiz Felipe ed infila Strakosha.
Da li in poi il possesso palla degli inglesi renderà la partita impossibile alla Lazio , pur senza mai rendersi seriamente pericoloso fino al gol del raddoppio.
I cambi seguenti serviranno perlopiù a risparmiare i giocatori importanti da ulteriori fatiche in vista del prossimo match, con la speranza di chiudere dignitosamente il torneo.

Intanto viene ufficializzato il trasferimento a parametro zero di Jonathan Geis, centrocampista tedesco che prenderà il posto di Badelj nella rosa biancoceleste, scelto per avere un'altra soluzione nei calci piazzati in caso di assenza di Luis Alberto.
In via di definizione anche gli accordi con l'attaccante spagnolo Paco Alcacer e lo scambio Wallace-Guedes con il Valencia.

Lazio - Kobenhavn 3-0 (32' Immobile, 41' Milinkovic-Savic, 67' Immobile)
La Lazio sembra finalmente ritrovarsi grazie ad un Immobile in stato di grazia, ad una coppia difensiva, oggi composta da Radu e Bastos, finalmente capace di fermare gli attacchi avversari e agli evidenti limiti di un Copenhagen non irresistibile.
Dopo un lungo assedio alla porta di Ibsen, coronato da 4 calci d'angolo consecutivi la Lazio passa in vantaggio al 32', Ibsen para su Milinkovic ma nulla può sul tap-in di Immobile.
Lazio che si ripete dieci minuti dopo, angolo di Luis Alberto, Milinkovic anticipa tutti per il 2-0.
Il primo tempo si chiude con il Kobenhavn incapace di tirare, anche solo per una volta, nella porta difesa da Strakosha.
Il secondo tempo tuttavia non parte benissimo, con i danesi che sembrano guadagnare campo fino a quando un contropiede iniziato da Immobile lo porta a farsi metà campo di corsa, superare due avversari, rientrare sul destro e trovare l'angolo più lontano con un tiro forte e preciso.
Sul finire della partita c'è spazio anche per gli esordi di Rossi, Murgia e Jordao.

Classifica finale gruppo ICC:
Arsenal 9
CSKA 4
Lazio 3
Kobenhavn 1

Al termine del torneo vengono finalmente portate a termine le trattative per Guedes con il Valencia (scambio con Wallace), Alcacer e vengono contemporaneamente accettate alcune offerte di prestito per alcuni giovani che difficilmente troverebbero spazio nel corso della stagione, come Rossi, Rezzi e Armini.
Offerte dell'Everton per Lulic e del Rubin per Luis Alberto vengono rifiutate senza ripensamenti, mentre vengono accettate offerte per Caicedo (Rizespor) e Patric (Newcastle) che permettono alla dirigenza biancoceleste di trovare i soldi per soddisfare le richieste della Juventus per Rugani e rinforzare così la difesa, anche se il transfer non arriverà in tempo per la partita contro il Torino.

Sviluppi:
- Immobile Ruolo squadra Lottatore.
- Geis Ruolo Squadra Giocatore di Squadra
 

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Inizia la stagione:


Lazio - Torino 2-2 (40' Lulic, 48' Belotti, 55' Belotti, 76' Alcacer)

Lazio in completo controllo per un un tempo, fermata solo dai ripetuti miracoli di Sirigu, fino a quando un'angolo di Luis Alberto raggiunge l'area piccola del Torino, Lulic anticipa tutti ed infila il primo palo.
All'inizio del secondo tempo, tuttavia, la Lazio sembra dimenticarsi la fase difensiva negli spogliatoi, causando prima il pareggio di Belotti con un disastroso disimpegno di Luiz Felipe, poi con un'iniziativa di Belotti stesso che anticipa nuovamente Luiz Felipe e Radu e insacca di testa.
Con il risultato acquisito il Torino rinuncia al pressing e si ritrae nella propria metacampo , lasciando nuovamente l'iniziativa alla Lazio.
I cambi mettono le cose a posto, almeno parzialmente, Correa, subentrato a Lulic, crossa al centro e Alcacer, subentrato a Luis Alberto per affiancare Immobile, stacca di testa sul palo più lontano beffando il portiere granata.
Nei minuti finali prima Immobile poi Correa sprecheranno occasioni per riportare la Lazio in vantaggio.



Lazio - SPAL 1-0 (78' Luis Alberto)

Finalmente esordiscono Rugani e Guedes , con il primo che affianca Bastos al centro della difesa e il secondo che si prende la sua posizione favorita come ala sinistra, la Lazio crea numerose occasioni ma Vanja sembra parare tutto, e dove non arriva lui arrivano i legni, due pali ed una traversa colpiti dalla Lazio.
Il fortino della Spal resiste fino al 78' , quando proprio Guedes recupera palla, salta due avversari e serve al centro l'accorrente Luis Alberto, che di prima intenzione finalmente supera il fratello cattivo di Sergej.


Il mercato si conclude con la cessione di Proto al Guingamp , al suo posto arriva l'inglese Forster a parametro zero , vengono rifiutate offerte generose per Immobile da Atalanta, Napoli, Lokomotiv e Chelsea.

Sorteggio gruppo F Europa League:
Lazio
AaB
Rennes
Akhisarspor

In Coppa Italia, invece, ci aspetta la doppia sfida contro la Fiorentina.


Sviluppi:
Lukaku Ruolo Squadra Stella. (!!).


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Tour de force


AAB - Lazio 1-2 (9' Van Weert, 44' Alcacer, 56' Alcacer)
La partita inizia male, la difesa alta della Lazio viene infilata da Van Weert dopo pochi minuti, complice una indecisione del portiere Forster e del rientrante Luiz Felipe.
La Lazio tuttavia riparte , costruendo occasioni e sfiorando ripetutamente il pareggio, che arriva sullo scadere del primo tempo con un colpo di testa di Alcacer su cross di Guedes.
il secondo tempo ricomincia come era finito il primo, Lazio all'attacco e padroni di casa ormai concentrati unicamente in difesa, senza disdegnare alcuni contropiedi che mettono in affanno la difesa biancoceleste e numerosi uno contro uno risolti da Rugani.
Al 56, su un tiro respinto di Guedes si avventa Alcacer che porta in vantaggio la Lazio, che continuerà a cercare di arrotondare il punteggio fino alla fine della partita, ma senza successo.

L'Akhisarspor intanto esordisce con un roboante 4-0 in Francia contro il Rennes.

Sampdoria - Lazio 1-2 (46' Immobile , 62' Kownacky, 76' Milinkovic-Savic)

La Sampdoria viene da una vittoria per 2-0 nel derby contro il Genoa e non avendo impegni europei arrivano in condizioni migliori nonostante lo stesso numero di punti in classifica (4).
Immobile ritorna al centro dell'attacco, mentre Geis rimpiazza uno stanco Lucas Leiva in mediana a fianco di Milinkovic-Savic.
Le assenze di Meunier e Luis Alberto per scarsa condizione il primo e stanchezza il secondo vengono rimpiazzate da Basta e Rigoni, con lo spostamento di Correa come trequartista centrale.
In difesa torna Bastos affianco a Rugani.

La partita è ricca di occasioni e a sbloccarla è Immobile, al primo gol in campionato, dopo una traversa colpita da Geis su punizione.
Nella ripresa però la Lazio si ritrae sulla difensiva e sugli sviluppi di un calcio d'angolo Kownacki pareggia.
La Lazio tornerà di nuovo in vantaggio dopo una combinazione tra Guedes e Lulic sulla sinistra, il cross di quest'ultimo troverà l'incornata decisiva di Milinkovic Savic per il 2-1 finale, che vedrà il portiere Strakosha premiato come migliore in campo.

Lazio - Juventus 0-4 (9' Mandzukic, 19' Douglas Costa, 44' Mandzukic, 86' Mandzukic)
Persiste la negativa condizione di Luis Alberto, che gli impedirà di prendere parte anche alla partita contro i bianconeri.
A causa dello stesso problema, mancherà anche Bastos quindi al suo posto ci sarà Radu affianco a Rugani.
Inutile cercare scusanti per una partita a senso unico dall'inizio alla fine, con Perin quasi inoperoso per oltre un'ora ed un Mandzukic apparentemente inarrestabile.
Le sue combinazioni con Douglas Costa, Pjanic e Ronaldo fanno crollare le fragili certezze su cui sembrava reggersi la difesa della Lazio... che la prossima partita dovrà affrontare il Napoli.

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La differenza reti già non stava benissimo prima...

Sviluppi:
- Strakosha "leader" livello 2.
 

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Affrontiamo il Napoli senza Bastos, Lulic, Leiva e Correa, al loro posto Luiz Felipe (ancora in boost) Durmisi Geis e Rigoni.
Il Napoli in formazione tipo con un centrocampo a 4 composto da Zielinski a destra, Insigne a sinistra, centrali Hamsik e Saul.
Davanti la coppia Mertens Milik ed in difesa Koulibaly-Varane.
Coscienti che sarà durissima anche alla luce delle frequenza dei numerosi impegni, nei prossimi sei giorni infatti ci attendono Rennes in coppa e Cagliari in trasferta.


Lazio - Napoli 2-3 (13' Mertens, 27' Mertens, 44' Milinkovic-Savic, 74' Younes, 88' Rugani.)

La partita segue sin da subito un copione prevedibile, la Lazio si abbassa, il Napoli palleggia.
Tuttavia, al 13esimo accade l'irreparabile, ingenuità in disimpegno di Durmisi che innesca Zielinski, imbucata verticale per Mertens che senza nemmeno stoppare il pallone fulmina Strakosha.
La Lazio esita a creare occasioni, e quando lo fa, avviene perlopiù su calcio piazzato, Luis Alberto impegna due volte Meret prima del raddoppio di Mertens, triangolazione stretta in area tra l'attaccante Belga e l'accorrente Hamsik, con lo slovacco che appoggia una palla facile facile per lo 0-2 al compagno.
Ma la Lazio c'è, e mostra segni di vita quando Rugani scherza Mario Rui sulla sinistra obbligando Insigne al ripiegamento falloso, giallo per il 24 del Napoli e punizione Lazio.
Pennellata di Luis Alberto e incornata di Milinkovic sul finire del primo tempo, partita riaperta.
Nella ripresa forcing Lazio e numerose occasioni sia per i capitolini che gli ospiti, con i portieri decisivi in numerose occasioni, fino al 74' quando il subentrato Younes scappa via a Luiz Felipe e beffa Strakosha con un colpo sotto dal limite dell'area.
Al 76' una simulazione in area di Insigne viene punita col secondo giallo (prima volta che vedo una simulazione, spiegatemi come se fa!!!), Napoli in 10 che toglie anche Mertens per Fabian Ruiz, lasciando il solo Younes di punta.
La reazione della Lazio ancora una volta giunge tardiva, scambio volante in area tra Luis Alberto e Sergej per l'accorrente Rugani che anticipa sia Koulibaly che un'incredulo Alcacer, palla sotto la traversa e partita nuovamente riaperta, peccato non ci sia più tempo.

Lazio - Rennes 1-2 (75' Siebatcheu, 82' Siebatcheu, 91' Alcacer)
Una Lazio bisognosa di una vittoria si presenta alla seconda sfida europea con le fatiche degli scontri con le corazzate nazionali e una formazione rimaneggiata priva di Immobile, Savic Guedes e Rugani, stanchissimi.
Le speranze sono affidate alle magie di Luis Alberto e a Paco Alcacer alla guida dell'attacco, apparso in ottima forma recentemente.
Il Rennes, di contro, troverà nel portiere Koubek, autore di 14 parate (!!!!) e nell'attaccante Siebatcheu i suoi eroi insperati.
La formazione Laziale preme sin dal primo minuto, ma per 75' minuti il risultato non cambia, fino a quando un contropiede nato da una punizione sfortunata porta Niang e Siebatcheu a giocarsi il 2 contro 1 contro Bastos, con l'attaccante del Rennes che ricevendo il passaggio di ritorno insacca l'inaspettato vantaggio, essendo questo il primo tiro in porta dei francesi.
La Lazio decide di giocarsi il tutto per tutto, inserendo anche Immobile (oltre a Guedes), ma questo finsice con lo sbilanciare ulteriormente la Lazio che subisce il raddoppio nello stesso identico modo del primo gol, contropiede due contro uno, stavolta Strakosha para su Niang ma Siebatcheu raccoglie la respinta e raddoppia.
In pieno recupero Alcacer raccoglie un passaggio di Luis Alberto dal limite dell'area, si gira attorno al suo marcatore e finalmente insacca... ma ancora una volta, il tempo sembra contro i biancocelesti.

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Vediamo viola....

Cagliari - Lazio 1-4 (8' Joao Pedro, 30' Immobile, 37' Milinkovic-Savic, 82' Berisha, 87' Immobile)

La Lazio torna alla vittoria e lo fa nel modo più convincente possibile nonostante la solita partenza tremolante e l'assenza di due pilastri difensivi come Meunier e Bastos.
Ma dimostra di saper soffrire, di saper rincorrere ed infine di saper colpire con forza e precisione, quelle che erano colpevolmente mancate nelle ultime tre sconfitte.
Joao Pedro porta i sardi in vantaggio su punizione, e sempre su punizione la Lazio pareggia, poco dopo, cross di Leiva, deviazione di Immobile e palla alle spalle di Cragno.
Poco dopo magia di Guedes, che di tacco libera Milinkovic davanti a cragno, sangue freddo e colpo sotto per il vantaggio biancoceleste.
Prima della fine del primo tempo ci sarà tempo per una traversa di Luis Alberto e l'uscita dello stesso per una durissima entrata di Cigarini, al suo posto entra Correa, con la Lazio che passa ad uno sperimentale 4-1-4-1 a cavallo della ripresa.
Ripresa di sofferenza per i biancocelesti, che si fanno schiacciare, forse troppo, fino agli ultimi dieci minuti, quando prima un'apertura di 60 metri di Correa porta Berisha di fronte a Cragno per il 3-1 e successivamente, su un'azione analoga, l'intervento di un difensore cagliaritano su Rigoni favorirà il tap-in facile di Immobile per il 4-1.

Coppa Italia:
Fiorentina - Lazio 2-0 (5' Gerson, 42' Simeone)
Moderato turnover in casa Lazio in questa prima partita di coppa, contro un'avversario temibile ed organizzato, assoluta protagonista in Serie A e tuttora imbattuta come solo il Milan.
Si punta sulla superiorità numerica a centrocampo e sulla solidità difensiva, con Bastos terzino destro a causa della scarsa condizione sia di Meunier che di Basta.
In mezzo pesantissima l'assenza di Sergej e del suo primo sostituto, Parolo, quindi a fianco a Leiva la scelta ricade su Cataldi.
Sin dall'inizio la Fiorentina fa valere le sue doti di palleggio e alla prima vera chance passa in vantaggio, Veretout in verticale per Simeone che uscendo libera spazio per il taglio di Gerson, tacco per servirlo e Forster è battuto.
La Lazio tiene palla ma in modo sterile, anche grazie ai frequenti falli che portano tre ammoniti della fiorentina nella prima frazione, Gilberto, Dabo e Veretout infatti verranno ammoniti.
L'unica vera occasione laziale nel primo tempo è una punizione di Luis Alberto che Lafont devia in angolo.
Proprio sull'angolo susseguente Chiesa in transizione offensiva salta Bastos che non riesce a riprenderlo e mette in mezzo per Simeone che appoggia in rete, 2-0.
Nella ripresa la Lazio tenterà il tutto per tutto ma Lafont e la traversa (colpita due volte su punizione prima da Luis Alberto, poi da Geis) negheranno la gioia del 2-0 alla Lazio.
L'espulsione di Dabo al 70' serve solo ad aumentare i rimpianti della Lazio per non aver trovato almeno il gol della bandiera con cui affrontare un ritorno meno impegnativo.

Lazio-Fiorentina 3-1 (40' Geis, 49' Simeone, 69' Rigoni, 92' Jordao)
Lazio in quasi formazione tipo, assenti "solo" Luis Alberto e Lucas Leiva, entrambi per le conseguenze riportate nella partita d'andata, si spera di recuperarli per la partita in Turchia.
Centrocampo comunque più solido con Milinkovic trequartista, Parolo e Geis a fare da schermo e Guedes e Rigoni rispettivamente sulla fascia destra e sinistra.
La partita parte a rilento, la prima occasione è fiorentina attorno alla mezz'ora, cross di Pjaca, Simeone stacca e Forster para a terra.
Poi Milinkovic, da fuori, scalda i guantoni a Dragowski.
Quindi Alcacer, col il tiro a giro, sfiora l'eurogol.
Preludio al gol del vantaggio Lazio.
Milinkovic protegge palla sui trenta metri, Vitor Hugo, per frustrazione, lo falcia.
Sul pallone va il tedesco Geis che pennella all'incrocio alla destra di Dragowski.
La ripresa inizia con la Lazio all'attacco ma a colpire è la Fiorentina col solito Simeone in contropiede, ben servito da una finezza di Eysseric.
A quel punto riprende la battaglia rimasta in sospeso al Franchi.
Ammoniti Lulic, Milinkovic e Bastos nella Lazio, Norgaard (due volte) e Laurini nella fiorentina.
Una sponda di Milinkovic serve Immobile che con un colpo sotto serve Alcacer, diagonale respinto da Dragowski ma il più veloce di tutti è rigoni che ribadisce in rete, 2 a 1.
L'espulsione nella fiorentina viene poi pareggiata pochi minuti dall'espulsione di Parolo, Milinkovic, stanchissimo, lascia il posto in una partita ormai senza storia al giovane portoghese Jordao, che sugli sviluppi di un'angolo ribatte in rete dopo una parata di Dragowski su Meunier.
3-1 ma ancora una volta non c'è più tempo.

Akhisarspor - Lazio (19' Luis Alberto, 23' Immobile, 38' Autorete)
Luis Alberto è recuperato, ma sfortunatamente Leiva no.
Parolo affianca Milinkovic a centrocampo, con lo spagnolo alle spalle di Immobile e Rigoni sulla fascia destra, Guedes a sinistra come al solito.
In difesa l'ottima condizione di Radu lo vede vincitore del ballottaggio con Bastos e Luiz Felipe.
L'Akhisarspor guida il gruppo con due vittorie in due partite, partita tutt'altro che semplice.

La Lazio parte fortissimo, occasioni a catena, prima Immobile, poi Luis Alberto, poi Meunier, a turno impegnano il portiere avversario, Ozturk, chiamato ripetutamente a superarsi.
Ma al 19' finalmente una magia di Luis Alberto la sblocca, riceve da Immobile spalle alla porta, si gira e infila il palo lungo con un tiro ad incrociare da fuori area.
Poco dopo la Lazio raddoppia, mantenendo un pressing costante da cui i turchi sembrano letteralmente travolti, break di Parolo, uno due tra Milinkovic e Luis Alberto, che di esterno vede l'inserimento di Meunier al limite dell'area, passaggio rasoterre per l'accorente Immobile che raddoppia.
Al 38', dopo altre numerose occasioni (saranno 22 i tiri laziali a fine partita), la difesa biancoceleste ha un black out, un cross apparentemente innocuo sbatte sulle spalle di Radu e spiazza Strakosha, che osserva la palla entrare nella sua porta.
La Lazio accusa il colpo, e prima del fine primo tempo l'Akhisarspor centra una traversa con un colpo di testa di Helder Barbosa.
Nella ripresa la Lazio gestirà agevolmente la partita, sfiorando ripetutamente il terzo gol ma trovando sempre la ferma opposizione di Ozturk, poco male comunque, al triplice fischio la Lazio ottiene tre punti importantissimi, e la brutta sconfitta col Rennes è alle spalle, in quello che dopo tre partite appare come un gruppo combattutissimo.

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Sviluppi:

- Meunier Ruolo Squadra "Leader", livello 1.
- Berisha Ruolo Squadra "Stella", livello 1.
 
Ultima modifica:

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Non sappiamo più vincere.


Empoli - Lazio 1-1 (72' Immobile, 79' Caputo)

Partita surreale, dal risultato bugiardo, con la Lazio che colpisce 4 legni, due per tempo, con Immobile, Parolo, ancora Immobile e Guedes, e la sblocca solo verso la fine, dopo una dozzina abbondante di occasioni da gol, grazie ad Immobile assistito da Parolo, solo per assistere alla beffa del pareggio di Caputo, dimenticato da Bastos al limite dell'area piccola.
In pieno recupero un gol annullato a Guedes per fuorigioco completerà il quadro disastroso.

Lazio - Genoa 2-2 (10' Milinkovic-Savic, 35' Nijland, 66' Dalmonte, 88' Guedes)
Memore della beffa di Empoli la Lazio parte forte, Milinkovic riceve da Luis Alberto al limite dell'area e piazza la palla sul palo più lontano dove nulla può Marchetti.
La Lazio continua ad attaccare ma una palla persa da Geis favorisce la ripartenza di Hilijemark, che allarga per Lazovic, palla al centro per Nijland che infila Strakosha sul primo palo.
La ripresa seguirà lo stesso copione, ma al 66' è il Genoa a trovare un'inspiegabile quando fortunoso vantaggio, sugli sviluppi di un corner la carambola conseguente permette a Dalmonte di battere a rete.
La Lazio trova il pareggio su una iniziativa di Guedes che salta due avversari prima di battere in diagonale alla destra di Marchetti .

Lazio - Atalanta 1-2 (24' Ilicic, Luis Alberto 68', 82' Zapata)
Ilicic guida la classifica cannonieri insieme a Dzeko e Ronaldo, neanche il tempo di chiederci come sia possibile che ce lo chiarisce direttamente l'interessato facendo partire un bolide dal limite dell'area di rigore Laziale che si insacca alle spalle di Forster.
Luis Alberto imbeccato da Guedes, solo al centro dell'area, trasforma un rigore in movimento battendo di prima intenzione.
Lazio vicina al 2-1 a dieci minuti dalla fine, con una punizione del solito Luis Alberto che Gollini, oggi superlativo, devia sopra la traversa.
Ancora una volta la Lazio si scopre alla ricerca della vittoria, e ancora una volta viene punita in contropiede da una fuga solitaria di Duvan Zapata che dopo 88' minuti e una corsa di 50 metri ha la lucidità per scavalcare Forster con un tocco sotto e portare i suoi in vantaggio.

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Archiviamo così un mese in chiaro scuro, nel prossimo mese ci attendono impegni complicati tra cui il ritorno contro l'Akhisarspor, la trasferta di Udine e il Derby contro la Roma.
 
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Il ritorno alla vittoria.

Lazio - Akhisarspor 2-2 (26' Larsson , 33' Alcacer, 38' Larsson, 44' Alcacer)

Una Lazio a trazione offensiva , con quello che a tutti gli effetti sarà un 4-2-4 nel corso della partita viene beffata due volte da Larsson a causa di una sistemazione difensiva alquanto rivedibile, poichè aldilà dei due gol fotocopia giunti su contropiedi casuali, Rugani e Bastos riusciranno peraltro persino a limitare i danni fermando almeno altrettante ripartenze avversarie.
I due pareggi della Lazio, firmati entrambi da Paco Alcacer, giungeranno sugli sviluppi di calci piazzati , prima un'angolo poi una punizione dalla trequarti con la difesa turca che fallisce di mettere in fuorigioco il numero 9 laziale sulla sponda di Milinkovic Savic.
Nella ripresa , aldilà del forcing biancoceleste, si registra l'espulsione per doppia ammonizione di Basta.

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Questa la classifica del gruppo F dopo 4 partite, con i danesi dell'AAB ormai eliminati e l'attesa per Rennes-Lazio all'ultima giornata.

Udinese - Lazio 3-4 (11' Immobile, 31' Lasagna, 36' Guedes, 41' Luis Alberto, 77 Lasagna, 84' Lasagna, 92' Marusic)

La Lazio torna a vincere una partita incredibilmente rocambolesca, all'11 una fuga di Rigoni sulla destra trova puntuale l'inserimento di Immobile che di testa fa 1-0.
Al 31 l'Udinese pareggia grazie ad una combinazione tra d'Alessandro e Lasagna, con il primo che salta durmisi e mette in mezzo per l'attaccante che infila Strakosha sul primo palo per il gol del pareggio.
La Lazio reagisce e cinque minuti dopo da calcio d'angolo battuto da Luis Alberto Guedes anticipa tutti e fa 2-1 di testa.
Prima della fine del primo la Lazio si porta anche sul 3-1 con Luis Alberto che riceve al limite dell'area e trova l'angolo basso.
Nella ripresa ci si aspetterebbe dalla Lazio una partita di controllo e difesa, ma ovviamente tali aspettative verranno deluse.
La Lazio continua ad attaccare cercando il quarto gol ma senza fortuna, e al 77' Lasagna trova il gol del 2-3 su punizione.
Poco dopo ancora Lasagna fa 3-3 con un incredibile colpo di testa che scavalca Strakosha su un lancio lungo di Behrami.
Lazio in 10 dall'81' per fallo da ultimo uomo di Durmisi su Lasagna, sotto pressione mister Koeman da il via ad una girandola di cambi sulle fasce nell'ultimo quarto d'ora, a tempo quasi scaduto il nuovo entrato Marusic in pressing solitario su Wague al limite dell'area avversaria riconquista il pallone e con l'esterno destro infila Nicolas per l'insperato 4 a 3.

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La classifica di Serie A dopo 10 partite, prima della sosta per le nazionali.


Frosinone - Lazio 0-3 (4' Correa, 66' Luis Alberto, 81' Alcacer)
Lazio a Frosinone senza Strakosha Rugani e Guedes.
Milinkovic ed Immobile, nonostante l'evidente stanchezza, vengono comunque schierati dal primo minuto con l'idea di sostituirli a partita in corso, qualora ce ne fosse l'occasione.
Pronti via, nei primissimi minuti la Lazio comincia l'assedio con una punizione dai 30 metri di Luis Alberto, la parata di Sportiello devia la palla verso destra, il primo a raccoglierla è Immobile che rimette al centro per Correa che porta i suoi in vantaggio.
Ancora una punizione per la Lazio al 30', ma Luis Alberto centra l'incrocio dei pali.
Nella ripresa il Frosinone si scopre e impegna Forster ripetutamente , fino al 66', un break a centrocampo di Lucas Leiva innesca la ripartenza di Rigoni che viene steso da Gori in scivolata, già ammonito, secondo giallo e punizione per la Lazio che stavolta Luis Alberto trasforma perfettamente.
Da quì la Lazio decide di amministrare in tranquillità sostituendo i giocatori più stanchi, e proprio Alcacer, entrato al posto di Immobile, raccoglie un cross dalla destra di Rigoni e di testa fa 3-0.
Risultato mai in discussione e la Lazio riporta finalmente, dopo Lazio-Spal, una partita a porta inviolata.
 
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Verso il Derby.

Lazio - Sassuolo 3-2 (5' Babacar, 11' Luis Alberto, 41' Babacar, 73' Luis Alberto, 74' Luis Alberto)

Lazio e solidità difensiva, due rette parallele che non si incontrano mai.
L'illusione generata dalla vittoria col Frosinone svanisce di fronte al solo Babacar, che privo di Berardi, viene assistito in due contropiedi prima da Birsa, poi da Brignola, mentre i difensori laziali, oggi Luiz Felipe e Radu, si affannano a corrergli appresso o a cercare di sottrargli palla prima che si giri.
Fortunatamente, però, la Lazio ha Luis Alberto su cui contare, ed il mago non tradisce.
Prima con una magnifica punizione da 32' metri, poi mettendo pochi minuti dopo Alcacer davanti a Pegolo, che però non trova idea migliore che tirargli addosso.
Nella ripresa l'assedio biancoceleste si consolida, mentre i cambi emiliani saranno perlopiù difensivi la Lazio sostituisce prima Lulic con Guedes, poi Rigoni con Marusic.
Proprio quest'ultimo recupera palla al 73' e mantiene vivo l'attacco biancoceleste nella metà campo neroverde, scarica su Luis Alberto che da fuori area trova l'incrocio, con evidente collaborazione di Pegolo, non certo impeccabile.
Nell'azione seguente un disastroso disimpegno di Magnani favorirà Alcacer il cui tiro, parato da Pegolo, verrà ribadito in rete nuovamente dal numero 10 laziale.

Lazio - AAB 2-2 (7' Kusk, 38' Immobile, 83' Berisha, 92' Kaufmann)
Lazio in formazione parzialmente rimaneggiata in vista del derby imminente, fuori Strakosha, Meunier, Rugani, Guedes, Leiva e Rigoni, chi per scarsa condizione chi per eccessiva stanchezza derivante dalle troppe partite consecutive disputate recentemente.
Per l'importanza della partita tuttavia si decide che alcuni titolarissimi dovranno comunque giocare.
Il solito approccio offensivo della Lazio non manca di mostrare le sbandate difensive come quella che porta al vantaggio danese, al limite dell'area laziale Kusk appoggia su Van Weert che restituisce, solo davanti a Forster fa 0-1.
La Lazio si lancia dunque all'attacco e grazie al pressing alto Milinkovic recupera un pallone importante sulla trequarti avversaria, serve Immobile che solo davanti a Rinne non sbaglia per il pareggio.
L'assalto laziale continua ad oltranza e viene premiato all'83' quando Berisha salta due avversari e giunto in area danese incrocia con il sinistro sul palo lungo per il 2-1.
Sembra fatta, ma in pieno recupero una palla vagante a centrocampo viene ripulita da Andersen che verticalizza per Kaufmann, Forster respinge il primo tiro, ma nulla può sulla ribattuta.
La vittoria per 2-0 del Rennes in casa dell'Akhisarspor complica ulteriormente le cose.

Roma - Lazio 1-1 (53' Geis, 77' Schick)
Il derby, la partita più attesa.
Roma temibile, avanti di 3 punti in classifica e guidata da Dzeko in stato di grazia, autore di già 10 gol, seguito da Pastore con 7.
Alla Lazio mancherà Luis Alberto, e questa è una notizia terribile, al suo posto Alcacer affianca Immobile in 4-4-2 per aumentare la presenza offensiva ed aggirare la diga romanista in mediana composta da De Rossi e Nzonzi.
Geis rimpiazza Leiva per garantire un tiratore di calci piazzati alla Lazio, mentre Radu affianca Rugani al centro della difesa.
Il primo tempo vede una netta predominanza giallorossa, che prima prendono una traversa con Dzeko, poi Kluivert scalda i guanti di Strakosha, infine ancora Dzeko a botta sicura trova però l'opposizione di Rugani che devia sopra la traversa.
Il primo sussulto laziale arriva con uno spunto di Guedes in pieno recupero, salta netto Florenzi e calcia verso la porta di Mirante, che blocca agevolmente.
La ripresa, tuttavia, vede una Lazio più propositiva, prima con un tiro di Milinkovic bloccato in due tempi poi con una girata fuori di Immobile.
Proprio Immobile si guadagna la punizione che porterà la Lazio in vantaggio, obbligando Florenzi a stenderlo sui 30 metri.
Geis va sul pallone e trasforma piazzandola all'incrocio alla destra di un'incredulo Mirante.
Alcacer avrà sui piedi il pallone del 2-0 ma lo calcerà sul portiere romanista.
Dopo una sequenza di cambi e svariate ammonizioni, la Roma troverà il pari con una iniziativa personale di Schick, subentrato a Dzeko, che si divincola in area e batte Strakosha.
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Sviluppi:
Lulic, ruolo squadra "generale".
Guedes, ruolo squadra "pupillo".
 
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barch1981

Juniores
17 Novembre 2010
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I biancocelesti, seppur imbattuti, non riescono a spiccare il volo.
Classifiche complicate sia in campionato sia in EL.
 
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Ronin

Prima squadra
Senior Mod
7 Gennaio 2011
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Momento delicato. In campionato siamo troppo altalenanti, mentre in EL il pari con il modesto AAB ci complica la vita. Ora ci giochiamo tutto nello scontro diretto con il Rennes
 
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Johan_14

Primavera
28 Dicembre 2018
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Ehh, ho ancora un TS basso (<70) e se vado in tacca blu mi schiacciano, se vado in rossa mi scopro terribilmente alle spalle per 40 metri, la squadra mi si squilibra spesso anche senza motivo tipo contro l'Udinese, da 1-3 ho rischiato di non vincere nemmeno quella.
I miei gol subiti sono perlopiù per questi motivi, a parte quello di Schick che vabbè, ha fatto una cosa assurda con un tacco tra due avversari e non c'era modo di fermarlo.

Più che altro cerco un consiglio in vista del mercato di gennaio, che a differenza di Lotito faremo, voglio intervenire dietro, principalmente un terzino sinistro (mi ispira Tierney del Celtic e Hernandez della Real Sociedad) ed eventualmente un difensore centrale (Pavard? Akè?), visto che su Luiz Felipe ho definitivamente perso le speranze e mi fa solo danni.

Davanti resto così fino a fine stagione, tanto posso mettere anche Guedes o Correa come attaccanti alla bisogna, ma dietro penso di dover aggiustare qualcosa, prendo veramente tantissimi gol, poi devo guardare anche la situazione rinnovi.
 

Johan_14

Primavera
28 Dicembre 2018
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Dopo le fatiche del Derby ci aspetta il Parma reduce da una vittoria per 3-0 contro il Genoa, che tuttavia si presenta senza Gervinho e con una difesa apparentemente peggiore della nostra.


Lazio - Parma 3-0 (22' Parolo, 36' Parolo, 53' Immobile)

Emiliani pericolosi due volte nei primi dieci minuti, prima con un colpo di testa di Calaiò che finisce fuori di poco poi con un tiro di Grassi respinto da Forster.
La Lazio passa in vantaggio al 22', su un corner di Luis Alberto respinto dalla difesa Guedes raccoglie al limite dell'area, appoggia su Parolo che dalla lunetta trafigge Sepe per il più classico gol dell'ex.
La Lazio prende confidenza e crea un'altro paio di occasioni sciupate prima da Rigoni, che solo davanti a Sepe spara alto, poi da Immobile che non riesce a dribblare il portiere avversario.
A quel punto però si accende Luis Alberto, con un colpo di tacco innesca l'inserimento di Parolo, oggi schierato per far rifiatare Milinkovic, che infila l'angolino per il 2-0.
All'inizio del secondo tempo il Parma consuma subito due cambi nel tentativo di recuperare si scopre al contropiede della Lazio, ancora Luis Alberto vede l'inserimento di Immobile e lo premia scavalcando la difesa, solo contro Sepe fa 3-0 e segna il suo ottavo gol in campionato.

Alla prossima affronteremo il Bologna ultimo in classifica , e decidiamo quindi di operare un moderato turnover in vista del decisivo incontro di coppa con il Rennes.
Meunier, Rugani, Luis Alberto e Immobile verranno tenuti a riposo ma portati comunque in panchina.

Lazio - Bologna 2-1 (9' Sansone, 33' Milinkovic-Savic, 78' Luis Alberto)

La Lazio, probabilmente distratta dalla partita infrasettimanale in Francia, parte malissimo, anche merito di un eurogol da parte di Sansone che prima ci prova su punizione, centrando la barriera, e sulla respinta seguente si inventa una incredibile semirovesciata che trafigge Strakosha.
La Lazio non si scoraggia e prova a riorganizzarsi, Alcacer ingaggia un duello personale con Da Costa e al 33', sugli sviluppi da corner di Geis, favorisce la ribattuta decisiva di Milinkovic-Savic, che segna il suo sesto gol in campionato.
Un palo di Geis (su punizione) e un altro paio di parate prodigiose di Da Costa tengono in partita il Bologna, che nella ripresa si arrocca con successo mantenendo in apprensione la difesa laziale con le sponde di Santander e le iniziative di Sansone e Mattiello.
Entrano Berisha per Correa e Luis Alberto per Guedes e proprio questi due costruiscono il vantaggio laziale, palla riconquistata da Bastos in pressione alta su Sansone , Berisha riceve e taglia il campo in progressione per poi scaricare sull'accorrente Luis Alberto che porta la Lazio in vantaggio.
Negli ultimi 10 minuti sarà il Bologna ad attaccare ma senza troppa fortuna, con il gol del potenziale pareggio di Santander annullato per fuorigioco in pieno recupero.

Nel dopopartita viene confermata una contusione per Milinkovic che lo costringerà a saltare lo spareggio qualificazione contro il Rennes.

Rennes - Lazio 4-4 (19' Leiva, 22' Luis Alberto, 26' Sarr, 37' Andrè, 48' Luis Alberto, 75' Sarr, 85' Niang, 93' Immobile)

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Niang in panchina, Siebatcheu, il nostro giustiziere all'andata stavolta parte dall'inizio, tutt'altro che una bella notizia.
Viene subito ordinato a Bastos di marcarlo a uomo, memori della gara d'andata, appunto.
Pronti via, Rennes pericoloso con un tiro di Andre bloccato da Strakosha, sarà l'unica parata del portiere della Lazio.
Lazio in vantaggio dopo 15 minuti di forcing incontrastato dove Diallo salva i suoi almeno 4 volte e concede altrettanti angoli.
Al quarto, finalmente, Leiva, l'uomo che non ti aspetti, anticipa tutti e porta la Lazio sull'1-0.
Il Rennes sembra tramortito e viene nuovamente colpito pochi minuti dopo, break di Parolo a centrocampo, scambio con Guedes e scarico per Alberto che dal limite dell'area trova l'angolo con un perfetto tiro a giro.
La Lazio si ritrae, e questo rimette la partita in discussione.
Il Rennes prima accorcia con una bordata di Sarr sotto la traversa, Rugani lo perde su un cross spiovente, lui difende palla abilmente ed in girata, al volo, non lascia scampo a Strakosha.
Ma la Lazio non sente la sveglia, così, pochi minuti dopo, su angolo concesso da un errato disimpegno Andre anticipa Lukaku e pareggia, tutto da rifare.
E nella ripresa la Lazio torna in vantaggio, Guedes in fuga sulla sinistra dopo uno slalom tra tre avversari, cross a centro area dove Luis Alberto di testa segna il terzo gol Laziale.
Ancora una difesa da incubo complica tutto, punizione di Grenier che si stampa sul palo, Sarr la ribadisce in rete.
La Lazio, sul 3-3 si scopre irreparabilmente, entrano Immobile, non in ottima forma, e Correa, oltre a Geis al posto di un già ammonito Leiva.
Le praterie nella metà campo della lazio vengono sfruttate da Niang, fuga di 40 metri senza opposizione alcuna, Strakosha dribblato e facile appoggio a porta vuota.
Insperatamente, in pieno recupero, su un tentativo dal limite dell'area di Correa, è Immobile a ribadire in rete dopo una respinta del portiere.

Grazie ai danesi dell'AAB, che battono per 1-0 i turchi dell'Akhisarspor onorando la competizione fino all'ultimo incontro, siamo qualificati, seppur come secondi.

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Sviluppi:

J. Correa, ruolo squadra "pupillo".
 

barch1981

Juniores
17 Novembre 2010
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Due vittorie e una qualificazione sudata. Bene così.
Ti consiglio qualcuno con cui mi sono trovato bene.
TS: J.Lukaku (se non l'hai venduto), F. Fabra (Boca Juniors), Laxalt
DC: Eder Militao, Caleta-Car, Y. Mina
 

Johan_14

Primavera
28 Dicembre 2018
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La trasferta a Verona contro il chievo è l'ultimo match agevole di dicembre , prima del filotto che ci vedrà opposti alla Fiorentina e alle due milanesi.
Arriviamo a Verona in formazione tipo, con il solo Meunier out, al suo posto Basta vince il ballottaggio con Marusic.

Chievo - Lazio 1-1 (12' Pellissier (R), 37' Immobile)

Partita che parte a rilento e alla prima fiammata i padroni di casa passano in vantaggio, Pellissier attacca sul lato destro dell'area a difesa schierata, un maldestro contrasto da parte di Bastos causa un fallo da rigore che lo stesso Pellissier trasforma.
Al 31' sugli sviluppi di un'angolo una rovesciata di Rigoni finisce alta, pochi minuti dopo però la Lazio pareggia:
Basta e Rigoni combinano sulla destra, cross teso del terzino serbo che viene raccolto da Immobile sul primo palo, incornata precisa su cui nulla può Sorrentino.
Un'altro paio di occasioni nel primo tempo vedranno un'ottima risposta del portiere clivense, mentre nella ripresa accadrà poco, nonostante la girandola di sostituzioni .
Grande amarezza in casa Lazio per un pareggio tutto sommato giusto in una partita dove nessuna delle due squadre ha fatto abbastanza per vincere.

Fiorentina - Lazio 1-2 (7' Mirallas, 50' Lulic, 75' Correa)

Arriviamo a Firenze memori della sfortunata eliminazione in coppa Italia di tre mesi fa e l'impressione di essere una squadra profondamente diversa da allora.
Le assenze colpiscono equamente ambo le squadre, Muriel e Chiesa nei viola, Luis Alberto e Goncalo Guedes nella Lazio.
Come ormai ci ha abituato, la Lazio stenta a carburare e l'avversario di turno ne trae immediato vantaggio, scambio nello stretto tra Mirallas e Simeone, con il primo che controlla con il destro appena dentro l'area e trafigge Strakosha sul palo alto con il sinistro.
Per tutto il primo tempo Immobile rimane intrappolato tra i centrali fiorentini e allora sono i centrocampisti a doversi incaricare di impegnare Lafont dalla distanza, prima su punizione con Geis, poi da fuori area con Parolo e due volte Milinkovic-Savic, ma senza successo.
Nella ripresa , se non migliore nel gioco, la Lazio migliora in fortuna, al primo angolo utile, infatti, Parolo stacca di testa e colpisce la traversa, Lulic è il più rapido e sempre di testa insacca senza opposizione.
La Fiorentina accusa il colpo e sui piedi di Immobile la palla del 2-1 pochi minuti dopo, ma angola troppo e spedisce fuori.
E' il preludio al vantaggio, infatti mister Koeman comprese le difficoltà dell'avversario opta per i cambi offensivi che si era tenuto fino a quel momento, Alcacer entra per Parolo con conseguente arretramento di Milinkovic in mediana, affianco a Geis, e Lulic lascia il posto a Correa.
Proprio i due nuovi entrati costruiscono il vantaggio, spunto di Alcacer che arrivato al limite dell'area appoggia per Correa che in corsa e di prima infila Lafont.
L'ultimo cambio Laziale vedrà Milinkovic lasciare il posto a Leiva per contenere il ritorno degli avversari, tutto concentrato in un colpo di testa di Simeone parato da Strakosha.

Lazio - Inter 1-3 (21' Brozovic , 25' Milinkovic-Savic, 83' Perisic, 91' Keita )

All'Olimpico arriva un'Inter lanciatissima e terza in classifica, guidata da Icardi capocannoniere con 16 gol in 17 partite.
Lazio con Forster preferito a Strakosha e Correa che vince il ballottaggio con Rigoni dopo il gol decisivo di Firenze, Luis Alberto e Guedes ritornano dall'inizio.
Gara molto equilibrata sin dall'inizio, dopo 5 minuti Leiva impegna Padelli, poi Forster devia sulla traversa un'incornata di Gaston Pereiro.
L'Inter passa più per casualità che per reali meriti, Icardi, in grande difficoltà, è costretto ad allargarsi e proprio così è in grado di servire l'assist per il vantaggio di Brozovic.
La Lazio pareggia con la solità letale efficienza sui calci piazzati, Luis Alberto trova Milinkovic-Savic che di testa è implacabile, 1-1.
Inter leggermente meglio nel giro palla ma apparentemente innocua, fino al 62, Icardi lascia il posto all'ex di turno, Keità Balde, cambio che si rivelerà decisivo.
Keità mette in difficolà i difensori laziali con la sua tecnica e la sua velocità, prima serve l'assist del 2-1 a Perisic, poi fa da solo, ricambiato dal croato, per il 3-1 a tempo scaduto.

Rimaniamo sesti in classifica, ma il Milan quinto e nostro prossimo avversario scappa a +4 e la Roma ci raggiunge in classifica.

Lazio - Milan 3-1 (17' Milinkovic-Savic , 19' Bonaventura, 24' Milinkovic Savic, 53' Alcacer)

Gara vitale se desideriamo rimanere ancorati al treno Champions League, dietro, oltre alla Roma, anche Torino e Fiorentina hanno riguadagnato punti preziosi.
Le notizie prepartita non sono entusiasmanti, Immobile non è al meglio mentre Strakosha e Luis Alberto hanno dato ufficialmente forfait.
Ancora una volta l'allenatore della Lazio rinuncia all'opzione due punte, preferendo avanzare Milinkovic trequartista e inserendo Geis a fianco a Leiva a schermare una difesa non proprio sicurissima.
Proprio Milinkovic sarà decisivo nel corso di una partita senza storia, un Milan preso letteralmente a pallonate ben aldilà del risultato tutto sommato contenuto a causa di un Donnarumma decisivo in numerose occasioni.
Lazio che costruisce la sua partita sulla spinta lungo le corse esterne, dove il Milan fatica a reggere l'impatto.
Dopo una prima fase di studio la Lazio accellera, incalza i rossoneri e ttrova il vantaggio con Milinkovic su cross basso di Lulic, servito da Guedes che converge per liberare l'inserimento del terzino.
Un gran numero di Higuain libererà al tiro Bonaventura per il pari, ma il Milan finisce quì.
Prima Rigoni imbeccato da Milinkovic centra il palo interno, poi Alcacer impegna Donnarumma.
Al 24' azione fotocopia del gol dell'1-0, ma sulla fascia opposta, Rigoni sradica il pallona a Bonaventura, finta il cross e scarica verso Basta, che serve perfettamente Milinkovic per il 2-1.
Ancora Lazio con una sponda area di Milinkovic per la botta da fuori di Leiva, Donnarumma compie un'altro prodigio che tiene il Milan in partita.
Stallo all'inizio della ripresa fino a quando un passaggio lungo viene raccolto da Donnarumma, il suo rinvio verso Abate cade preda di Milinkovic che appoggia verso Alcacer smarcato al limite dell'area e 3-1.
Il Milan si scopre, inserisce prima Cutrone per Castillejo, poi Borini e Paquetà, ma le occasioni migliori le avrà ancora la Lazio in contropiede, prima con il solito Milinkovic, poi con il suo sostituto, Correa, infine con Guedes, ma Donnarumma riuscirà con successo a limitare i danni.

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La dirigenza annuncia un'importante esborso economico per un'acquisto di mercato che sarà rivelato all'apertura della finestra invernale per sostenere gli sforzi e la lotta per la qualificazione Champions tuttora aperta.

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La classifica a metà campionato.
 

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