Carriera [L. AMORUSO-ABERDEEN S2] SCOTTISH PREMIERSHIP/ TERMINA IL PRIMO GIRONE
- Autore discussione Depress
- Data d'inizio
2° GIORNATA
MOTHERWELL - HEARTS
Al Fir Park scendono in campo Motherwell e Heart of Midlothian per la seconda giornata della Cinch Scottish Premiership.Reduci da un ottimo pari, aggiantato all'ultimo respiro contro il Celtic, i Maroons di Amoruso cercano la prima vittoria ufficiale del nuovo sperando nella'arrivo dei gol da parte degli attaccanti.
Amoruso apporta qualche variazione rispetto a sette giorni fa, cambiando 3 uomini nell'undici Titolare.
Gordo confermato tra i pali; non c'è Souttar in difesa, con Halkett e Kingsley scala Smith come terzo di difesa mentre Brandon avrà la sua occasione sulla fascia destra. A sinistra conferma per l'autore del pari contro il Celtic, il classe 2001 Cochrane; in mezzo torna Beningine affianco a Devlin.
Dopo l'ultima prova opaca, fuori McKay dentro Walker insieme a Woodborn e Boyce.
Assenze pesanti anche per Alexander che deve fare a meno del suo uomo migliore. Watt è infatti uscito malconcio dalla gara contro l'Aberdeen e non sarà a disposizione.
Kelly difenderà i pali; difesa a 4 con ojala, mcGinley, Carrell e O'donnell; Gossolengo, Crawford e O'Hara il trio mediano; Roberts, Lawless e Van Veen il tridente.
Padroni di casa che iniziano il match col piglio giusto, determinati a portare a casa i primi punti dopo la sconfitta di Pittodrie.
Subito pericoloso Van Veen che non fa sentire ai suoi la mancanza di bomber Watt ma Gordon battezza con un uscita sicura la sua serata.
Al 18' passa il Motherwell con O'Hara che servito di prima da Roberts trova il sette da fuori con un tiro forte e preciso. Nulla può questa volta Gordon.
Reagiscono gli Hearts che non ci stanno e iniziano a creare occasionidalla destra con Brandon che sfrutta tutta la sua corsa per fraseggio con Walker e mettere al centro palla velenosissime che Boyce prima e Cochrane dopo non sfruttano.
La prima frazione si chiude sull'1-0 per la squadra di casa.
Nell'intervallo succede qualcosa negli spogliatoi ospiti. Al calcio di inizio i Maroons, oggi nerazzurri, se presentano con grande ferocia e iniziano un forcing forsennato che al 57' porta il pari con Boyce perfetto nel concludere al volo una palla vagante e fulminare Kelly.
Il Motherwell è stordito, la squadra non riesce a gestire la palla e si limita a spazzare appena può e gli Hearts lo percepiscono.
Passano due minuti e addirittura completano la rimonta.
Beningine vede il taglio di Boyce e lo serve con un rasoterra di 30 metri. Il 10 è bravo a passare dietro a Ojala e confonderlo quanto basta per prendere il vantaggio sufficiente per scavalcare con un pallonetto lincolpevole Kelly in uscita disperata.
Grande reazione degli uomini di Amoruso che dopo aver regalato un tempo agli avversari ritrovano la fame giusta per affrontare l'incontro.
Il Motherwell ha accusato l'uno-due degli Hearts e non riesce a reagire, anzi al 71' Walker la chiude con un bel sinistro a giro che mette la parola fine alle speranze di Alexander di riprenderla.
Amoruso esce dal Fir Park con 3 punti e un Boyce completamente diverso rispetto ad ora. Serviranno i suoi gol se davvero gli Hearts punteranno alle First Six.
MOTHERWELL 1-3 HEARTS
Finisce 1-1 il big match di giornata, ad Ibrox tra Rangers e Aberdeen, al Celtic Park invece Postecoglou trova la sua prima vittoria nell'insidiosa sfida al St.johnstone. L'altra squadra di Edimburgo, l'Hibernian travolge per tre a zero il Dundee utd. L'altra squadra di Dundee, l'FC, batte il Livingston mentre sorprende la larga vittoria del Ross County contro i rivali per la salvezza del st. Mirren.
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AMORUSO: " GRANDE REAZIONE, SABATO SARÀ EMOZIONANTE"
"Quella contro il Motherwell è una vittoria che ci servirà più a livello mentale che per la classifica.
Dobbiamo imparare ad avere lo stesso piglio con tutte le squadre. Probabilmente pareggiare contro il Celtic ha convinto i ragazzi che al Fir Park darebbe stata una passeggiata. Nell'intervallo abbiamo dovuto ricordarci che siamo una matricola e niente ci è dovuto, mi pare che i ragazzi abbiano recepito il messaggio!
Sabato al Tynecastle arrivano i Rangers, è inutile negare che per me non sarà una partita come le altre, avrei preferito incontrarli più in là ma il calendario ci ha fatto togliere subito il pensiero. Sono felice si sia sbloccato Boyce, avremo bisogno dei suoi gol quest'anno."
3° GIORNATA
HEARTS - RANGERS
È arrivato il giorno. Amoruso incontra i Rangers per la prima volta da avversario.
Non può essere una partita come le altre per il tecnico italiano e non lo è.
La tensione gli si legge in volto, la voglia di rivincita arde dentro i suoi occhi.
Al Tynecastle arrivano i Gers campioni di Scozia per la terza giornata ch'ella Cinch Premiership.
Cammino speculare per le due compagini che si presentano allo scontro con lo stesso ruolino di marcia. Quattro punti per entrambe.
Gerrard ha problemi di formazione, è piena emergenza tra i pali dove verrà schierato il giovane McRorie visti i forfait di McGregor e McLauglin.
Manca anche Goldson a comandare la difesa, tocca a Helander affiancare Balogun. Sulle fasce capitan Tavernier e Barisic.
A centrocampo Lundstram è squalificato, Kamara, Aribo e Jack supporteranno il tridente formato da Wright, Kent e Morelos.
Non si può definire emergenza per Amoruso ma saranno assenze pesanti quelle di Kingsley e Woodborn. Il primo reduce da una botta contro il Motherwell, parte dalla panchina, solo tribuna per l'inglesino di proprietà del Liverpool.
Capitan Gordon guiderà la difesa composta da Halket, Souttar e Moore, schierato a sorpresa per sostituire Kingsley.
Haring è preferito a Devlin per far coppia con Beningine a centrocampo, Smith e il sempre positivo fino ad ora Cochrane agiranno a tutta fascia.
Tridente formato da Walker, Mckay e Boyce
Partita ruvida quella di Tynecastle, l'agonismo la fa da padrona. Hearts che rispettano l'avversario, forse troppo nelle prime fasi di gioco. Gli esterni giocano molto bassi, quasi formando una linea a 5 in difesa.
Amoruso ordina possesso palla ai suoi che però non riescono a trovare il varco giusto rimanendo per lo più nella loro metà campo.
La squadra ospite applica un pressing non troppo deciso, aspettando gli avversari a centrocampo per tentare ripartenze che arrivano di rado.
Poche emozioni, bisogna aspettare il 35' per la prima occasione da rete.
Tavernier sceglie l'attimo giusto per sfuggire a Cochrane e ricevere il lancio di Helander. Il 2 ospite arriva sul fondo e la mette dietro. Halkett cicca clamorosamente l'intervento ma coglie di sorpresa Morelos che non ha l'istinto di battere a rete. La palla arriva sul secondo palo dove arriva Kent che a botta sicura manda alto.
Amoruso è una furia, cerca di dare una scossa ai suoi, troppo tesi stasera.
Ci prova Cochrane a dare una scossa ai suoi al 45' alzandosi fuori posizione in un pressing solitario contro Tavernier che sorpreso perde palla e nel tentativo di rimediare abbatte il 17 dei Maroons commettendo fallo. È rigore.
Intervento sciagurato del capitano dei Rangers che nemmeno protesta.
Serviva un episodio per sbloccare la gara, potrebbe essere arrivato.
È Boyce a prendersi la responsabilità del tiro.
Il 10 parte e batte McRorie spiazzandolo con un teso rasoterra che fa esplodere Tynecastle. Gli Hearts passano in vantaggio al 47' del primo tempo.
Non esulta Amoruso ma si nota la sua soddisfazione per il momentaneo vantaggio.
La speranza dei tifosi è che il gol sblocchi le due squadre affinché ci guadagni lo spettacolo. Il secondo tempo presenta i Rangers più intraprendenti, soprattutto con Kent e Wright che riescono a sfuggire spesso agli esterni con azioni personali. Serataccia invece per Morelos che viene sostituito da Gerrard al 60' con Sakala, acquisto estivo arrivato per sostituire bomber Itten.
Amoruso risponde togliendo Walker per Mackay-Stevens e Gnaduillet per Boyce. Serve tenere palla, servono centimetri in attacco.
Sakala è sicuramente più pimpante del Colombiano e Gordon è costretto agli straordinari. StevieG tenta il tutto per tutto e toglie un esterno, Wright, per un'altra punta Roofe. Amoruso risponde buttando nella Mischia Kingsley negli ultimi 20 minuti per Cochrane, di fatto ufficializzato la difesa a 5. I Ranngers si rendono assai pericolosi, il muro Marrone sembra non cedere, anzi respinge gli attacchi. Al 79' Moore, oggi molto positivo, blocca Sakala e serve Mackay-Stevens che trova un grande corridoio per Gnanduillet sfuggito a Balogun. Il possente centravanti è solo davanti a McRorie e indisturbato insacca per il clamoroso 2-0 Hearts.
È delirio ad Edimburgo, la matricola batte i campioni in carica e rimane imbattuta dopo tre gare.
HEARTS 2-0 RANGERS
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3° GIORNATA
Amoruso compie la sua rivincita contro i Rangers.
I suoi Hearts, infatti, si impongono per 2-0. Decisivi gli episodi che hanno spostato gli equilibri in campo.
Terzo gol nelle ultime due gare per Boyce che sembra aver ritrovato la sua vena realizzativa.
Troppo poco, quanto fatto vedere dai Rangers, per aggiudicarsi l'incontro. Gerrard avrà da lavorare.
A fine gara, intervenuto ai microfoni di Sky Sports, Amoruso spegne l'entusiasmo:
" Come gia capitato col Celtic, la squadra ha interpretato al meglio la partita. Certe gare non hanno bisogno di grandi preparativi a livello mentale, le motivazioni arrivano da sole.
Bisogna ripartire subito perché domenica sarà più difficile di oggi a Dundee. Non dobbiamo rovinare quanto fatto fino ad ora."
Nelle altre gare il Celtic ne fa 3 al Motherwell mentre la sorpresa arriva dal Pittodrie Stadium dove l'Aberdeen cede 0-2 nei confronti del Dundee fc, prossimo avversario dei Maroons. Gli Hibs,altra squadra di Edimburgo, faticano ad ingranare pareggiando in casa del modesto Livingston. Altra vittoria del Ross County in trasferta sul Dundee utd mentre il St. JOHNSTONE supera il St. Mirren per 1-0.
Dopo tre giornate, nessuna squadra a punteggio pieno. Sono le neopromosse le protagoniste di quest'iniziativa di stagione capolista con il Celtic.
ottimo inizio per Ross County e St.johnstone mentre i Rangers sono indietro, come l'Aberdeen altra squadra su cui ci sono alte aspettative. Il Motherwell chiude la classifica, unica squadra a non aver fatto punti.
I suoi Hearts, infatti, si impongono per 2-0. Decisivi gli episodi che hanno spostato gli equilibri in campo.
Terzo gol nelle ultime due gare per Boyce che sembra aver ritrovato la sua vena realizzativa.
Troppo poco, quanto fatto vedere dai Rangers, per aggiudicarsi l'incontro. Gerrard avrà da lavorare.
A fine gara, intervenuto ai microfoni di Sky Sports, Amoruso spegne l'entusiasmo:
" Come gia capitato col Celtic, la squadra ha interpretato al meglio la partita. Certe gare non hanno bisogno di grandi preparativi a livello mentale, le motivazioni arrivano da sole.
Bisogna ripartire subito perché domenica sarà più difficile di oggi a Dundee. Non dobbiamo rovinare quanto fatto fino ad ora."
Nelle altre gare il Celtic ne fa 3 al Motherwell mentre la sorpresa arriva dal Pittodrie Stadium dove l'Aberdeen cede 0-2 nei confronti del Dundee fc, prossimo avversario dei Maroons. Gli Hibs,altra squadra di Edimburgo, faticano ad ingranare pareggiando in casa del modesto Livingston. Altra vittoria del Ross County in trasferta sul Dundee utd mentre il St. JOHNSTONE supera il St. Mirren per 1-0.
Dopo tre giornate, nessuna squadra a punteggio pieno. Sono le neopromosse le protagoniste di quest'iniziativa di stagione capolista con il Celtic.
ottimo inizio per Ross County e St.johnstone mentre i Rangers sono indietro, come l'Aberdeen altra squadra su cui ci sono alte aspettative. Il Motherwell chiude la classifica, unica squadra a non aver fatto punti.
Pare sia in vantaggio Van Bronckorst, vediamo. Tempo al tempo!E già si vocifera di Gattuso a sostituire Gerrard sulla panchina dei Rangers!
Una grande delusione i Rangers. Mi aspettavo mi schiacciassero, invece li abbiamo tenuti bene e puniti nelle uniche due occasioni create. Punti che fanno classifica, al ritorno sarà sicuramente diverso.
4° GIORNATA
DUNDEE FC - HEARTS
DUNDEE FC - HEARTS
Nel giorno del primo Old Firm della stagione le neopromosse Dundee fc e gli Hearts hanno la possibilità di fuggire, almeno per una settimana, al comandi della classifica.
Al Dens Park Amoruso deve rinunciare solo a Smith sulla corsia destra. Per il resto, a tre giorni dal derby con l'Hibernian, non ci sarà turnover.
Gordon tra I pali, difesa a tre con Souttar, Halkett e Kingsley. Devlin, Baningine in mezzo con Cochrane, migliore dei suoi in questo inizio di stagione e Brandon a completare il reparto.
Woodborn, Mckay, Boyce il trio avanti.
McPake non vuole fermarsi e schiera la versione più offensiva del suo 343.
Legzdins in porta, Sweeney, McGhee, Fontaine in difesa, McGowan, Adam, Byrne e McMullan a centrocampo; completano l'11 McCowan, Mullen e l'ex Celtic Griffiths.
Le squadre si sfidano a viso aperto, ma sono i padroni di casa ad avere più fame. Al 18' Griffiths si conferma bomber di razza e sorprende Halkett sul primo palo bucando Gordon.
La reazione degli Hearts of Midlothian c'è ma oggi Legzdins sembra insuperabile. Almeno due gli interventi decisivi. Prima è perfetto in uscita su Cochrane lanciato a rete poi su Boyce in rovesciata su pel cross di Kingsley.
Ma anche Gordon deve fare gli straordinari, prima su McMullan e poi su McGowan. Al 40' la spinta degli Hearts è premiata. Ancora Boyce in gol dopo una bella serpentina a superare due avversari, il piazzato sul secondo palo regala il pari ad Amoruso. Si va al riposo in parità.
Nella ripresa calano i Maroons, forse con la testa già al Derby, ne approfitta il Dundee che alza il ritmo e inizia a creare occasioni con McMullan che si libera agevolmente di Brandon e può crostate al centro dove ancora Griffiths gela Gordon dopo aver sovrastato Halkett di testa. 2-1 Dundee.
Non bastano 8 tiri in porta e quasi il 70% di possesso palla agli Hearts per 3vitare il primo KO stagionale.
Servirà un altro atteggiamento contro gli Hibs per ritornare a far punti.
DUNDEE 2-1 HEARTS
Il Celtic espugna Ibrox e manda i Rangers nell'inferno delle zone basse della classifica.
Scricchiola la panchina di Gerrard, potrebbe essere già decisiva la trasferta di Motherwell tra tre giorni.
Motherwell ancora sconfitto , questa volta dal St. Johnstone mentre a sorpresa il Livingston ne fa tre in casa del Ross County. 2-0 del St. Mirren al Dundee utd, infine pari tra Hibs e Aberdeen nel terzo big match della giornata
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La vittoria con i Gers c'ha dato un po' alla testa. A Dundee giochiamo una buona prima parte, ma poi nella ripresa ci eclissiamo con i padroni di casa che segnano il gol del 2-1 e ci condannano al primo ko stagionale. Non un bel biglietto da visita in vista del derby con l'Hibernian
Questo Dundee così forte non è una buona notizia in ottica top six, dando poi per scontata una rimonta dei Rangers. Vabeh ma é ancora presto per questi discorsi
TRAINSPOTTING
Il derby di Edimburgo: Hearts v Hibernian.
«Non so mica se mi piace tifare una squadra che vince». Così afferma Mark Renton in Porno, libro scritto dal figlio di Edimburgo Irvine Welsh, autore tra l’altro di Trainspotting. Questa frase probabilmente riassume meglio di tutte l’essenza del derby di Edimburgo, capitale politica della Scozia, ma succursale calcistica della vicina e detestata Glasgow. Hearts v Hibernian è la rivalità del Regno Unito.
Le bacheche di Heart of Midlothian e Hibernian, squadra del cuore del buon Mark Renton, non brillano certo per numero di trofei conquistati. Si pensi ad esempio che tra gli otto scudetti vinti, quattro ciascuno, l’ultimo degli Hibs risale al 1952 mentre gli Hearts trionfarono l’ultima volta nel 1960. Ma allora cos’è che spinge la gente di Edimburgo al perpetuo e incondizionato sostegno verso la propria squadra? Inizia il nostro viaggio tra Hearts e Hibernian, nel cuore della capitale scozzese.
Partiamo dal senso di appartenenza alla propria città. Edimburgo è un importante centro artistico e culturale. Ha dato i natali a letterati del calibro di Arthur Conan Doyle, Robert Louis Stevenson e Walter Scott, padre del romanzo storico. È inoltre la città in cui venne fondata, nel 1768, l’Enciclopedia Britannica, un’istituzione culturale. Città colta, dunque. Culla di scienziati e intellettuali. Ma allo stesso tempo ribelle e complessa dal punto di vista sociale.
Sul campo, da un lato ci sono i «Maroons», come vengono chiamati gli Hearts per via della loro maglia granata, e dall’altro gli «Hibs». Anche se oggigiorno il settarismo religioso si è un po’ affievolito, la genesi di queste due squadre è riconducibile allo storico dualismo tra protestanti e cattolici. I primi, lealisti ma soprattutto di estrazione borghese, videro la fondazione dell’Hearts nel 1874; i cattolici, immigrati di origine irlandese, fondarono l’Hibernian l’anno seguente dando al club una forte connotazione «Irish» a partire dal nome, ripreso dalla denominazione latina dell’Irlanda – Hibernia – e dai colori sociali, verde e bianco.
Mentre a Glasgow continua ad esistere una spiccata animosità a sfondo religioso tra le due compagini dell’Old Firm, nella capitale si tratta più di un odio sociale; di due inconciliabili filosofie di vita: quella agiata e borghese contro quella popolare e rude della working class. Tale divisione è ben definita anche a livello territoriale: la zona sud-occidentale della città, nello specifico il quartiere di Gorgie, è a maggioranza Hearts, mentre la parte nord-orientale, con il quartiere di Leith come bandiera, è indiscutibilmente Hibs.
È proprio nel sobborgo portuale di Leith, un tempo indipendente dalla città di Edimburgo, che Irvine Welsh ambienta gran parte delle sue storie descrivendone in maniera travolgente lo stato di degrado socio-culturale dilagante, soprattutto negli anni ’90. Oggi il quartiere è sfavillante, quasi alla moda, grazie al processo di gentrificazione attuato sia dal comune che dal governo, ma non ha perso lo spirito originario e il senso identitario strettamente collegato all’Hibernian. È come se Leith fosse una cosa a parte rispetto al resto della Città, e le persone che vivono in quella zona si comportano di conseguenza. Il legame con Easter Road, casa degli Hibs sin dal 1893, è così forte che molti tifosi sono convinti che se il club si dovesse spostare dalla zona avrebbe vita molto breve.
Viceversa i tifosi Hearts, la cui sede è Tynecastle dal 1886, si sentono indissolubilmente connessi a Edimburgo e ritengono che il proprio club sia “Il club di Edimburgo” per antonomasia, fondato da edimburghesi e perciò realmente rappresentativo della capitale e dei suoi cittadini, a differenza dei forestieri dell’Hibernian provenienti da Leith. È quindi una rivalità infracittadina ben definita, le cui radici sono salde e difficilmente estirpabili.
Nel 1990 il signor Wallace Mercer, all’epoca proprietario dell’Hearts, approfittando della difficile situazione economica dei rivali tentò di stravolgere la storia proponendo un’improbabile fusione tra i due club. La principale motivazione addotta fu l’idea secondo cui l’unica soluzione per contrastare l’egemonia finanziaria e calcistica di Glasgow fosse creare un’unica squadra di Edimburgo.
Il solo parlare di questa ipotesi – inevitabilmente – scatenò le ire dei tifosi dell’Hibernian, i quali reagirono con l’istinto di una bestia a cui sta per essere sottratta la razione di cibo quotidiana (come biasimarli, d’altronde): seguirono quindi scontri nelle vie cittadine e minacce di morte indirizzate al progenitore di questa folle iniziativa. La furia fu tale che un tifoso venne arrestato mentre si dirigeva verso l’abitazione di Mercer brandendo non un ombrello, bensì un’accetta. Alla fine, per la gioia dei tifosi di Leith e di tutti gli amanti delle tradizioni calcistiche, l’ignobile fusione non andò in porto e le acque si calmarono nuovamente.
Fu così possibile continuare ad assistere allo storico e ultracentenario derby di Edimburgo. Nel 2012 il Dio del calcio decise di far incontrare le due squadre nella finale della Scottish Cup. Nella vibrante cornice di Hampden Park, stadio di Glasgow utilizzato prevalentemente dalla nazionale e per le finali di coppa, la tensione era intrecciata all’euforia per un evento tanto raro e importante: l’effetto era da brividi. Gli Hibs aspettavano questo trofeo da addirittura 110 anni – l’ultimo trionfo risaliva infatti al 1902 – ma i Jambos, altro nickname degli Hearts, si imposero per 5 a 1 infliggendo agli avversari una pesante umiliazione.
A fine partita, però, la marea di tifosi vestiti di verde diede prova di che cosa significhi essere dell’Hibernian. Avere cioè quel gusto perverso della sconfitta che rende l’eventuale futura vittoria ancora più gioiosa. Perseverare nel sostegno e non cedere alla tentazione di facili contestazioni. Fu così che dalle tribune si alzò un emozionante coro che recitava i versi di Sunshine on Leith, canzone dei “The Proclaimers” – gruppo composto dai gemelli Charlie e Craig Reid, figli di Edimburgo – divenuta inno del club.
«Sparky», l’idolo degli eccessi
Leigh Griffiths
Perché in realtà ad Edimburgo non sanno cosa farsene di annoiate star, preferiscono la realtà che spesso è più (drammaticamente) vera di qualsiasi eccesso possibile. Per questo motivo uno degli idoli del popolo è tal Leigh Griffiths, detto «Sparky», attaccante del Dundee e protagonista proprio nella sfida agli Hearts di qualche giorno fa cresciuto (hai visto mai) a Leith. Uno che un paio di anni fa ha alzato momentaneamente bandiera bianca e si è fatto ricoverare in una clinica per disintossicarsi dal demone del gioco che lo portava a scommettere su ogni cosa possibile. E pure su quelle impossibili. Una vita tra calcio, pub e sala scommesse, in sintesi, che gli ha stroncato una carriera segnata da un’incredibile serie di eccessi. Non burloni alla «Gazza» Gascoigne, ma proprio da ragazzo di strada, quasi da membro della Ccc, la Capital City Service, la crew dei tifosi dell’Hibernian, da sempre in prima fila negli scontri. Un episodio su tutti: a marzo 2014 è sugli spalti del settore ospiti di Tynecastle al seguito degli Hibs impegnati nell’ennesimo derby con gli Hearts. Viene beccato mentre lancia cori razzisti verso il capitano di casa, il ceco Rudi Skacel, definito «fottuto profugo» e reo di aver segnato il quinto goal nella catastrofica finale di coppa di due anni prima. Un atteggiamento che fa imbestialire il Celtic, suo club ai tempi, da sempre uno dei club più impegnato sul fronte della lotta alle discriminazioni di ogni genere, ma che lo fa assurgere all’immemore gloria dei tifosi di Edimburgo.
Essere Hibs o Jambos in Scozia, dove il monopolio di Glasgow è quasi snervante, è una dimostrazione d’amore difficile da spiegare a parole. È una questione di scelte: preferire le favole alla gloria è un atto di fede dilagante in quel di Edimburgo. Tifare Hearts o tifare Hibernian cambia tutta la tua esistenza.
Hearts-Hibernian, sabato 12 agosto ore 20:30, sky sports
e alla fine, con la scusa di giocare a Pes, si imparano anche delle cose! grandissima presentazione!
p.s.: ma come mai Griffiths è andato in prestito al Dundee invece di tornare all'Hibernian?
p.s.: ma come mai Griffiths è andato in prestito al Dundee invece di tornare all'Hibernian?
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