La squadra è coperta su tutti i ruoli per rispettare il 4-3-3 del mister ma Lulù ha un obbiettivo: quello di svecchiare la rosa e portare alla corte granata giovani dalla grande prospettica e magari sconosciuti al calcio italiano. L'agenda di mister Lulù è piena di impegni per incontrare diverse società e agenti per formare la squadra giusta per far sognare il tifo granata. Intanto svincola giocatori che non servono alla sua causa e che non attirano nessuna richiesta come De Luca, Auriletto, Coppola, Barreca e Cucchietti. Il presidente Cairo fornisce al mister un budget abbastanza alto di circa 25 milioni che bastano al Sig.Lulù per creare la squadra dei suoi sogni. Comincia subito acquistando a parametro zero il terzino destra Lucienbonnet. Decide poi di acquistare un giovane portiere dall'Olympiakos in cambio di Maxi Lopez: si presenta ai tifosi Paraskevas. Punta poi il centrale di difesa Romagnoli, suo grande pupillo, e grazie all'interesse del Milan per Castan, mister Lulù sborsa 13 milioni da portare al Milan insieme al centrale brasiliano, cosi da tornare a Torino con Romagnoli in squadra.
Arriva dal Borussia Mönchengladbach il difensore Doucouré per Padelli e Wolff dal Darmstadt per De Silvestri e poco prima della prima di campionato arriva Christensen per 6 milioni anche lui direttamente da Mönchengladbach. Arriva cosi il 15 di agosto che vede il Torino di mister Lulù affrontare l'inter a San Siro. Inter nettamente favorita ma sorprendentemente è il Torino a dettare il gioco per tutta la partita, sapendo arginare bene i contropiedi avversari. Tante occasioni granata, persino due traverse negli ultimi 5 minuti del gallo Belotti ma finisce 0-0 a San Siro. Continua quindi l'opera di sfoltimento e acquisizione di mister Lulù con Moretti e Molinaro venduti rispettivamente a Fulham e Stoke City per 10 e 9 milioni ritrovandosi cosi un bel bruzzoletto da investire. La dirigenza insieme al mister decide che serve un degno sostituto del gallo Belotti pensando che Boye non basti. Quindi il mister punta uno dei suoi pupilli:Timo Wermer dal Lipsia appena promosso in Bundesliga. Cosi Valdifiori si ritrova come pedina di scambio e approda in Germania e facendo arrivare in Germania un grande bomber giovanissimo come Werner. Arriva il giorno di gara tra Udinese e Toro. Squadre molto lunghe dove le tattiche a momenti si vanno a far benedire. Ma niente: il primo tempo finisce 0-0 nonostante le due squadre abbiamo avuto molte occasione. Da sottolineare una parata incredibile di karnezis a tu per tu con Iago Falqué. Ma nel secondo tempo succede qualcosa. De Paul viene atterrato in area da Romagnoli e regala un'occasione all udinese per segnare ovviamente sfruttata da Thereau. 1-0 Udinese. Si sveglia improvvisamente il Toro soprattutto Sulla fasce con Ljaijc e iago imprendibili. Infatti sugli sviluppi di un calcio d'angolo per l'udinese, Romagnoli stacca di testa per benassi che vede iago sulla fascia destra che non era tornato in difesa. Brucia letteralmente la difesa friulana e insacca Karnezis. Pochi minuti dopo Ljajic la insacca su punizione magicamente da circa 23 metri. Karnezis non puo far nulla. Ma proprio quando la vittoria sembra avvicinarsi arriva un angolo per l'Udinese e come il mister si aspettava arriva il pareggio di testa di Thereau che fa cosi una doppietta. Disperato il mister in panchina che però si deve accontentare di un pareggio e di un buonissimo atteggiamento dei suoi. Continuano cosi i cambi in rosa con Rossettini che va a uno sconosciuto Floskrule, Bovo al Guingamp, Vives al Flamenco e Avelar al Malaga rispettivamente per 8,10,8.5,9 milioni che creano un altro bruzzoletto importante. Arrivano in fatti Nagy dal Bologna per 5 milioni, Tsimikas,terzino greco dall'Olimpyakos per 9 milioni, Miangue dall'Inter per 3 milioni e Weigl dal Borussia Dortmund per 15 milioni. Arriva cosi un importante scontro valido anche per la zona Europa League: Torino-Sassuolo. C'È poco da dire però, rigore al 70 minuto per i neroverdi che portano a casa la partita dopo 90 minuti abbastanza noiosi.
Il mister capisce che c'è ancora da cambiare qualcosa in squadra e decide di sacrificare Joe Hart per questioni di budget e acquistare Vietto dal Siviglia con uno scambio equo e Amelia a parametro zero per compensare il buco in porta. Viene preso Gabriel dall'inter in prestito per una stagione e Iago Falqué torna a Genoa per un altro scambio alla pari con Ntcham, altro pupillo del mister. Tramite lo scout granata il mister rimane colpito da un giovane centrocampista del Legia Varsavia: Szymanski che viene acquistato per 4 milioni. Si conclude con questo colpo il mercato granata. Il mister è sicuro che tutti i nuovi acquisti daranno il meglio per dimostrare che i soldi per loro sono stati ben spesi.