Il ritorno del Derby di Sicilia (versione 2.0)

Juancho88

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11 Settembre 2019
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Dopo la delusione del derby Lucarelli non guarda in faccia nessuno e manda in campo soltanto coloro che hanno più benzina in corpo, non essendo stati utilizzati tre giorni prima. Gli unici che scendono in campo dal 1' per la seconda volta di fila sono Rizzo e Di Piazza. Al cospetto del Cosenza, in una gara che comincia già ad acquisire una certa importanza, vengono dunque mandate allo sbaraglio le riserve.

Il Catania ai propri limiti aggiunge la sfortuna. Un rinvio di testa di Esposito sbatte sulle gambe di Noce, la palla arriva a Riviere che da pochi passi batte Martinez.

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Non senza fatica, i padroni di casa trovano il pari. Bravo Dall'Oglio nella circostanza a trovare il corridoio giusto per Di Piazza, freddo quest'ultimo di fronte al portiere avversario. 1-1.

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Lucarelli non è per niente contento del primo ed è ossessionato dalla mancanza di una vittoria. Esasperato dai disastri in serie combinati da Esposito, lo toglie, inserendo Curiale e passando ad un sbilanciatissimo 3-3-4, dando un segnale chiaro alla squadra e al pubblico: voglio i 3 punti! Proprio Curiale prova a ripagarlo con una conclusione che si spegne di poco a lato.

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Il cambio tattico dà coraggio al Catania e pochi minuti dopo lo stesso Curiale, servito da Di Piazza, ha un'occasione molto più ghiotta, ma manda il pallone a lato.

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E' davvero un altro Catania, che meriterebbe la vittoria. Ci prova anche Di Piazza, ma la sua conclusione è troppo centrale e viene respinta dal portiere ospite.

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Il Cosenza si rivede solo in pieno recupero con un pericolo contropiede concluso da un colpo di testa di Riviere a tu per tu con Martinez: lo spagnolo è bravo a deviare in angolo.

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Ma dalla bandierina la sfortuna è di nuovo in agguato: ancora un rimpallo sfavorevole mette Riviere nelle condizioni di calciare a rete, a porta praticamente sguarnita. Il Cosenza firma un 1-2 che non avrebbe potuto neanche immaginare.

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E come se non bastasse Di Piazza spreca un'altra occasione allo scadere. La sconfitta certifica una crisi nera di risultati, occorrerà riflettere per trovare una via d'uscita.

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Ottava giornata, il Catania rende visita al Pordenone. Tornano i titolari con l'unica variante rappresentata dal ballottaggio vinto da Welbeck su Dall'Oglio. Partita importante per testare la reazione caratteriale del gruppo dopo il tremendo trittico della settimana precedente.

Nei primi minuti la reazione, praticamente, non c'è. Il Catania è come se non fosse sceso in campo e il Pordenone prende a pallate il malcapitato Furlan. Il primo a provarci seriamente è Monachello.

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Poi tocca a Misuraca, con una conclusione da fuori area.

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Ci riprova Monachello e Furlan si supera, opponendosi sia al primo tentativo che alla ribattuta a porta praticamente vuota, con un gran colpo di reni.

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Il gol è nell'aria, ma il Pordenone lo trova in modo rocambolesco, col Catania che prosegue nella propria tradizione di beccare gol assurdi. Come contro la Roma in Coppa Italia, né la barriera né un uomo piazzato sul palo impediscono all'avversario, in questo caso Burrai, di trovare la rete. Stavolta, però, ci mette lo zampino una piccola deviazione della barriera.

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Se non altro, lo svantaggio ha l'effetto di scuotere il Catania e far rilassare un attimino il Pordenone. Due vecchie volpi come Mazzarani e Lodi ne approfittano, recuperando un pallone sulla trequarti: il numero 10 vede Sarno tutto solo in area, lo serve perfettamente, e l'esterno offensivo di giustezza firma l'1-1 da pochi passi.

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La sfiga non ne vuole sapere di abbandonare i rossazzurri e si ripresenta puntuale su ogni calcio piazzato, accentuata in parte dalla scarsa reattività degli stessi etnei: stavolta è Ciurria ad approfittare dell'ennesimo pallone vagante. 2-1 per i padroni di casa, in un secondo tempo fin lì equilibrato.

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Ma il Catania non ci sta. Curiale, entrato poco prima al posto di Di Piazza, appoggia a Sarno sulla trequarti e fugge verso l'area di rigore. Il numero 7 è bravo a girarsi e metterlo davanti al portiere con un suggerimento che l'attaccante converte in gol con rasoterra chirurgico.

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La partita non riserva altre emozioni. Il Catania colleziona il proprio sesto pareggio in otto giornate, alternando cose buone (la ritrovata via realizzativa) ad altre meno buone (prestazione inferiore all'avversario ed endemica fragilità sulle palle inattive). Per fortuna la classifica è corta e c'è tutto il tempo per rimediare. Nel frattempo, la società lavora in ottica mercato di gennaio, per piazzare i giocatori coi contratti più onerosi, o più avanti con l'età, o semplicemente fuori dal progetto, per fare una rivoluzione che possa consentire al tecnico di costruire un'ossatura nuova e più affidabile.

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Nona giornata, al Massimino arriva la Juve Stabia e Lucarelli mischia parzialmente le carte, nella speranza di trovare l'attesissima prima vittoria. Le novità rispetto all'11 tipo sono Saporetti, Marchese e Rizzo, preferiti a Mbendé, Pinto e ad un Lodi in cattive condizioni.

La Juve Stabia comincia bene, con un blitz di testa del grande ex Izco che si inserisce in area ma trova l'opposizione di Furlan.

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La formazione di Caserta si dimostra coriacea e ci riprova con Rossi, ancora attento Furlan. C'è una sola squadra in campo e quella non è il Catania. Altra occasione per gli ospiti, stavolta con Carlini, ancora puntuale Furlan.

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Ma alla fine le resistenze del Catania vengono piegate e la Juve Stabia trova il meritato vantaggio, con una conclusione precisa di Di Gennaro, lascia colpevolmente libero di tirare dal limite dell'area.

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Per Lucarelli è troppo. Il tecnico ridisegna la squadra col 4-2-3-1 avanzando Mazzarani sulla trequarti. Come per magia, come già accaduto col Pordenone, il gol subito scuote gli etnei, che imbastiscono una grande azione corale, con una serie di tocchi di prima che portano Di Piazza all'inserimento in area. Il numero 9 è bravo a concludere battere il portiere avversario.

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Nella ripresa il match è equilibrato, col Catania che dopo il cambio modulo tiene molto meglio il campo. Entra Lele Catania per uno stanco Di Molfetta, ed è proprio il 38enne a servire in profondità un Di Piazza in stato di grazia, che scappa via e trafigge per la seconda volta la porta gialloblù.

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Il "sogno" prima vittoria è ora più concreto, tanto più che la Juve Stabia non punge più di tanto, se non con Di Gennaro su punizione. Ma Furlan c'è.

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Ci sarebbe persino un'opportunità per la tripletta di Di Piazza, che però calcia addosso al portiere. Finisce qui! Dopo nove giornate, finalmente i 3 punti, proprio in una giornata in cui l'avversario nel complesso ha fatto di più, anche se alla distanza è scomparso. Piccolo risarcimento rispetto a qualche sconfitta inopinata, come quella col Cosenza.
 

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Tre giorni dopo il primo successo stagionale, si torna in campo, in programma la trasferta col Cittadella. Come accade spesso in queste occasioni, Lucarelli lascia in panchina, se non in tribuna, i giocatori affaticati, dando ampio spazio alle riserve. Nuova chance per Martinez, dunque, oltre ai vari Biondi, Esposito, Saporetti, Barisic e Curiale. In compenso, tornano Pinto e Lodi dal 1'.

Il tecnico era tentato di riproporre il 4-2-3-1 che aveva ribaltato la partita con la Juve Stabia, ma notando l'utilizzo di un centrocampo a rombo con trequartista centrale da parte del Cittadella, alla fine preferisce confermare il canonico 4-3-3. Il risultato è positivo, il Catania è padrone del campo, fraseggia bene e avrebbe anche una grande chance per passare in vantaggio con Curiale imbeccato perfettamente da Mazzarani. L'attaccante, però, si ritrova il pallone sul piede sbagliato (il mancino) e non inquadra la porta.

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Un quarto d'ora più tardi, idem con patate.

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Il Catania gioca meglio e attacca per tutta la partita, senza però riuscire più ad imbastire occasioni degne di nota. In compenso, nel finale Lucarelli rischia, manda in avanti anche Mbendé e consente al Cittadella di arrivare a due passi da Martinez con un contropiede concluso malamente da Vita.

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Non meno ghiotta l'occasione fallita poco dopo da De Marchi, uno degli avversari più ostici di giornata.

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Il calcio dà, il calcio toglie. Alla fine è 0-0, nonostante i tre punti spettassero agli etnei. E' comunque il terzo risultato utile consecutivo, dopo quella settimana balorda. E nel frattempo la società continua a preparare la rivoluzione invernale...

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Undicesima giornata, al Massimino arriva il Perugia che avrà il dente avvelenato dopo la scoppola rimediata in Coppa. Anche questa settimana è in programma il turno infrasettimanale, ragion per cui Lucarelli ricorre al turnover, sebbene lo limiti allo stretto necessario: Martinez in porta (tante le chance che il mister concede al portiere di riserva), Esposito e Saporetti al centro della difesa. Per il resto scendono in campo tutti i titolari, la settimana nefasta del derby ha dimostrato che è meglio pensare alla giornata e non in vista degli impegni successivi.

I padroni di casa partono meglio e tengono in mano il pallino del gioco. La prima chance è per Di Piazza, servito da Mazzarani, pronta la risposta del portiere avversario.

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Ancora sull'asse Di Piazza-Mazzarani nasce il gol del vantaggio etneo: dopo un uno-due col trequartista, l'attaccante lascia partire un bolide da fuori area. Per il centravanti di Partinico è il terzo gol nelle ultime tre giornate, il settimo in stagione (sesto in campionato).

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La reazione del Perugia è tutta in questa conclusione di Falcinelli da pochi passi, mandata sul fondo a fine primo tempo.

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Non succede più nulla di eclatante, il Catania mantiene il controllo per tutta la partita e porta a casa tre punti molto importanti.

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Juancho88

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Nel turno infrasettimanale ci si reca a Chiavari per affrontare la Virtus Entella. Molti i cambi, rispetto a tre giorni prima, nella necessaria rotazione proposta da Lucarelli. Furlan torna in porta, così come torna in campo la coppia di centrali difensivi titolari Mbendé-Silvestri. Sulle corsie del quartetto arretrato spazio al baby Noce e a "nonno" Marchese, mentre in mediana Welbeck rileva Dall'Oglio. Davanti, Barisic e Curiale preferiti a Sarno e Di Piazza.

Nonostante il rimescolamento generale il Catania gioca bene e prova anche a costruire occasioni. Lodi fa pervenire un bel filtrante a Curiale, che ha troppa fretta di calciare e manda la palla abbondantemente a lato.

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La Virtus Entella, però, si dimostra avversario viscido e alla prima occasione passa, grazie ad uno stop "di rimpallo" di De Luca sulla trequarti che manda completamente fuori causa Mbendé. L'attaccante avversario ha così lo spazio per involarsi e battere Furlan in uscita.

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I liguri legittimano il vantaggio non facendosi intimorire dalla reazione etnea e trovando il raddoppio prima della fine del primo tempo. Cross dalla destra, la difesa ospite è piazzata male, De Luca colpisce di testa centrando il palo, la palla sbatte su Furlan ed entra in rete.

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Il Catania non rinuncia a giocare e non demerita, ma non riesce ad imbastire occasioni degne di nota, se non questo colpo di testa di Curiale su cross di Barisic.

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Nel finale una trattenuta di Silvestri in area consente ai padroni di casa di sfiorare il 3-0, ma Furlan è un gatto e nega la gioia del gol a Crimi.

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E', però, solo questione di minuti. Un De Luca in giornata di grazia difende un pallone in area e trova l'angolino per la tripletta personale.

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Un passivo che punisce oltremodo un Catania positivo nel gioco, ma troppo debole in avanti (si fa sentire l'assenza dei titolari) e poco attento in difesa, dove paga alcune ingenuità. Un passo falso che impone un'immediata reazione e ripartenza.

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vitoswindon94

Primi Calci
18 Settembre 2019
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vitoswindon94
Bella, una delle poche carriere che seguivo con interesse visto come hai rispecchiato la realtà. Anche se hai escluso il mio Trapani, spero tu non l’abbia interrotta.
 
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Grazie ragazzi, l'ho interrotta perché nel frattempo sono passato a Fm 2020 :rotfl: ma visto il vostro interesse, prometto di riprenderla e aggiornarvi prestissimo!
 

Juancho88

Giovanissimi B
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@vitoswindon94 e @Principe SM in vostro onore in arrivo il resoconto di ben tre partite. Intanto vediamo la situazione di classifica che avevo lasciato in sospeso quasi due mesi fa.

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Purtroppo, come vedrete, la disabitudine al gioco si è fatta sentire. Ma in ogni caso ne valeva la pena ;)
 
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Juancho88

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Dopo la scoppola di Chiavari, la settimana si chiude con la partita interna con la Cremonese. Nella circostanza, Lucarelli conferma alcuni dei giocatori schierati tre giorni prima, come Furlan e Mbendé, nonostante la stanchezza, in quanto segnalati in forma. L'innesto di Biagianti e l'assenza di Mazzarani consentono a Lodi di avanzare nel ruolo di mezzala. Nel tridente opportunità per Llama al fianco di Sarno e Di Piazza.

L'avvio di partita è equilibrato, poi all'improvviso gli ospiti passano. Rimpallo al limite dell'area, Lodi esita nel controllo del pallone, irrompe Michael che spara una bordata imprendibile per Furlan.

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Gli spazi concessi dal Catania nel tentativo di rimontare vengono sfruttati a dovere dalla Cremonese. Qui ci prova Ciofani ma trova l'opposizione di Furlan.

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Ma il raddoppio è questione di minuti. Palombi controlla una pallone in area ed in uno spazio strettissimo si gira e fredda il portiere etneo.

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Nella ripresa c'è gloria anche per Ciofani, che resiste alla carica di Mbendè, si libera e centra la porta.

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Il Catania ci tenta ma produce poco o nulla. Troppa confusione, improvvisazione, producono il secondo 0-3 consecutivo. La crisi è dietro l'angolo...

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Juancho88

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14a giornata, il Catania va ad Ascoli in cerca di risposte. Lucarelli mischia parzialmente le carte, confermando Esposito nel pacchetto difensivo, concedendo un turno di riposo ad uno stanco Lodi (con Rizzo davanti alla difesa ed il rientrante Mazzarani più avanti) ed affidandosi al "tridente pesante" con Sarno, Curiale e Di Piazza (quest'ultimo schierato sulla fascia sinistra).

La prima chance è rossazzurra, Sarno appoggia per Calapai che fa spiovere un cross, pronto colpo di testa di Curiale che sfiora il palo.

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Gli ospiti giocano meglio ma ancora una volta pagano care le ingenuità. Petrucci raccoglie un cross nell'area del Catania, sponda di testa per Ardemagni che elude la chiusura di Mbendé e da due passi porta in vantaggio i bianconeri.

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Il Catania prova a reagire, azione quasi rabbiosa di Curiale che si incunea in area e calcia, ma trova l'opposizione del portiere avversario.

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Lucarelli le prova tutte, cambia modulo, passa al 4-2-4 ma tutto sembra inutile. Poi, all'ultimo minuto di recupero, Sarno trova un filtrante prezioso per Lele Catania. Il veterano prova a piazzarla col mancino, deviazione del portiere, la palla arriva a Mazzarani che a porta libera firma l'1-1!

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Visto l'andazzo recente e per come si era messa la partita, il bicchiere è mezzo pieno, considerando anche qualche passo avanti sul piano del gioco.

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Juancho88

Giovanissimi B
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Si avvicina la fine dell'anno e, con essa, il mercato di gennaio. Il Catania ha già bloccato cinque giocatori ed ha proceduto a cedere molti protagonisti della rosa iniziale, per operare una vera e propria rivoluzione. Ma intanto, ci sono ancora due partite da giocare, nell'arco di pochi giorni. Al "Massimino" arriva l'Empoli capolista e Lucarelli schiera la migliore argenteria, utilizzando tutti i suoi titolari. Per alcuni di essi, potrebbe trattarsi dell'ultima gara con la casacca rossazzurra.

L'Empoli è una squadra propositiva, che gioca palla a terra e concede spazi, cosicché il Catania riesce, più che in altre partite, a mettere in mostra il proprio miglior gioco e produrre occasioni. La prima è per Di Piazza che da pochi passi trova l'opposizione di Provedel.

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Il primo tempo è di marca rossazzurra ma non si segnalano grandi occasioni né da una parte né dall'altra. Dieci minuti dopo l'inizio della ripresa, in un momento di forcing dell'Empoli, Mazzarani recupera un pallone nella propria metà campo, avvia la ripartenza, allarga per Di Molfetta che a sua volta serve Di Piazza. Quest'ultimo irrompe in area e batte Provedel.

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L'Empoli, però, è squadra tosta: La Gumina prima va vicino al pari e qualche minuto dopo lo stesso ex Palermo trova il gol del pari. Ancora una volta una giocata improvvisa in un fazzoletto di campo.

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Il Catania vorrebbe provare a vincerla, ma il tiro sporco di Curiale è facile preda di Provedel.

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La partita ormai è "esplosa": Mancuso va vicinissimo al vantaggio provando a ribadire in rete dopo una respinta di Furlan ma viene murato da Mbendé.

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E poi, l'ennesima azione convulsa che fa capitolare il Catania, con un fuorigioco mal eseguito, i soliti rimpalli sfortunati e...Laribi che fa l'1-2.

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Il Catania si getta disperatamente in attacco. Mancuso ne approfitta raccogliendo un lancio, eludendo l'uscita disperata di Furlan e realizzando l'1-3 che "ammazza" la partita.

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Nel finale c'è spazio anche per un palo di Mazzarani.

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C'è da sperare che la rivoluzione di mercato sia efficace, perché la stagione sta cominciando a prendere una brutta piega. Il Catania fin qui è parso una squadra che a tratti è stata capace di esprimere bel gioco, ma troppo fragile in difesa e non sufficientemente cattiva in attacco.

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Principe SM

Prima squadra
15 Dicembre 2019
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Eh si...I 20 gol subiti in 15 partite dice che dobbiamo migliorare in difesa.
Attendiamo le news del calciomercato di gennaio ;)
 
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Juancho88

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L'anno solare 2019 si chiude con la trasferta di Salerno. Lucarelli schiera quasi tutti i titolari, uniche eccezioni Martinez in porta, Biondi al posto di Sarno in avanti e Welbeck per Dall'Oglio a centrocampo (anche se il ghanese ormai ha raggiunto il livello dell'ex Brescia e non può essere considerato una vera e propria riserva).

Il Catania è motivato a scrollarsi di dosso i recenti incubi ed è Di Piazza a portare in vantaggio i suoi con un tiro scagliato poco dopo aver oltrepassato il limite dell'area.

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Gli ospiti ci prendono gusto e sfiorano il raddoppio con un colpo di testa di Biondi sugli sviluppi di un corner.

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C'è anche rabbia, negli etnei, per le troppe sfortune recenti. Calapai prova a sfogarla con un tiro da fuori ma trova la respinta del portiere avversario.

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A inizio ripresa Di Piazza cerca la doppietta con una botta da fuori area ma c'è la risposta del portiere salernitano.

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Entrato al termine dell'intervallo, il grande ex Rosina prova a sorprendere Martinez con un mancino dei suoi, ma lo spagnolo risponde presente.

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Il match winner Di Piazza viene richiamato in panchina. Lui è uno dei tanti "epurati" dalla società, anche per esigenze di cassa. Non poteva esserci modo migliore per salutare il Catania (tra l'altro, da capocannoniere interno).

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Il brivido più grande per il Catania è un colpo di testa di Kiyine su cross proveniente dalla bandierina, che si stampa sul palo, a poco più di dieci minuti dalla fine.

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Nel finale Lele Catania impegna il portiere avversario con un mancino potente al termine di un'azione di rimessa.

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E finalmente torna la vittoria, che mancava da ormai troppe giornate. Con essa il Catania scavalca la Juve Stabia e sale al 16° posto.

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Juancho88

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E finalmente arriva il mercato! Nel tradizionale incontro di metà stagione per tirare i primi bilanci, i dirigenti rossazzurri riconoscono a Lucarelli che arrivare a metà classifica sia forse troppo complicato, con le risorse a disposizione. Così rimodulano l'obiettivo stagionale chiedendo al tecnico il 16° posto.

Sia per fare cassa, che per ringiovanire la squadra, vengono ceduti Di Piazza, Sarno, Llama, Catania e Marchese. Per le stesse ragioni la società apre ad offerte ragionevoli per Lodi, che però non arrivano. Ciccio, per ora, dunque rimane. Viene ceduto anche Saporetti, che era in scadenza, per monetizzare la sua cessione. Saluta definitivamente anche Rossetti, mentre Distefano viene prestato all'Extramadura. In uscita anche Bucolo e Fornito, ma il primo decide di ritirarsi a fine stagione paralizzando ogni trattativa, mentre il secondo non attrae per il momento alcuna offerta.

E gli acquisti? Ci sono, e sono molti. Si pesca quasi esclusivamente dal mercato degli svincolati, visto il budget risicato. Per la difesa arriva Carillo (un ritorno, per un giocatore che ha fatto parte del settore giovanile etneo), a centrocampo ecco il polivalente Salandria, in grado di giocare anche sull'esterno difensivo, per la trequarti Curcio, un vero e proprio vice-Mazzarani, mentre un altro ritorno è rappresentato da Manneh, già allenato da Lucarelli due anni prima. Per l'attacco il colpo è Torromino, giocatore che da avversario, soprattutto con la maglia del Lecce, ha creato non pochi grattacapi al Catania in passato. Gli unici strappati alla squadra di appartenenza sono Vicente, mediano della Juve Stabia, proprio nella prospettiva della partenza di Lodi, e Di Grazia, esterno del Pescara, il cui ritorno è stato fortemente caldeggiato dal tecnico, per lo stesso motivo che ha portato all'ingaggio di Manneh. Dal Milan, invece, giunge in prestito il giovane esterno Capanni.

N.B.: Non ho fatto in tempo a creare Beleck, altro vero acquisto invernale del Catania, che quindi è rimasto fuori dalla carriera. Un altro giocatore, Orazio Di Grazia, provvederò a tesserarlo solo se mi rimarrà uno slot inutilizzato, data la sua manifesta scarsezza: realismo sì, masochismo no :rotfl:

Tra acquisti e cessioni, ecco come cambia il Catania:

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Questi i numeri di maglia. Vicente avrebbe voluto il 4, ma la permanenza forzata di Bucolo lo induce a riprendere il 29 già utilizzato a Melfi. Anche Curcio è costretto a rinunciare al 10, occupato da Lodi, ed opta momentaneamente per il 9. Capanni prende il 7, Salandria il 16, Manneh il fido 19, Torromino il 24 (usato in passato a Crotone), mentre Carillo e Di Grazia riprendono i numeri che avevano nella stagione di Serie B 2014/15 (rispettivamente il 31 ed il 30).

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Juancho88

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Il "nuovo" Catania inaugura l'anno con la sfida casalinga contro il Frosinone. Subito in campo Carillo, Salandria, Torromino e Manneh. Biondi arretra nel ruolo di terzino per rimpiazzare Calapai.

Al primo tentativo il Catania passa, come nella partita precedente. Manneh serve Pinto che affonda sulla sinistra e mette in mezzo: sul suo pallone si avventa Lodi, nell'insolita veste di rapinatore dell'area, e segna il suo primo gol in stagione, curiosamente su azione.

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Il Frosinone alza il baricentro, fa soffrire il Catania, ma si rende pericoloso solo su calcio piazzato. L'occasione più ghiotta è questo "colpo di nuca" di Vitale che si stampa sul palo.

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Il copione resta lo stesso per tutta la partita. Il Frosinone assalta, il Catania resiste, dimostrando di aver fatto dei passi avanti sul piano difensivo. L'unico rischio proprio nei secondi finali, con Furlan che si oppone con qualche difficoltà al colpo di testa a scavalcare tentato da Novakovich.

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Un'altra preziosa vittoria di misura, che consente al Catania di accorciare la classifica, pur rimanendo in 16a posizione. Tra l'Ascoli, 7°, ed i rossazzurri ci sono soltanto quattro punti, che raccolgono ben dieci squadre. Con questa classifica corta, si potrebbe persino fare un pensierino ai playoff. Ma ovviamente è troppo presto per fare questi calcoli, prima occorre dare continuità agli ultimi, positivi, risultati. E magari assestare un altro paio di colpi sul mercato...

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Juancho88

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Ed il colpo arriva! Occorreva un attaccante che non facesse rimpiangere Di Piazza. Curiale, da solo, non può reggere il peso dell'attacco, e lo stesso Torromino non è un numero 9 ma una mezzapunta in grado di giocare sull'esterno. Così il Catania si fionda su Bob Acquafresca, il migliore sulla piazza tra gli svincolati. Serviva infatti una punta forte fisicamente, brava di testa (tallone d'Achille del girone d'andata), in grado di reggere il peso dell'attacco. E, il che non guasta, con uno stipendio basso, in linea coi programmi societari. Acquafresca firma per il Catania con una decina di anni di ritardo (il giocatore era stato accostato ai colori rossazzurri ai tempi della Serie A) e vince la concorrenza di Calaiò (un ex), probabilmente più forte ma anche più caro e, soprattutto, molto più avanti con l'età. L'attaccante prende il "suo" numero 9, liberato da Curcio, che non essendo sceso in campo con il Frosinone può cambiare casacca, passando al 14.
Adesso il Catania per chiudere il mercato cerca un terzino mancino, ma prima occorre fare cassa, altrimenti potrebbe restare tutto così.

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Juancho88

Giovanissimi B
11 Settembre 2019
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18a giornata, il Catania rende visita al Benevento. Scendono in campo i titolari, con l'esordio di Acquafresca in avanti, mentre in porta nuova chance per Martinez.

Il nuovo acquisto prova a mettersi in evidenza con la sua specialità, ma il colpo di testa su corner di Lodi è impreciso.

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Il primo tempo si conclude 0-0, ma il Catania sembra in palla ed in avvio di ripresa prende coraggio. Inserimento di Dall'Oglio, servito da Acquafresca, conclusione del centrocampista che si stampa sul palo a portiere battuto.

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Il vantaggio è solo questione di minuti. Dopo una ribattuta della difesa giallorossa sugli sviluppi di un corner etneo, ancora Dall'Oglio scaglia una bomba, che stavolta muore sotto l'incrocio. 0-1!

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In campo c'è solo il Catania. Lucarelli vara la staffetta Acquafresca-Curiale e il numero 11 sfiora subito il gol, trovando l'opposizione del portiere avversario.

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Ancora Curiale, evidentemente motivato, pressa Volta inducendolo all'errore e va a concludere, trovando ancora l'opposizione del guardiapali di casa.

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Terza vittoria consecutiva, ancora una volta di misura, ma decisi progressi sul piano del gioco. Anche la difesa ha sofferto poco e niente. La classifica comincia a diventare quasi interessante...

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Juancho88

Giovanissimi B
11 Settembre 2019
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Il girone d'andata si chiude a Crotone. Tornano tra i titolari Furlan, Silvestri, Welbeck e Di Molfetta.

La prima mezz'ora è equilibrata, ma il grande ex di turno, Maxi Lopez, gela i propri ex tifosi con una gran conclusione che porta in vantaggio i suoi.

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Poco dopo Vido prova a raccogliere un lancio con un gran tiro al volo, palla alta, non di molto.

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Il Catania gioca male e non riesce a reagire, Lucarelli passa al 4-2-3-1 buttando nella mischia, tra gli altri, il cavallo di ritorno Di Grazia, che non aveva ancora esordito. Proprio lui, a meno di dieci minuti dalla fine, approfitta di un pasticcio tra Spolli (un altro ex) e il portiere del Crotone, che stavano intervenendo sulla respinta dello stesso estremo difensore, che si era opposto ad un tiro ravvicinato di Curiale. I due si scontrano e Di Grazia ne approfitta per mettere dentro la rete del pareggio.

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Lucarelli a questo punto se la vorrebbe giocare e conferma l'atteggiamento offensivo, ma commette un errore di presunzione perché così facendo concede immediatamente al Crotone gli spazi di cui ha bisogno per arrivare nell'area etnea. Ancora una volta Maxi Lopez è implacabile e firma il nuovo vantaggio pitagorico.

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Finisce l'imbattibilità della porta (durata tre giornate) e con essa anche la serie positiva.

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