Giochi Indie e non solo - Quando un giochino è migliore di gioconi tripla A

Snake "PES" Plissken

Prima squadra
19 Agosto 2015
4,610
3,896
113
PSN ID
Lloyd_the_Barman
Xbox Gamertag
Lordran Lord
Il gioco, che come riporta DualShock gli stessi sviluppatori definiscono il "sandbox definitivo", sembra sfidare apertamente Minecraft, con il suo stile cubettoso e la possibilità di modificare a piacimento il mondo, e No Man's Sky, per la vastità dell'universo da esplorare.

All'interno del mondo di Boundless sarà possibile anche craftare, commerciare, aprirsi una propria attività e aprire portali verso altri mondi nell'universo.
:eek::eek::eek:
 

Mostrone

Juniores
1 Settembre 2014
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Ieri ho giocato e finito in 3 ore Brothers...avventura indie molto carina e ben fatta con paesaggi a tratti memorabili.
Lo consiglio a chi non l'avesse mai provato...lo considero il miglior indie appena dopo Life is strange.
Aloa :)
 

Peeta

Prima squadra
Senior Mod
16 Giugno 2012
15,892
5,273
113
Ieri ho giocato e finito in 3 ore Brothers...avventura indie molto carina e ben fatta con paesaggi a tratti memorabili.
Lo consiglio a chi non l'avesse mai provato...lo considero il miglior indie appena dopo Life is strange.
Aloa :)

Molto molto carino. Un pò vecchiotto (lo giocai anni fa) ma merita anche secondo me. Tra l'altro credo sia in sconto sul psn.
 

Peeta

Prima squadra
Senior Mod
16 Giugno 2012
15,892
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113
Dopo l'uscita dell'ottimo Little Nightmares è in uscita un gioco gioco che sembra da mettere in lista per l'acquisto il prima possibile.

What Remains of Edith Finch

finch_logo_large.jpg


http://www.eurogamer.it/articles/2017-04-29-what-remains-of-edith-finch-recensione


Gioia, spensieratezza, speranza, depressione, paura, senso di colpa. What Remains of Edith Finch è il classico titolo che non ti aspetti. Un'opera impossibile da etichettare, che ore dopo averla completata torna a bussare alla tua mente, a tormentarti, a ricordarti ciò che hai vissuto attraverso gli occhi di uno dei Finch scoprendo da vicino le vicende di una famiglia che di fronte alle più terribile delle disgrazie ha sempre saputo essere autentica e a modo suo unita.

Ian Dallas e soci ci sono riusciti, sono riusciti a confezionare un secondo gioco se possibile ancora più unico rispetto al debutto rappresentato da The Unfinished Swan, proponendo anche un'esperienza complessivamente migliore. C'è chi storcerà il naso per la durata contenuta o per un gameplay non sempre di spessore nonostante una varietà di situazioni davvero invidiabile ma prima di sparare sentenze vale sicuramente la pena di porsi una domanda da non sottovalutare: quali altri giochi riescono trasmettere ogni emozione possibile?

9

http://www.everyeye.it/articoli/recensione-what-remains-of-edith-finch-33248.htmlù

Dopo l'evocativo The Unfinished Swan, gli sviluppatori di Giant Sparrow fanno nuovamente centro con What Remains of Edith Finch, avventura narrativa che mette in scena la storia (le storie) della bizzarra famiglia Finch. Sebbene la struttura sia quella tipica del walking simulator, con i riflettori puntati su esplorazione e narrazione, gli sviluppatori dimostrano un originale e fantasioso gusto per la sperimentazione. Ne nasce un'opera toccante e carica d'inventiva, che conquista per lo stile "fanciullesco" con cui vengono toccati temi importanti come la morte e i rapporti familiari. La casa dei Finch è una sorta di santuario sospeso nel tempo; ogni stanza una porta d'accesso verso un passato che mescola realtà e immaginazione. Una natura morta che, nonostante i fatti e le apparenze, custodisce la vita. I tanto vituperati walking simulator hanno una nuova e memorabile freccia al proprio arco.

9

 

Snake "PES" Plissken

Prima squadra
19 Agosto 2015
4,610
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Lloyd_the_Barman
Xbox Gamertag
Lordran Lord
Io appena cala di prezzo prenderò Snake Pass, coloratissimo, divertente ma impegnativo, e le musiche sono in stile Donkey Kong (stessi autori)

 

ildefecafalli2

Allievi B
2 Novembre 2016
715
353
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Dopo l'uscita dell'ottimo Little Nightmares è in uscita un gioco gioco che sembra da mettere in lista per l'acquisto il prima possibile.

What Remains of Edith Finch

finch_logo_large.jpg


http://www.eurogamer.it/articles/2017-04-29-what-remains-of-edith-finch-recensione


Gioia, spensieratezza, speranza, depressione, paura, senso di colpa. What Remains of Edith Finch è il classico titolo che non ti aspetti. Un'opera impossibile da etichettare, che ore dopo averla completata torna a bussare alla tua mente, a tormentarti, a ricordarti ciò che hai vissuto attraverso gli occhi di uno dei Finch scoprendo da vicino le vicende di una famiglia che di fronte alle più terribile delle disgrazie ha sempre saputo essere autentica e a modo suo unita.

Ian Dallas e soci ci sono riusciti, sono riusciti a confezionare un secondo gioco se possibile ancora più unico rispetto al debutto rappresentato da The Unfinished Swan, proponendo anche un'esperienza complessivamente migliore. C'è chi storcerà il naso per la durata contenuta o per un gameplay non sempre di spessore nonostante una varietà di situazioni davvero invidiabile ma prima di sparare sentenze vale sicuramente la pena di porsi una domanda da non sottovalutare: quali altri giochi riescono trasmettere ogni emozione possibile?

9

http://www.everyeye.it/articoli/recensione-what-remains-of-edith-finch-33248.htmlù

Dopo l'evocativo The Unfinished Swan, gli sviluppatori di Giant Sparrow fanno nuovamente centro con What Remains of Edith Finch, avventura narrativa che mette in scena la storia (le storie) della bizzarra famiglia Finch. Sebbene la struttura sia quella tipica del walking simulator, con i riflettori puntati su esplorazione e narrazione, gli sviluppatori dimostrano un originale e fantasioso gusto per la sperimentazione. Ne nasce un'opera toccante e carica d'inventiva, che conquista per lo stile "fanciullesco" con cui vengono toccati temi importanti come la morte e i rapporti familiari. La casa dei Finch è una sorta di santuario sospeso nel tempo; ogni stanza una porta d'accesso verso un passato che mescola realtà e immaginazione. Una natura morta che, nonostante i fatti e le apparenze, custodisce la vita. I tanto vituperati walking simulator hanno una nuova e memorabile freccia al proprio arco.

9
perdona l'ignoranza,che genere sarebbe il walking simulator?
 

cujo74

Primavera
1 Febbraio 2014
3,543
2,971
113
davvero,non so che genere sia...sono tipo le avventure grafiche?
Beh...ovviamente la mia era una battuta,non conosco bene il genere ma le sue caratteristiche dovrebbero essere la narrazione,l'esplorazione e l'interazione con i personaggi o l'ambiente...tutto rigorosamente in soggettiva.
Peccano secondo la mia personale inclinazione al divertimento nel ritmo di gioco,trovo effettivamente difficile tenere accesa l'attenzione.
 
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pietro19771

Primavera
30 Novembre 2013
3,394
1,380
113
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pietro77ortis
Xbox Gamertag
Pietro19771
Beh...ovviamente la mia era una battuta,non conosco bene il genere ma le sue caratteristiche dovrebbero essere la narrazione,l'esplorazione e l'interazione con i personaggi o l'ambiente...tutto rigorosamente in soggettiva.
Peccano secondo la mia personale inclinazione al divertimento nel ritmo di gioco,trovo effettivamente difficile tenere accesa l'attenzione.
Esistono walking simulator anche in terza persona o in pseudo 2d (Oxenfree ad esempio).
 
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Peeta

Prima squadra
Senior Mod
16 Giugno 2012
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davvero,non so che genere sia...sono tipo le avventure grafiche?

Per molti sono proprio gli eredi delle vecchie avventure grafiche. In realtà comunque si differenziano e di molto anche rispetto ad essi. Non è facile "categorizzare" questo tipo di giochi perchè nascono prendendo spunti da vari generi ed è un pò come mettere sotto una categoria certi film che al loro interno contengono parecchi registri diversi.
Il termine "Walking Simulator" in realtà nasce come etichetta negativa, ma come spesso accade, come dispregiativo. Simulatore di passeggiata daltronde non può far pensare nulla di eccessivamente interessante. Non è un caso appunto che il nostro @cujo74 faceva riferimento alle "du palle" :D e aggiungeva successivamente aggiunge "non conosco bene il genere...", questo perchè certi commenti derivano semplicemente o dalla poca conoscenza di questo tipo di giochi (magari dopo averne provati un paio o nemmeno quelli) o da un gusto personale.
Seppur nata come etichettatura negativa è divenuto di ordine pubblico e quindi utilizzato a tutti gli effetti come genere a se stante, seppur sia paradossale come cosa :D

Dal canto mio tendo a non etichettarli, un pò perchè le etichette in se sono sempre inutili e stupide, un pò perchè io tendo ad allargare le vedute e ci ficco dentro anche tanti altri giochi che non si limitano solo a farti camminare in uno scenario evocativo. Ci metto dentro anche altri giochi tipo quelli dei Quantic Dream per esempio, quei giochi che (sempre etichettando) molti chiamano "film interattivi" o "librigame visivi".

Insomma per stringere si parla di giochi dove (e diceva bene cujone) il focus del gioco sta nella narrazione e nell'esplorazione. Il tutto solitamente con ritmi compassati o comunque contemplativi. I gameplay sono minimali o comunque atipici. Ci sono quelli dove sul serio praticamente giri e basta in ambiente costruiti per narrarti una storia e fartici immergere in maniera riflessiva, altri dove ci sono puzzle ambientali e devi "investigare", altri ancora dove addirittura anche la "storia" è quasi assente o comunque è da capire senza spiegazioni o dialoghi. Ormai in una decina di anni ne abbiamo visti tanti e di vario tipo.

Dear Esther, The Vanishing of Ethan Carter, Everybody’s Gone to the Rapture, Gone Home, Firewatch, Soma, Virginia, questi li trovi tutti anche su ps4 e sono tutti ottimi esponenti e ci aggiungerei anche i vari Journey, Abzu ecc. Ma io come detto (e come credo intendesse pietro) ci aggiungerei altri come Oxenfree quelli dei Quantic Dream e ci infilerei anche tutti i giochi TallTale (che dici @pietro19771 ). Su pc poi ve ne sono tanti altri come The Stanley Parable, To The Moon ecc ecc.
Sono tutti giochi dove o il lato artistico o la narrazione sono sviluppati ad un livello superiore rispetto ai vg tradizionali.
 

pietro19771

Primavera
30 Novembre 2013
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pietro77ortis
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Pietro19771
Per molti sono proprio gli eredi delle vecchie avventure grafiche. In realtà comunque si differenziano e di molto anche rispetto ad essi. Non è facile "categorizzare" questo tipo di giochi perchè nascono prendendo spunti da vari generi ed è un pò come mettere sotto una categoria certi film che al loro interno contengono parecchi registri diversi.
Il termine "Walking Simulator" in realtà nasce come etichetta negativa, ma come spesso accade, come dispregiativo. Simulatore di passeggiata daltronde non può far pensare nulla di eccessivamente interessante. Non è un caso appunto che il nostro @cujo74 faceva riferimento alle "du palle" :D e aggiungeva successivamente aggiunge "non conosco bene il genere...", questo perchè certi commenti derivano semplicemente o dalla poca conoscenza di questo tipo di giochi (magari dopo averne provati un paio o nemmeno quelli) o da un gusto personale.
Seppur nata come etichettatura negativa è divenuto di ordine pubblico e quindi utilizzato a tutti gli effetti come genere a se stante, seppur sia paradossale come cosa :D

Dal canto mio tendo a non etichettarli, un pò perchè le etichette in se sono sempre inutili e stupide, un pò perchè io tendo ad allargare le vedute e ci ficco dentro anche tanti altri giochi che non si limitano solo a farti camminare in uno scenario evocativo. Ci metto dentro anche altri giochi tipo quelli dei Quantic Dream per esempio, quei giochi che (sempre etichettando) molti chiamano "film interattivi" o "librigame visivi".

Insomma per stringere si parla di giochi dove (e diceva bene cujone) il focus del gioco sta nella narrazione e nell'esplorazione. Il tutto solitamente con ritmi compassati o comunque contemplativi. I gameplay sono minimali o comunque atipici. Ci sono quelli dove sul serio praticamente giri e basta in ambiente costruiti per narrarti una storia e fartici immergere in maniera riflessiva, altri dove ci sono puzzle ambientali e devi "investigare", altri ancora dove addirittura anche la "storia" è quasi assente o comunque è da capire senza spiegazioni o dialoghi. Ormai in una decina di anni ne abbiamo visti tanti e di vario tipo.

Dear Esther, The Vanishing of Ethan Carter, Everybody’s Gone to the Rapture, Gone Home, Firewatch, Soma, Virginia, questi li trovi tutti anche su ps4 e sono tutti ottimi esponenti e ci aggiungerei anche i vari Journey, Abzu ecc. Ma io come detto (e come credo intendesse pietro) ci aggiungerei altri come Oxenfree quelli dei Quantic Dream e ci infilerei anche tutti i giochi TallTale (che dici @pietro19771 ). Su pc poi ve ne sono tanti altri come The Stanley Parable, To The Moon ecc ecc.
Sono tutti giochi dove o il lato artistico o la narrazione sono sviluppati ad un livello superiore rispetto ai vg tradizionali.
Premettendo che sono perfettamente d'accordo con te su tutto, credo che il termine (come definizione di un genere) non abbia veramente senso.
Un tempo si sarebbe usata la definizione (generica, volendo): è un'avventura.
Adesso, invece, sembra si tratti di un "genere" nuovo e misterioso... forse perchè qualcosina sta iniziando ad arrivare anche su console e si vuol far capire al pubblico che è una tipologia di (non) gameplay diversa dai canonici titoli tripla A.
 
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cujo74

Primavera
1 Febbraio 2014
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Per molti sono proprio gli eredi delle vecchie avventure grafiche. In realtà comunque si differenziano e di molto anche rispetto ad essi. Non è facile "categorizzare" questo tipo di giochi perchè nascono prendendo spunti da vari generi ed è un pò come mettere sotto una categoria certi film che al loro interno contengono parecchi registri diversi.
Il termine "Walking Simulator" in realtà nasce come etichetta negativa, ma come spesso accade, come dispregiativo. Simulatore di passeggiata daltronde non può far pensare nulla di eccessivamente interessante. Non è un caso appunto che il nostro @cujo74 faceva riferimento alle "du palle" :D e aggiungeva successivamente aggiunge "non conosco bene il genere...", questo perchè certi commenti derivano semplicemente o dalla poca conoscenza di questo tipo di giochi (magari dopo averne provati un paio o nemmeno quelli) o da un gusto personale.
Seppur nata come etichettatura negativa è divenuto di ordine pubblico e quindi utilizzato a tutti gli effetti come genere a se stante, seppur sia paradossale come cosa :D

Dal canto mio tendo a non etichettarli, un pò perchè le etichette in se sono sempre inutili e stupide, un pò perchè io tendo ad allargare le vedute e ci ficco dentro anche tanti altri giochi che non si limitano solo a farti camminare in uno scenario evocativo. Ci metto dentro anche altri giochi tipo quelli dei Quantic Dream per esempio, quei giochi che (sempre etichettando) molti chiamano "film interattivi" o "librigame visivi".

Insomma per stringere si parla di giochi dove (e diceva bene cujone) il focus del gioco sta nella narrazione e nell'esplorazione. Il tutto solitamente con ritmi compassati o comunque contemplativi. I gameplay sono minimali o comunque atipici. Ci sono quelli dove sul serio praticamente giri e basta in ambiente costruiti per narrarti una storia e fartici immergere in maniera riflessiva, altri dove ci sono puzzle ambientali e devi "investigare", altri ancora dove addirittura anche la "storia" è quasi assente o comunque è da capire senza spiegazioni o dialoghi. Ormai in una decina di anni ne abbiamo visti tanti e di vario tipo.

Dear Esther, The Vanishing of Ethan Carter, Everybody’s Gone to the Rapture, Gone Home, Firewatch, Soma, Virginia, questi li trovi tutti anche su ps4 e sono tutti ottimi esponenti e ci aggiungerei anche i vari Journey, Abzu ecc. Ma io come detto (e come credo intendesse pietro) ci aggiungerei altri come Oxenfree quelli dei Quantic Dream e ci infilerei anche tutti i giochi TallTale (che dici @pietro19771 ). Su pc poi ve ne sono tanti altri come The Stanley Parable, To The Moon ecc ecc.
Sono tutti giochi dove o il lato artistico o la narrazione sono sviluppati ad un livello superiore rispetto ai vg tradizionali.
Sisi,il "du palle"...ops...lo scarso gradimento è frutto di un mio gusto personale,assolutamente,lo dissi.;)
 
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ildefecafalli2

Allievi B
2 Novembre 2016
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Per molti sono proprio gli eredi delle vecchie avventure grafiche. In realtà comunque si differenziano e di molto anche rispetto ad essi. Non è facile "categorizzare" questo tipo di giochi perchè nascono prendendo spunti da vari generi ed è un pò come mettere sotto una categoria certi film che al loro interno contengono parecchi registri diversi.
Il termine "Walking Simulator" in realtà nasce come etichetta negativa, ma come spesso accade, come dispregiativo. Simulatore di passeggiata daltronde non può far pensare nulla di eccessivamente interessante. Non è un caso appunto che il nostro @cujo74 faceva riferimento alle "du palle" :D e aggiungeva successivamente aggiunge "non conosco bene il genere...", questo perchè certi commenti derivano semplicemente o dalla poca conoscenza di questo tipo di giochi (magari dopo averne provati un paio o nemmeno quelli) o da un gusto personale.
Seppur nata come etichettatura negativa è divenuto di ordine pubblico e quindi utilizzato a tutti gli effetti come genere a se stante, seppur sia paradossale come cosa :D

Dal canto mio tendo a non etichettarli, un pò perchè le etichette in se sono sempre inutili e stupide, un pò perchè io tendo ad allargare le vedute e ci ficco dentro anche tanti altri giochi che non si limitano solo a farti camminare in uno scenario evocativo. Ci metto dentro anche altri giochi tipo quelli dei Quantic Dream per esempio, quei giochi che (sempre etichettando) molti chiamano "film interattivi" o "librigame visivi".

Insomma per stringere si parla di giochi dove (e diceva bene cujone) il focus del gioco sta nella narrazione e nell'esplorazione. Il tutto solitamente con ritmi compassati o comunque contemplativi. I gameplay sono minimali o comunque atipici. Ci sono quelli dove sul serio praticamente giri e basta in ambiente costruiti per narrarti una storia e fartici immergere in maniera riflessiva, altri dove ci sono puzzle ambientali e devi "investigare", altri ancora dove addirittura anche la "storia" è quasi assente o comunque è da capire senza spiegazioni o dialoghi. Ormai in una decina di anni ne abbiamo visti tanti e di vario tipo.

Dear Esther, The Vanishing of Ethan Carter, Everybody’s Gone to the Rapture, Gone Home, Firewatch, Soma, Virginia, questi li trovi tutti anche su ps4 e sono tutti ottimi esponenti e ci aggiungerei anche i vari Journey, Abzu ecc. Ma io come detto (e come credo intendesse pietro) ci aggiungerei altri come Oxenfree quelli dei Quantic Dream e ci infilerei anche tutti i giochi TallTale (che dici @pietro19771 ). Su pc poi ve ne sono tanti altri come The Stanley Parable, To The Moon ecc ecc.
Sono tutti giochi dove o il lato artistico o la narrazione sono sviluppati ad un livello superiore rispetto ai vg tradizionali.
a me le avventure grafiche tradizionali piacciono,i titoli da te citati non li ho mai provati,pero se sono investigativi con enigmi ambientali mi potrebbero piacere. Ho giocato sherlok holmes crimini e punizioni su ps4 ad esempio,forse rientra nel genere. Mi guarderò un gamplay video per capire meglio
 
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Peeta

Prima squadra
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16 Giugno 2012
15,892
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a me le avventure grafiche tradizionali piacciono,i titoli da te citati non li ho mai provati,pero se sono investigativi con enigmi ambientali mi potrebbero piacere. Ho giocato sherlok holmes crimini e punizioni su ps4 ad esempio,forse rientra nel genere. Mi guarderò un gamplay video per capire meglio

Sherlock l'ho preso qualche tempo fa in offerta sulla scia della maratona della serie TV. Mi ero anche dimenticato di averlo porca miseria non lo mai avviato, una di queste sere lo provo. Che mi dici sul gioco, non ne ho letto male anzi...

Di quelli citati che hanno una componente investigativa un pò "attiva" c'è The Vanishing of Ethan Carter. Io l'ho giocato ma purtroppo non l'ho finito perchè mi ero bloccato e cocciuto non ho voluto guardare guide, morale ad un certo punto l'ho mollato.
C'è anche Virginia che alla base c'è una sorta di caso investigativo ma in questo caso non hai nulla da risolvere. Virginia è un esponente di questi giochi abbastanza emblematico. Come meccaniche è semplicissimo e appunto praticamente tu assisti ad una storia e basta. E' quello che dura forse meno, un paio d'ore. Però devo dire che è tra quelli che mi sono goduto di più, davvero interessante il tipo di narrazione e soprattutto il montaggio. Splendida anche la colonna sonora.
Tre di quelli sono passati con Plus (Everybody’s Gone to the Rapture e Gone Home), non male tutti per motivi diversi. A loro modo comunque interessanti. Abzu mi è piaciuto tantissimo ma tra tutti è quello con la "storia" più "fumosa", nonostante questo però è stato un piacere esplorare quei fondali con quelle musiche.
Dear Esther prima o poi lo prendo, è uno dei titoli più importante per questo tipo di giochi.
To The Moon è su pc, ma a breve esce su ipad, non vedo l'ora. Ho giocato un paio d'ore su pc ma per un problema tecnico l'ho mollato, non vedo l'ora di provarlo su tablet.

E messo in lista anche questo What Remains of Edith Finch, mi ispira molto. Al primo calo lo piglio sicuro.



p.s.
l'unico rimorso è per SOMA, un horror sci-fi che mi stava intrigando molto ma che forse mi ha preso in un periodo sbagliato. Questa estate lo riprendo perchè me ne parlano benissimo a livello di narrazione e storytelling.
 

magic

Giovanissimi A
1 Aprile 2014
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magicj74
Peetone, Sherlock Holmes è un fottuto capolavoro! :D
E' un gioco per videogiocatori un po' anziani come me, dove il relax la fa da padrone. L'ideale sarebbe giocarlo la sera, con vestaglia da camera, caminetto acceso e un bicchiere di brandy sul tavolinetto del salone...a parte tre o quattro momenti """action""", ti puoi prendere tutto il tempo che vuoi per connettere i vari indizi nel cervellone del buon Sherlock e trovare la soluzione dei casi.
Ambientazione inglese molto riuscita, anche la scrittura non male, alcuni casi richiedono anche una certa dose di acume per essere risolti al massimo.
Mi sto riferendo a Crimes & Punishment, ancora devo prendere il secondo, nonostante abbia quasi preso la ps4 solo per quello :D
 

ildefecafalli2

Allievi B
2 Novembre 2016
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Sherlock l'ho preso qualche tempo fa in offerta sulla scia della maratona della serie TV. Mi ero anche dimenticato di averlo porca miseria non lo mai avviato, una di queste sere lo provo. Che mi dici sul gioco, non ne ho letto male anzi...

Di quelli citati che hanno una componente investigativa un pò "attiva" c'è The Vanishing of Ethan Carter. Io l'ho giocato ma purtroppo non l'ho finito perchè mi ero bloccato e cocciuto non ho voluto guardare guide, morale ad un certo punto l'ho mollato.
C'è anche Virginia che alla base c'è una sorta di caso investigativo ma in questo caso non hai nulla da risolvere. Virginia è un esponente di questi giochi abbastanza emblematico. Come meccaniche è semplicissimo e appunto praticamente tu assisti ad una storia e basta. E' quello che dura forse meno, un paio d'ore. Però devo dire che è tra quelli che mi sono goduto di più, davvero interessante il tipo di narrazione e soprattutto il montaggio. Splendida anche la colonna sonora.
Tre di quelli sono passati con Plus (Everybody’s Gone to the Rapture e Gone Home), non male tutti per motivi diversi. A loro modo comunque interessanti. Abzu mi è piaciuto tantissimo ma tra tutti è quello con la "storia" più "fumosa", nonostante questo però è stato un piacere esplorare quei fondali con quelle musiche.
Dear Esther prima o poi lo prendo, è uno dei titoli più importante per questo tipo di giochi.
To The Moon è su pc, ma a breve esce su ipad, non vedo l'ora. Ho giocato un paio d'ore su pc ma per un problema tecnico l'ho mollato, non vedo l'ora di provarlo su tablet.

E messo in lista anche questo What Remains of Edith Finch, mi ispira molto. Al primo calo lo piglio sicuro.



p.s.
l'unico rimorso è per SOMA, un horror sci-fi che mi stava intrigando molto ma che forse mi ha preso in un periodo sbagliato. Questa estate lo riprendo perchè me ne parlano benissimo a livello di narrazione e storytelling.
e' carino,alcuni casi sono davvero ispirati e ben articolati,altri meno,ma nel complesso merita. Io personalmente toglievo(non ricorda se si possa togliere ,comunque non la utilizzavo) la super vista,che ti evidenziava gli indizi,perche mi toglieva tutto il gusto esplorativo e di osservazione.
 
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