Stadio nuovo, richiesta del Como
«Acquisto o gestione per 99 anni»
Ludi ha sottolineato la buona collaborazione avuta col Comune per lo svolgimento dei lavori necessari per consentire l’esordio in casa in serie B. Allo stesso modo, diversi partecipanti alla cena hanno messo l’accento sulle condizioni in cui versa oggi il Sinigaglia, descritte come «indegne» e «indecorose» per la città e per la proprietà.
«Potenzialmente è uno degli stadi più belli d’Italia - ha risposto Ludi – Il risultato è frutto della cattiva gestione degli ultimi anni, ma anche il Como ha fatto la sua parte, non avendo avuto probabilmente un progetto in grado di convincere l’amministrazione a investire. Non vogliamo forzare la mano: quando ci saranno le condizioni, ci siederemo attorno a un tavolo e svilupperemo insieme un progetto in linea».
Rispetto alla “fretta” iniziale, l’approccio sull’argomento ora è diverso. Il cambio è avvenuto in concomitanza con l’avvicendamento fra
Michael Gandler e
Dennis Wise nel ruolo di amministratore delegato: l’ex capitano del Chelsea è più focalizzato sull’aspetto calcistico.
«La vendita del bene o la concessione per 99 anni sono gli unici due strumenti in grado di rendere sostenibile il progetto che abbiamo in mente – ha precisato il direttore generale – ma mi metto nei panni delle amministrazioni e posso comprendere serva tempo per fidarsi. Siamo in attesa di un segnale: quando i tempi saranno maturi, ci siederemo attorno a un tavolo». Un approccio quindi inclusivo, rivolto non solo alle istituzioni ma pure a tutti i comaschi.