E' un pout-pourri di emozioni. Ma negli ultimi mesi non ho più sentito la fiducia della società (e ne hanno ben donde visto il fallimento su tutta la linea), poi vedo i trascinatori dei primi mesi assolutamente abulici, una tristezza che si è impadronita di tutto l'ambiente. Prima era tutto rose e fiori ora è buio pesto. Abbiamo il ritorno col Napoli, ma è una pura formalità che sancirà inevitabilmente la nostra eliminazione. Nessuno prende in considerazione quella gara, nessuno ci crede. E se il primo sono io non è affatto un buon segnale. Tatticamente le sto provando tutte, ma i risultati testimoniano come tutti gli sforzi si rivelino vani. A livello fisico poi non ne parliamo. Dovrebbe far riflettere il fatto che siamo crollati quando non avevamo nemmeno l'impegno Champions in calendario, quindi evidentemente la rosa non è così all'altezza (ma lo dico in confidenza). Il campionato è compromesso, sarà già molto tentare di riprenderci il secondo posto, perchè difficilmente il Psg steccherà ma soprattutto siamo noi che non abbiamo più continuità e pure il fattore campo non esiste più, anzi per noi è un boomerang vista tutta la delusione che aleggia nell'aria. Sono demoralizzato. La pressione mi ha schiacciato. E' necessaria una boccata d'aria per tutti. La mia carriera comunque proseguirà... magari tornerò in Brasile, anche perchè in Europa mi sono bruciato tutte le chance dopo questo disastro e alla veneranda età di 67 anni ( ) forse ho capito che, seppur come giocatore mi sono ben battuto, come tecnico sono di un livello inferiore.
Magari mi dedicherò ad altro... il materiale per scrivere il best seller "il dramma interiore di Arthur Antunes Coimbra" non mi manca
Magari mi dedicherò ad altro... il materiale per scrivere il best seller "il dramma interiore di Arthur Antunes Coimbra" non mi manca
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