Ernesto Valverde nasce il 9 febbraio del 1964 a Viandar de la Vera, piccolo paesino nella comunità autonoma dell'Estremadura, nella parte sud-occidentale della Spagna.
LA CARRIERA DA GIOCATORE- Sia da giocatore che da allenatore, la sua carriera è, indissolubilmente, legata al suo paese, inizia la sua carriera da giocatore negli anni 80' prima con la maglia del Deportivo Alaves e poi con quella del Sestao, giungendo poi alla definitiva affermazione alla fine degli anni 80' andando prima all'Espanyol, con cui perde la coppa Uefa nel 1988, e poi al Barcellona, dove vince una Coppa delle Coppe e una Coppa di Spagna.
Si trasferisce poi all'Atletico Bilbao, dove forma una grande coppia d'attacco con il compagno di reparto Ziganda, siglando ben 50 reti tra il 1990 e il 1996; conclude la carriera con la maglia del Maiorca nel 77'.
GLI INIZI DA ALLENATORE- Sarà proprio il club con cui ha fatto meglio, il Bilbao, a lanciarlo da allenatore. Parte prima con le giovanili, ma viene presto promosso ad allenare la prima squadra, con la quale raggiunge una qualificazione alla Coppa Uefa e, successivamente, i sedicesimi della competizione.
Lascia Bilbao e si trasferisce all'Espanyol, con cui raggiunge una finale di Coppa Uefa, persa ai rigori contro il Siviglia.
GRECIA, PARENTESI VILLAREAL E RITORNO IN SPAGNA- Nell'estate del 2008 viene ingaggiato dall'Olympiakos con un biennale, ma dopo aver vinto il campionato, a causa di una disputa economica, se ne va.
Qui ha inizio la parentesi Villareal, che dura poco, nel gennaio 2010, dopo una sconfitta contro l'Osasuna, viene esonerato, tornerà, nell'agosto dello stesso anno, ancora all'Olympiakos, dove vince altri due campionati, prima di dimettersi nel 2012.
Nel dicembre del 2012 viene ingaggiato dal Valencia, che prende al 12° posto e porta a giocarsi fino all'ultima giornata il quarto posto, ma una sconfitta contro il Siviglia lo obbligherà ad accontentarsi del 5° posto.
RITORNO AL BILBAO E POI L'APPRODO AL CAMP NOU- Nel 2013 torna, otto anni dopo, all'Atletico Bilbao, sostituendo Marcelo Bielsa. Ottiene un solo trofeo in quegli anni, una supercoppa spagnola contro il Barcellona.
Nello stesso lasso di tempo perde una finale di Coppa del Rey, e in Europa League viene eliminato due volta ai sedicesimi, nel 2015 dal Torino e nel 2017 dall'APOEL Nicosia, e una ai quarti, contro il Siviglia, quasi una bestia nera per Valverde.
Il 29 maggio del 2017 viene ufficializzato come nuovo allenatore del Barcellona, perde la Supercoppa ma vince campionato e Copa del Rey, manca solo la Champions, ben due volte, subendo due rimonte a dir poco clamorose, prima all'Olimpico, 3-0 della Roma, e l'anno dopo ad Anfield, 4-0 del Liverpool.
Al secondo anno, lo stesso della disfatta di Anfield, vince Supercoppa e Liga ma perde la Copa del Rey.
Il 13 gennaio 2020 dopo la sconfitta in Supercoppa, nonostante il primo posto in campionato e la qualificazione agli ottavi, viene esonerato, e al suo posto arriva Quique Setien.
LA CARRIERA DA GIOCATORE- Sia da giocatore che da allenatore, la sua carriera è, indissolubilmente, legata al suo paese, inizia la sua carriera da giocatore negli anni 80' prima con la maglia del Deportivo Alaves e poi con quella del Sestao, giungendo poi alla definitiva affermazione alla fine degli anni 80' andando prima all'Espanyol, con cui perde la coppa Uefa nel 1988, e poi al Barcellona, dove vince una Coppa delle Coppe e una Coppa di Spagna.
Si trasferisce poi all'Atletico Bilbao, dove forma una grande coppia d'attacco con il compagno di reparto Ziganda, siglando ben 50 reti tra il 1990 e il 1996; conclude la carriera con la maglia del Maiorca nel 77'.
GLI INIZI DA ALLENATORE- Sarà proprio il club con cui ha fatto meglio, il Bilbao, a lanciarlo da allenatore. Parte prima con le giovanili, ma viene presto promosso ad allenare la prima squadra, con la quale raggiunge una qualificazione alla Coppa Uefa e, successivamente, i sedicesimi della competizione.
Lascia Bilbao e si trasferisce all'Espanyol, con cui raggiunge una finale di Coppa Uefa, persa ai rigori contro il Siviglia.
GRECIA, PARENTESI VILLAREAL E RITORNO IN SPAGNA- Nell'estate del 2008 viene ingaggiato dall'Olympiakos con un biennale, ma dopo aver vinto il campionato, a causa di una disputa economica, se ne va.
Qui ha inizio la parentesi Villareal, che dura poco, nel gennaio 2010, dopo una sconfitta contro l'Osasuna, viene esonerato, tornerà, nell'agosto dello stesso anno, ancora all'Olympiakos, dove vince altri due campionati, prima di dimettersi nel 2012.
Nel dicembre del 2012 viene ingaggiato dal Valencia, che prende al 12° posto e porta a giocarsi fino all'ultima giornata il quarto posto, ma una sconfitta contro il Siviglia lo obbligherà ad accontentarsi del 5° posto.
RITORNO AL BILBAO E POI L'APPRODO AL CAMP NOU- Nel 2013 torna, otto anni dopo, all'Atletico Bilbao, sostituendo Marcelo Bielsa. Ottiene un solo trofeo in quegli anni, una supercoppa spagnola contro il Barcellona.
Nello stesso lasso di tempo perde una finale di Coppa del Rey, e in Europa League viene eliminato due volta ai sedicesimi, nel 2015 dal Torino e nel 2017 dall'APOEL Nicosia, e una ai quarti, contro il Siviglia, quasi una bestia nera per Valverde.
Il 29 maggio del 2017 viene ufficializzato come nuovo allenatore del Barcellona, perde la Supercoppa ma vince campionato e Copa del Rey, manca solo la Champions, ben due volte, subendo due rimonte a dir poco clamorose, prima all'Olimpico, 3-0 della Roma, e l'anno dopo ad Anfield, 4-0 del Liverpool.
Al secondo anno, lo stesso della disfatta di Anfield, vince Supercoppa e Liga ma perde la Copa del Rey.
Il 13 gennaio 2020 dopo la sconfitta in Supercoppa, nonostante il primo posto in campionato e la qualificazione agli ottavi, viene esonerato, e al suo posto arriva Quique Setien.
Dall'esonero dal Barcellona è ancora senza panchina, quale sarà la sua prossima destinazione?