Secondo me tu fai l'errore di considerarli lo stesso genere.A parte la grafica nei combattimenti, mi danno più soddisfazioni in TCP, perché avvengono in due tipologie e perché fan sentire di più la potenza dei colpi, sia corpo a corpo che non, nemici più tosti in tcp, poi anche il personaggio in TCP ti entra di più in testa, altra cosa in dead space non ci stanno parti in cinematic o sbaglio? Il fatto che sia meno lineare è un punto a favore di Dead Space ovviamente che comunque mi sta piacendo un botto
L'ambientazione è simile. E anche i nemici.
Ma Dead Space è un survival e TCP no.
TCP è decisamente più un action.
Nel survival, teoricamente, dovresti evitare il più possibile gli scontri.
Lo scopo di un survival è proprio "sopravvivere".
Centellinare munizioni e oggetti curativi. Cercare la strada per arrivare alla salvezza.
Penso che Alien Isolation sia il massimo da questo punto di vista, perfino eccessivo. Infatti non sono mai andato oltre i primi minuti. Un gioco dove devi solo scappare e non hai mai un reale momento di tregua, per quanto possa affascinarmi per me è uno stress.
Il primo Resident Evil, nella versione originale, forse è l'esempio giusto.
Non molti nemici, una mappa non certo molto estesa, molte interconnesioni ma quasi sempre inizialmente bloccate.
Ma soprattutto solo sei oggetti trasportabili.
Uno doveva essere un'arma, se volevi, avanti nel gioco, usarne una più potente, eri praticamente obbligato a lasciare la prima in un baule.
Uno per le munizioni di riserva di quell'arma, di solito molto poche.
Uno per gli oggetti curativi, spray o erbe, queste ultime potevi potenziarle mischiandole ma per non rischiare di sprecarle dovevi valutare se usarle o tenerle per un momento successivo.
Uno per i nastri di inchiostro da usare per salvare il gioco in determinati punti, ma poichè erano rari anche in questo caso dovevi spesso posporre il salvataggio.
Soprattutto, nella prima versione, i bauli dove lasciare gli oggetti non erano connessi.
Quindi se lasciavi un oggetto in un certo baule, dovevi tornare a prenderlo proprio in quel baule.
E magari per farlo avevi due possibili strade.
Una più lunga e una più breve ma che sapevi ti avrebbe costretto ad affrontare magari un paio di zombie.
Quindi, proprio per risparmiare le scarse scorte che avevi, sceglievi la strada più lunga ma sicura.
Resident Evil 5 e 6 invece sono decisamente due giochi più action.
Molti più nemici, buona disponibilità di munizioni e oggetti curativi, percorso quasi sempre obbligato. Quindi veniva naturale andare alla ricerca dei nemici per eliminarli.
Devo dire che teoricamente ho preferito molto di più i primi, con impostazione decisamente survival.
Ma alla fine ho rigiocato, nel corso degli anni, più spesso quelli più action.
Quindi è normale che in un survival il focus non sia sui combattimenti, ma sull'atmosfera, sul senso di apprensione, sulla gestione delle riserve.
D'altronde, pensa solo al fatto che in Dead Space non ci sono tasti per schivare, per saltare all'indietro o per rotolare. Ma neanche per proteggersi.
Perchè il combattimento non va cercato, ma va anticipato. Se non eviatato.
Se per cinematiche intendi intermezzi piuttosto lunghi, non ce ne erano nell'originale e penso non ce ne siano nemmeno adesso.
Ci sono un certo numero di sequenze non interattive, come quella che certamente hai già visto all'inizio quando scappi e il necromorfo viene ucciso dalla porta dell'ascensore.
Anche abbastanza più lunghe di quella.
Volendo ci sono quelle registrazioni video, non so se ne hai già trovato qualcuna.
A che punto sei?