Una riflessione finale post DLC.
Gli epiloghi sono diversi, a seconda delle scelte operate.
Mi son chiesto, alla fine, se il mio percorso avesse realmente un senso riferito ad un contesto generale.
Ho sacrificato Jhonny, a malincuore, ma non è che avessi credibili alternative: per quanto fossi affezionato a lui, vittima a sua volta di un destino infame, era un "parassita" dentro il mio corpo. Nella versione "classic", avevo diverse scelte, buone o cattive (diciamo "altruiste"), ma nel migliore dei casi mi rimanevano sei mesi di vita.
Night City è un cancro, questa è la crudele realtà: o diventi qualcuno, o sei vittima del sistema, indifeso, alla mercè degli eventi: non c'è giustizia, non c'è morale, ma corruzione e soprusi; pesci grossi mangiano pesci piccoli, la violenza è il pane quotidiano, l'egoismo regna sovrano. Ogni zona della città è controllata da corporazioni, affiliazioni e gangs: i fixer campano sui "lavoretti" affidati a mercenari per conto di clienti che non hanno giustizia; le forze dell'ordine, quelle sane, fanno quello che possono, ma spesso sono carne da macello.
V è un pesce piccolissimo che diventa una leggenda, ma a quale prezzo?
Il mio personalissimo epilogo mi spiattella in faccia la cruda realtà: la stessa Judy (che era la mia "romance") si sposa con un'altra donna e mi dice addio. Tante coccole, tanti discorsi...ma la vita è andata avanti....c'era poco sentimento in quella videochiamata...come amici che si ritrovano dopo anni e non hanno nulla da dirsi. E' stato vero amore, alla fine? E' stata una vera amica? Lei è felice, in un'altra città...Le avevo detto che sarei stata via un paio di mesi, ma sono stati due anni, senza farmi sentire perchè ero in coma: accetto i cambiamenti che la vita impone, ma poco sentimento e molta voglia di dimenticare da parte di Judy, desiderosa di scaricarmi e dimenticare, ora che è felice.
Panam, altra grossissima delusione: non risponde alla mia chiamata, non si fa ritrovare. Nei titoli di coda Mitch, un aldecaldo, mi dice di dimenticarla e di non farmi più viva, perchè Panam si è sentita tradita come amica.
Il tutto senza poter spiegare, cercare di capire. E' questa la vera amicizia? Basata su cosa? Su avventure e scambi reciproci di stima?
Kerry Eurodyne, il chitarrista e cantante dei Samurai: alla fine tanta comprensione, ma finisce lì: non ha tempo, è impegnato in tournè in giro per il mondo, forse ci risentiremo tra qualche mese...per lui sono più un fastidio, una seccatura.
Vick, passato alle corporazioni, che sembra l'ombra di sè stesso, malinconico, freddo, cinico...lui che voleva essere indipendente...mi ha ricevuto, mi ha visitato, ovviamente riconfermando il mio precario stato di salute. Sappiamo benissimo entrambi che il nostro sarà un addio.
Non ho più agganci, non ho più nessuno a cui telefonare, non ho più una casa, tutto mi è stato confiscato perchè in due anni non potevo pagare più nulla, ferma in un letto d'ospedale, ignara del mio stato, dormiente.
Mi ritrovo pestata, in un vicolo, impotente, per terra. Misty appare ed è l'unica felice di vedermi: è cambiata, ha un altro trucco e taglio di capelli, ha chiuso da tempo il negozio esoterico, sta per partire. Mi infonde coraggio, mi consiglia di provare nuove strade, come una personale normale. L'abbraccio che ci scambiamo, mentre arriva l'auto che la porterà via, è sincero. Mi ritrovo in mezzo alla folla, spintonata da un passante, abbozzo un sorriso, cammino e scompaio...come Johnny, che ha accettato questa mia scelta...ma quanta amarezza.
Mi sono risvegliata da un sogno. Tutto è cambiato, tutto è cancellato. tutto è passato.
Come il ramo secco di un albero spazzato dal vento.
Gli epiloghi sono diversi, a seconda delle scelte operate.
Mi son chiesto, alla fine, se il mio percorso avesse realmente un senso riferito ad un contesto generale.
Ho sacrificato Jhonny, a malincuore, ma non è che avessi credibili alternative: per quanto fossi affezionato a lui, vittima a sua volta di un destino infame, era un "parassita" dentro il mio corpo. Nella versione "classic", avevo diverse scelte, buone o cattive (diciamo "altruiste"), ma nel migliore dei casi mi rimanevano sei mesi di vita.
Night City è un cancro, questa è la crudele realtà: o diventi qualcuno, o sei vittima del sistema, indifeso, alla mercè degli eventi: non c'è giustizia, non c'è morale, ma corruzione e soprusi; pesci grossi mangiano pesci piccoli, la violenza è il pane quotidiano, l'egoismo regna sovrano. Ogni zona della città è controllata da corporazioni, affiliazioni e gangs: i fixer campano sui "lavoretti" affidati a mercenari per conto di clienti che non hanno giustizia; le forze dell'ordine, quelle sane, fanno quello che possono, ma spesso sono carne da macello.
V è un pesce piccolissimo che diventa una leggenda, ma a quale prezzo?
Il mio personalissimo epilogo mi spiattella in faccia la cruda realtà: la stessa Judy (che era la mia "romance") si sposa con un'altra donna e mi dice addio. Tante coccole, tanti discorsi...ma la vita è andata avanti....c'era poco sentimento in quella videochiamata...come amici che si ritrovano dopo anni e non hanno nulla da dirsi. E' stato vero amore, alla fine? E' stata una vera amica? Lei è felice, in un'altra città...Le avevo detto che sarei stata via un paio di mesi, ma sono stati due anni, senza farmi sentire perchè ero in coma: accetto i cambiamenti che la vita impone, ma poco sentimento e molta voglia di dimenticare da parte di Judy, desiderosa di scaricarmi e dimenticare, ora che è felice.
Panam, altra grossissima delusione: non risponde alla mia chiamata, non si fa ritrovare. Nei titoli di coda Mitch, un aldecaldo, mi dice di dimenticarla e di non farmi più viva, perchè Panam si è sentita tradita come amica.
Il tutto senza poter spiegare, cercare di capire. E' questa la vera amicizia? Basata su cosa? Su avventure e scambi reciproci di stima?
Kerry Eurodyne, il chitarrista e cantante dei Samurai: alla fine tanta comprensione, ma finisce lì: non ha tempo, è impegnato in tournè in giro per il mondo, forse ci risentiremo tra qualche mese...per lui sono più un fastidio, una seccatura.
Vick, passato alle corporazioni, che sembra l'ombra di sè stesso, malinconico, freddo, cinico...lui che voleva essere indipendente...mi ha ricevuto, mi ha visitato, ovviamente riconfermando il mio precario stato di salute. Sappiamo benissimo entrambi che il nostro sarà un addio.
Non ho più agganci, non ho più nessuno a cui telefonare, non ho più una casa, tutto mi è stato confiscato perchè in due anni non potevo pagare più nulla, ferma in un letto d'ospedale, ignara del mio stato, dormiente.
Mi ritrovo pestata, in un vicolo, impotente, per terra. Misty appare ed è l'unica felice di vedermi: è cambiata, ha un altro trucco e taglio di capelli, ha chiuso da tempo il negozio esoterico, sta per partire. Mi infonde coraggio, mi consiglia di provare nuove strade, come una personale normale. L'abbraccio che ci scambiamo, mentre arriva l'auto che la porterà via, è sincero. Mi ritrovo in mezzo alla folla, spintonata da un passante, abbozzo un sorriso, cammino e scompaio...come Johnny, che ha accettato questa mia scelta...ma quanta amarezza.
Mi sono risvegliata da un sogno. Tutto è cambiato, tutto è cancellato. tutto è passato.
Come il ramo secco di un albero spazzato dal vento.