⚽ Calcio Estero [News e Commenti]

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Cupa României
Come la passata edizione la Coppa di Romania non cambia il suo padrone. Il Sepsi Sfântu Gheorghe bissa il successo ottenuto lo scorso anno e si aggiudica la seconda coppa nazionale della sua storia. Rispetto allo scorso anno però i biancorossi hanno dovuto sudare più del previsto per mettere le mani sul trofeo. L'Universitatea Cluj ha dato filo da torcere ai campioni in carica, con i bianconeri che si sono arresi soltanto ai calci di rigore per 5-4, errore decisivo dello svizzero Martic, dopo che in 120 minuti di gioco nessuna della due squadre era riuscita ad aprire le marcature. Continua dunque la maledizione per l'Universitatea Cluj che ha perso 5 delle 6 finali che ha disputato, con l'unico trionfo nella Coppa di Romania che risale al lontano 1965

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Peru - Torneo Apertura
Prenota un posto per la finale scudetto l'Alianza Lima che si porta a casa il Torneo Apertura. Un primo semestre dominato dai Blanquiazules, campioni nazionali in carica, che hanno tenuto un ritmo che le due storiche rivali, lo Sporting Cristal e l'Universitario, non sono riuscite a tenere, nonostante i primi abbiano vinto lo scontro diretto, infliggendo all'Alianza un netto 3-0, in quella che è stata una delle 3 sconfitte che hanno subito i Grones, che curiosamente fin qui non hanno nemmeno pareggiato una partita delle 16 che hanno giocato. Ancora una volta ad ergersi pilastro della formazione biancoblu è stato Hernán Barcos. Il Pirata a 39 anni continua a mantenere un'ottima media gol, e in questa prima parte di stagione l'attaccante argentino ha segnato 6 reti. Da quando è sbarcato in Peru nel 2021 l'ex punta del Racing ha giá segnato 35 gol in 87 partite, non male per un giocatore che il prossimo anno compirà 40 anni. Il miglior realizzatore per il momento però non è Barcos, ma bensì Pablo Sabbag. In prestito da La Equidad, dove nell'ultima stagione ha segnato 15 reti, la punta colombiana in 11 apparizioni ha centrato la porta in ben 7 occasioni, e molti di questi gol hanno avuto un peso importante per la conquista dei 3 punti. Altro elemento prezioso, che è ritornato a vestire la maglia Blanquiazules dopo le esperienze nel 2014 e nel 2015, é Gabriel Costa. Nato in Uruguay, ma naturalizzato peruviano, il 33enne dopo 4 anni al Colo Colo è voluto tornare a Lima, e con 4 reti e 2 assist ha dato il suo personale contributo per il successo finale. Positivo anche il semestre di Bryan Reina, talento mai del tutto sbocciato. Sbarcato giovanissimo in Europa al Mallorca, l'esterno 24enne in Spagna è stato spedito in prestito come un pacco postale non trovando mai un posto dove poter mettere in mostra le sue doti (appena 11 le presenze con il club delle Isole Baleari). Scaduto il contratto con i maiorchini, nel 2021 ha deciso di ritornare in patria giocando due positive stagioni con l'Academia Cantolao, tanto che gli sono valse la chiamata di una big come l'Alianza, dove adesso è titolare indiscusso della fascia sinistra

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Cupa Moldovei
Vinto il campionato lo Sheriff Tiraspol mette a segno l'ennesimo Double della sua storia, il decimo dal 2001 (anno del suo primo scudetto). Per arrivare però alla 12esima coppa nazionale le Vespe si sono dovute trascinare fino ai calci di rigore per spuntarla su un Bălți FC più ostico che mai. I biancoblu, che hanno vinto una sola delle 4 finali fin qui disputate, in 120 minuti riescono a tenere la porta inviolata giocandosi il tutto per tutto nella lotteria dei rigori. Dagli undici metri però lo Sheriff la spunta per 7-6, decisivi all'ottava serie di penalty l'errore del brasiliano Wellingon Tara, e il seguente rigore realizzato dal senegalese Mouhamed Diop. Si chiude così una grande stagione per il tecnico italiano Roberto Bordin, che dopo il Double della stagione 2016/2017, mette nel suo personale palmares un'altra doppietta con la formazione moldava

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Kupa e Shqipërisë
Stagione da dimenticare per il Tirana, che dopo aver concluso il campionato a pari punti con il Partizani, ma scudetto finito ai rivali per via degli scontri diretti a sfavore, il club capitolino perde clamorosamente anche la Coppa d'Albania con il piccolo Egnatia. La formazione con sede a Rrogozhinë vince così il suo primo trofeo importante in 89 anni di storia. Nella finale giocata all'Elbasan Arena la gara si decide ai templi supplementari, e a regalare lo storico trionfo ai neroverdi è una rete al 114' del brasiliano Jackson. Resta dunque al palo il Tirana, primatista della coppa nazionale con 16 successi, ma che non vince il torneo dal 2017. Da allora i biancoblu hanno perso 3 finali nelle ultime 5 edizioni

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Kup Crne Gore
Perso il campionato al fotofinish in un'incredibile arrivo a pari punti con il Budućnost, campione nazionale grazie agli scontri diretti, il Sutjeska riesce comunque ad alzare un trofeo vincendo la Coppa di Montenegro, la seconda in assoluto dopo la prima conquistata nel 2017. Una finale quella contro l'Arsenal Tivat che si decide dagli undici metri. Al Podgorica City Stadium il club che porta il nome della più famosa società inglese, passa in vantaggio al 27' con Manojlovic, e quando i tifosi del Sutjeska sono ormai rassegnati ad ingoiare un altro boccone amaro, a cinque minuti dal termine il franco-tunisino Sahli trascina la contesa ai supplementari, dove però non succede nulla. Dal dischetto entrambe le squadre falliscono la prima serie, poi però l'Arsenal canna il terzo con Muhovic, mentre il Sutjeska non sbaglia più niente con l'ultimo rigore realizzato proprio da Sahli, eroe della serata per i biancoblu

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VBET Armenian Premier League
Dalle parti del distretto di Malatia-Sebastia di Yerevan la stagione 2022/2023 verrà sicuramente ricordata per molto tempo dai tifosi. L'Urartu dopo aver vinto la coppa nazionale si proclama anche Campione d'Armenia per la seconda volta nella sua storia, la prima fu nel 2013/2014 quando il club si chiamava ancora Banants. Un successo arrivato alla penultima giornata e nello scontro diretto con i campioni uscenti del Pyunik, in una gara decisa al 93' dall'ucraino Yevhen Tsymbalyuk. Proprio i giocatori dell'ex blocco sovietico sono stati determinati per mettere le mani sullo scudetto. Dmytro Khlyobas, ex giovanili della Dynamo Kiev, è l'attuale topscorer con 9 reti, pochi se rapportati con un Pyunik che ha al primo posto della classifica cannonieri ben due giocatori (il bosniaco Luka Juricic e il nigeriano Yusuf Otubanjo con 16 centri), ma la forza della formazione di mister Dmitriy Gunko è stato il gruppo, così con 8 reti ecco il giovane talento armeno Narek Grigoryan che di gol ne ha segnati 8, mentre a 7 la coppia russa formata da Maksim Mayrovich e Leon Sabua. Ad affiancare i giovani anche diversi giocatori esperti e di un certo pedigree come Aras Özbiliz, uscito nientemeno che dal settore giovanile dell'Ajax, arrivato in inverno proprio dal Pyunik e autore di 2 gol. A centocampo il brasiliano Marcus Junior ha dato solidità al reparto, permettendosi il lusso di segnare anche 4 reti, mentre in attacco particolare la storia di Yaya Sanogo. L'attaccante francese sembrava un predestinato dopo un grande Mondiale Under 20 nel 2013, 4 reti e Galletti campioni del torneo, tanto da strappare in quei giorni un contratto con l'Arsenal. La carriera di Sanogo però non è decollata tra prestiti, discontinuità e qualche infortunio che l'hanno accompagnato anche in Armenia. Sbarcato all'Urartu a Gennaio l'ex Gunners si è fatto subito male ed ha visto il campo soltanto il 27 Maggio debuttando però con due reti in 24 minuti, anche se inutili visto che i nuovi campioni armeni hanno perso 3-2 con l'Alashkert e rischiato di riaprire la lotta per il titolo chiusa però con il successo di ieri sul Pyunik

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FA Cup
In attesa di giocare la finale di Champions League contro l'Inter, il Manchester City mette in bacheca un altro trofeo e prova a fare il Triplete. Dopo la Premier League la truppa di Pep Guardiola conquista anche la FA Cup, coppa che mancava dal 2019. Nel sempre suggestivo scenario di Wembley la prima finale in assoluto tra le due squadre di Manchester sorride dunque agli Sky Blues. Una partenza davvero a razzo quella dei Citizens con Gündogan che dopo appena 12 secondi di gioco segna il gol più veloce di una finale di FA Cup. Il precedente record apparteneva a Louis Saha che nel 2009 in un Everton - Chelsea andò in rete dopo 25 secondi, partita che però i Toffees persero alla fine, rimontati da Lampard e Drogba. Il Manchester United riesce comunque a rientrare in gara al 33' grazie ad un calcio di rigore realizzato da Bruno Fernandes, che manda le due formazioni al riposo sull'1-1. La ripresa si apre però come era iniziata la partita, con ancora capitan Gündogan a trafiggere De Gea al 51'. Il centrocampista tedesco rischia poi di entrare di nuovo nella storia come quarto giocatore a segnare una tripletta in una finale di FA Cup dopo William Towley nel 1890 (Blackburn Rovers - Sheffield Wednesday 6-1), Jimmy Logan nel 1894 (Notts County - Bolton Wanderers 4-1) e Stan Mortensen nel 1953 (Blackpool - Bolton Wandereres 4-3), ma il gol del capitano viene annullato per fuorigioco. Con questo successo il Manchester City vince la sua settima Coppa d'Inghilterra, mentre il Manchester United resta secondo nell'albo d'oro con 12, ma i Red Devils non riescono a sollevare il trofeo più antico d'Albione dal 2016

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Scottish Cup
Stagione da incorniciare per il Celtic che fa all-in e si porta a casa tutti i trofei nazionali. A Febbraio gli Hoops vincono la League Cup, a Maggio la Scottish Premiership mentre ieri è arrivata anche la Scottish Cup, la numero 41 per i biancoverdi. E proprio il successo di ieri fa tagliare un traguardo storico per il Celtic che diventa primatista mondiale di Treble. Il club di Glasgow centra infatti la sua ottava tripletta e si scrolla di dosso i rivali dei Rangers che restano a 7, mentre a 5 si trovano i nordirlandesi del Linfield. Ad Hampden Park la finale con l'Inverness, formazione che milita in seconda divisione, si sblocca al 38' grazie al solito gol di Furuhashi, 34 reti in 50 partite per il giapponese. Nella ripresa l'israeliano Abada porta sul 2-0 il Celtic. Tuttavia nelle battute finali l'Inverness tenta una clamorosa impresa, con MacKay che all'84' accorcia le distanze e tiene viva la partita fino al 91' quando il portoghese Jota mette al sicuro il risultato siglando la rete del definitivo 3-1 per i Bhoys

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Eesti Karikas
Con il campionato ancora nel pieno del suo regime, giocate 15 giornate su 36, in Estonia si è comunque assegnata la coppa nazionale. Partita a Giugno dello scorso anno con i 64esimi di finale, la competizione si é trascinata per una stagione intera con una pausa massiccia tra Novembre fino ad Aprile. Al Lilleküla Stadium di Tallin a conquistare il trofeo nazionale è il Narva Trans che si impone per 2-1 sul Flora, mettendo così in bacheca la sua terza Eesti Karikas dopo i successi ottenuti nel 2001 e nel 2019. Una finale che si decide nella ripresa, con vantaggio del Narva Trans al 54' con il serbo Markovic (passato anche nelle giovanili dell'Ascoli). Al 74' Mihhailov impatta la contesa per il Flora, ma a 9 minuti dal termine è il sudcoreano Do-hyun Kim, alla sua prima stagione in Estonia dopo un paio di anni passati in Slovenia, a decidere le sorti in favore dei rossoblu. Resta l'amaro in bocca per il Flora, secondo nel palmares con 8 affermazioni, con i biancoverdi che perdono la loro seconda finale nelle ultime 3 edizioni

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UEFA Under 17
Ritorna sul trono d'Europa la Germania, che vince l'Europeo riservato alle nazionali Under 17, avvenimento che non accadeva dal 2009 e dalla generazione dei vari Ter Stegen, Mustafi, Gözte e Leno, i giocatori più importanti che uscirono dal quel torneo. Inserita nel Gruppo C la Nationalmannschaft vince a mani basse il proprio girone. A cadere sotto i colpi dei tedeschi è il Portogallo che perde 4-0, la Francia che viene piegata 3-1 e infine la Scozia regolata 3-0. Ai quarti di finale la qualificazione contro la Svizzera arriva soltanto ai calci di rigore dopo l'1-1 dei 90 minuti regolamentari. Decisamente più divertente e pimpante la sfida alla Polonia in semifinale, dove la formazione del CT Christian Wück si impone con un pirotecnico 5-3. La Germania stacca così il pass per la finale dove ad attenderla c'é la Francia, a caccia di vendetta. Rispetto alla gara giocata nella fase a gironi e vinta agevolmente dai tedeschi, il match disputato all'Hidegkuti Nandor Stadium di Budapest non decolla, e al fischio finale il risultato non si schioda dallo 0-0. Per la seconda volta la Germania va ai rigori, e per la seconda volta la Nationalmannschaft ne esce vincitrice. Nonostante l'iniziale errore di Darvich, la Germania nei successivi 5 rigori non sbaglia più nulla, a differenza della Francia che fallisce gli ultimi due penalty con Sylla e Bouabré. Miglior giocatore del torneo viene eletto Brunner, attaccante del Borussia Dortmund di origini congolesi. Il 17enne vince anche la classifica cannonieri (4 gol) insieme ad altri 3 giocatori, che sono il compagno di squadra Ramsak, in forza al Bayern Monaco, e la coppia spagnola formata da Marc Guiu e Yamal entrambi del Barcellona, con quest'ultimo balzato ogni onori delle cronache poche settimane fa per essere stato il più giovane debuttante Blaugrana (15 anni, 9 mesi e 64 giorni), per quello che viene definito il nuovo fenomeno della Masia

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CAF Confederation Cup - Finale Ritorno
E alla fine l'Algeria riesce a conquistare il suo primo alloro nella seconda competizione più importante del continente africano. Dopo le sconfitte in finale nel 2009 del Sétif, nel 2016 del Béjaïa e nel 2021 del Kabylie, la federazione maghrebina ringrazia l'USM Alger per questo primo storico trionfo. Dopo aver vinto 2-1 in Tanzania contro i Young Africans, i rossoneri allo Stade de 5 Julliet di Algeri dovevano soltanto amministrare il prezioso vantaggio, in virtù anche del fatto che nelle competizioni africane vige ancora la regola dei gol segnati in trasferta. Una gara che però per l'USM si mette subito in salita, con lo Young Africans che apre le marcature dopo appena 7 minuti di gioco con un rigore realizzato da Shabani. La partita diventa vibrante con occasioni da una parte e dall'altra. I padroni di casa al 58' sprecano la chance di impattare il match, con Belaid che sbaglia un calcio di rigore. Il risultato di 1-0 si trascina fino al 98' quando l'arbitro fischia la fine dell'incontro. Ai gialloverdi dunque non basta la vittoria di misura per portare la coppa nel sud-est del continente africano, che sarebbe stata anche la prima per una formazione della Tanzania, mentre l'USM Alger vince il suo primo trofeo di spessore fuori dai confini nazionali

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DFB Pokal
Dopo il successo ottenuto lo scorso anno ai rigori sul Fribugo, il Red Bull Lipsia si riconferma campione della DFB Pokal. All'Olympiastadion di Berlino i Roten Bullen piegano per 2-0 l'Eintracht, conquistando così la loro seconda coppa nazionale. Una finale che si infiamma negli ultimi 20 minuti di gioco, con i biancorossi che passano in vantaggio al 71' con il francese Nkunku. Nel maggior momento di pressione da parte dell'Eintracht, il Lipsia a cinque minuti dal termine mette in ghiaccio la partita grazie all'ungherese Szoboszlai su assist di uno scatenato Nkunku. Delusione tra le fila del club di Francoforte che resta a 5 successi nella DFB Pokal, l'ultimo ottenuto comunque di recente nel 2018 ai danni del Bayern Monaco. Continua invece l'ottimo feeling del Lipsia con la coppa nazionale. Nelle ultime 5 edizioni i biancorossi sono approdati per ben 4 volte in finale, fallendo l'accesso solo nella stagione 2019/2020, eliminati agli ottavi proprio dall'Eintracht

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Jupiler Pro League
Quello che è successo negli ultimi 90 minuti della Jupiler Pro League è un evento che verrà sicuramente ricordato per sempre da vincitori e vinti. Un'ultima giornata di passione dove in un'ora e trenta minuti lo scudetto fa il giro tra le città di Genk, Anversa e Bruxelles. ma è negli ultimissimi istanti che succede qualcosa di assurdo che manda nell'olimpo una squadra e nella disperazione le altre due. Ma andiamo con ordine. Minuto 88' l'Union St. Gilloise sta vincendo in casa con il Brugge 1-0 e si appresta a festeggiare il titolo che manca dal 1934/1935 dopo averlo sfiorato lo scorso anno da neopromossa. Nell'altro match anche il Genk vince 2-1 sull'Antwerp ma non basta per mettere le mani sullo scudetto. Minuto 89' il Brugge pareggia a Bruxelles e la Jupiler League riprende la strada per il Limburgo. L'Union St. Gilloise accusa il colpo e alla fine perde 3-1. Intanto alla Cegeka Arena il Genk é sempre avanti 2-1, all'Antwerp servirebbe il 2-2 per vincere il titolo. Ultimo giro di lancette. La formazione di Anversa è tutta riversata in avanti quando la palla arriva a Tobi Alderweireld, ruolo difensore, che scocca un tiro dal limite dell'area che si insacca sotto la traversa. L'Antwerp dopo 56 anni ritorna a vincere lo scudetto in un finale drammatico ma spettacolare, mentre i tifosi e giocatori del Genk si disperano per aver perso la Jupiler Pro League all'ultima curva. Un quinto scudetto che porta ovviamente la firma dell'eroe capitano Alderweireld, autore del gol che regala un titolo che fino al 94' sembrava impossibile andare a prendere. Una stagione incredibile quella vissuta dai biancorossi, con Mark Van Bommel che al suo primo anno sulla panchina dei Reds porta uno dei club più storici del calcio belga a vincere non solo il campionato ma anche la coppa nazionale. Un successo passato anche dai piedi del ritrovato Vincent Janssen, che dopo la deludente esperienza al Tottenham Hotspur, e un paio di stagioni giocate in Messico al Monterrey, è risbocciato in Belgio mettendo a segno 18 reti complessive. Da incorniciare anche il campionato del classe 2002 Michel-Ange Balikwisha con l'esterno di origini congolesi che è andato in rete in 7 occasioni. Lo svizzero Michael Frey ha dato un buon ricambio quando Janssen doveva rifiatare, 7 gol per l'attaccante che è arrivato nel mercato di riparazione in prestito dallo Schalke. Uno dei grandi segreti di questa affermazione è però stato Jurgen Ekkelenkamp. Il centrocampista centrale olandese, acquistato per 5 milioni di euro dall'Hertha Berlino, è stato a dir poco devastante in mezzo al campo: 6 gol e 7 assist per l'ex prodotto delle giovanili dell'Ajax

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Schweizer Cup
Nulla da fare per il Lugano che non riesce a bissare il successo ottenuto la passata stagione, quando i bianconeri vinsero la coppa nazionale piegando 4-1 il San Gallo. La truppa di Mattia Croci-Torti si deve inchinare allo Young Boys, con i gialloneri che mettono a segno la doppietta campionato e Schweizer Cup (terzo Double nella storia del club bernese). Una finale quella disputata allo Stadion Wankdorf di Berna che non ha certo annoiato i presenti e il pubblico a casa, con lo Young Boys che la spunta 3-2. Nella prima frazione è dominio da parte del club capitolino, che va al riposo sul 2-0 grazie alla doppietta del camerunense Nsame (30 gol tra campionato, coppa e qualificazione per la Conference League). Nella ripresa però il Lugano prova a venire fuori accorciando le distanze al 53' con l'ex Genoa Bottani. La gara resta in bilico fino all'85' quando il nazionale della Repubblica Democratica del Congo Elia porta a distanza di sicurezza i gialloneri. Due minuti più tardi i bianconeri si rifanno di nuovo sotto con l'ex Steffen, ma alla fine il risultato non cambia più. Lo Young Boys vince la sua ottava Coppa Svizzera, mentre il Lugano rimane a 4

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Azerbaican Kuboku
Con un campionato dove il Qarabag fa la parte del cannibale (10 scudetti negli ultimi 11 anni), la coppa nazionale per le altre squadre azere è sicuramente una competizione dove poter provare a rimpinguare la propria bacheca e allo stesso tempo dare una qualche soddisfazione ai propri tifosi. Quest'anno a vincere l'Azerbaican Kuboku è il Qabala che alla Bakcell Arena di Baku batte per 1-0 il Neftçi. A decidere la partita nei tempi supplementari è una rete al 102' dell'albanese Alimi, che qualcuno si ricorderà anche in Italia con le maglie di Rimini, Vicenza, Forlì, Lumezzane, Imolese e Maceratese, e che da due stagioni milita nel Qabala dove si è riscoperto pure bomber (22 gol in 73 partite per un giocatore che gioca in mezzo al campo). I rossoneri mettono dunque le mani sulla loro seconda coppa nazionale dopo la prima storica vinta nel 2019. Rimane al palo il Neftçi, che è dal 2014 che non riesce a conquistare un trofeo che ha vinto 6 volte

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Rivoluzione in vista in casa Club Brugge. Dopo aver bruciato Carl Hoefkens (che pure aveva vinto la Supercoppa belga), Scott Parker (2 misere vittorie in 12 partite) e infine Rik de Mil (che ha condotto i nerazzurri nell'ultima parte di campionato conquistando almeno l'accesso ai preliminari di Conference League), il club delle Fiandre per la prossima stagione affida la sua panchina a Ronny Deila, con l'allenatore norvegese che lascia lo Standard Liegi dopo una sola stagione dove i Diavoli Rossi hanno avuto più bassi che alti (sesti in campionato e solo terzi nel gironcino che assegnava un posto per la prossima Conference League)

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Taça de Portugal
Porto Re di coppe. Vinta in estate la Supercoppa e a Gennaio la Coppa di Lega contro lo Sporting Lisbona, i Dragões, che in campionato hanno dovuto cedere il passo al Benfica, si consolano con il successo nella Taça de Portugal, rimanendo così campioni in carica dopo la vittoria ottenuta la passata edizione con il Tondela. All'Estadio Nacional di Oeiras i biancoblu superano in finale il Braga per 2-0. Gara che si sblocca in avvio di ripresa con una sfortunata autorete di André Horta, per poi infiammarsi con i rossi diretti a Wendell del Porto e a Niakaté per lo Sporting, che a 9 minuti dal termine saluta definitivamente la coppa con il raddoppio del brasiliano (ma naturalizzato portoghese) Otavio. Per i Dragões arriva dunque la 19esima affermazione nella Taça de Portugal, anche se i rivali del Benfica sono ancora lontani dall'alto delle loro 26 coppe, mentre gli Arsenalistas perdono la quinta finale a fronte di 3 successi, due arrivati comunque nelle ultime 8 edizioni

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Dopo soli 87 giorni Ricardo Gareca si dimette da tecnico del Vélez Sarsfield. L'allenatore argentino, uno degli idoli della tifoseria del Fortín prima da giocatore e poi da allenatore, ha deciso di defilarsi visti gli scarsi risultati acquisiti dal suo arrivo, una sola vittoria in 12 partite sotto la sua gestione. La squadra intanto è stata affidata al duo Marcelo Bravo e Flavio Espósito, che guideranno il Vélez in vista dell'impegno di domani con il Deportivo Español valevole per i 32esimi di finale della Copa Argentina

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CAF Champions League - Finale Andata
Buona la prima per l'Al Ahly che nei primi 90 minuti della finale di CAF Champions League supera in casa il Wydad. Al Nasser Stadium de Il Cairo gli egiziani la spuntano 2-1 sulla formazione marocchina, Una partita che i Diavoli Rossi sbloccano al quarto minuto di recupero del primo tempo con l'attaccante sudafricano Tau, che nel 2021 calcò anche i campi di Premier League con la maglia del Brighton (appena 3 presenze). Verso l'ora di gioco l'Al Ahly trova anche il raddoppio con il nazionale egiziano Kahraba (anche per lui un paio di esperienze nel calcio europeo tra Portogallo con l'Aves e Svizzera con il Grasshopper e il Lucerna). Nel finale però il Wydad riesce comunque a limitare i danni accorciando le distanze all'86' con Bouhra. Una rete quella del centrocampista marocchino importante visto che nella CAF Champions League è ancora in vigore la regola dei gol segnati in trasferta, il che rende il return match a Casablanca aperto a qualsiasi risultato

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Sbarcato a Manchester nel mercato invernale in prestito dal Crystal Palace, Jack Butland con la maglia dello United non ha totalizzato nemmeno una presenza. Ritornato a Londra il portiere inglese saluta le Eagles e si trasferisce in Scozia firmando con i Rangers

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Puntella la difesa il Borussia Dortmund che mette sotto contratto lo svincolato Ramy Bensebaini. Il terzino algerino, ma all'occorenza anche centrale, nelle ultime 4 stagioni ha giocato tra le fila del Borussia Mönchengladbach dove ha messo insieme 25 gol e 8 assist in 113 presenze

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