BENFICA!pausa estiva 2020/21

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Diramate le formazioni ufficiali delle due formazioni,a sorpresa due esclusi d'eccezione,Aguero e Vinicius entrambi costretti a fermarsi durante la fase di rifinitura di oggi.

I padroni di casa si dispongono in campo al gran completo a parte Aguero ed Ederson



Per Pellegrini solita disposizione in campo,dovrà rinunciare per forza a Taarabt mentre all'ultimo ga dato forfait anche Vinicius anche se sarà in panchina


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Parole chiare quelle di Ibrahimovic, che non lasciano spazio a interpretazioni: "E’ vero, ho avuto un grave infortunio quando ero al Galaxy– ha detto l’attaccante del Benfica al quotidiano BOLA, ma la gente dimentica che dopo tre mesi ho mostrato a tutti di essere ancora vivo. Anzi, in realtà quando sono arrivato in questo club ho dimostrato di esserlo dopo due minuti. Io mi sento bene, qui sono felice. Sto bene con i miei compagni di squadra, mi piace il club, mi piacciono le persone che ci circondano e mi piace la città. Il mio obiettivo è aiutare questa squadra, tutte le persone che ci stanno attorno. Voglio aiutare i miei compagni a vincere e per il momento sono qui, quindi dovreste godervi questa cosa. Voglio giocare a calcio il più a lungo possibile, perché dopo l’infortunio tutti dicevano che non avrei più potuto giocare. Adoro quello che faccio e voglio continuare a farlo il più a lungo possibile, ovviamente tenendo in considerazione la condizione fisica. Quando non riceverò più le giuste risposte, sarà il momento di dire ‘ok, ho fatto il mio lavoro’. E mi fermerò. Ma questo momento non è ancora arrivato e io mi sento bene"​

 

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Il Manchester City sfida il Benfica nella semifinaledi Champions League. Guardiola prova l'assalto al trofeo vinto l'ultima volta nel 2011 sulla panchina del Barcellona. Contro Pellegrini Pep proverà a cominciare la marcia verso la finale di Istanbul.Manchester City - Benfica in diretta su Sky Sport Football alle 21.00

Da allenatore Pep la Champions l’ha vinta al primo colpo. Da vero predestinato. Lui che l’aveva vinta già da giocatore nel 1992: nel vecchio Wembley contro la Sampdoria di Vialli e Mancini quando ancora si chiamava Coppa Campioni. Con il Barcellona, naturalmente. Il primo successo da allenatore arrivò alla sua prima stagione sulla panchina del Barca: a Roma nel 2009 contro il Manchester United di Sir Alex Ferguson, Rooney e Cristiano Ronaldo. Gol di Eto’o e Messi, di testa. Il terzo del tridente d’attacco era Henry. Quella sera di maggio Yaya Tourè faceva il difensore centrale. A centrocampo un terzetto da leggenda: Xavi, Busquets, Iniesta.​

Il secondo trionfo nel 2011 ancora a Wembley, nel frattempo ristrutturato, ma ancora contro lo United e Ferguson, dopo aver eliminato il Real Madrid in semifinale. Un’esibizione memorabile, per una squadra forse irripetibile. Rispetto a Roma c’era Mascherano in difesa al posto di Yaya Tourè, Sulle fasce Dani Alves e Abidal. In attacco Messi era accompagnato da David Villa e Pedro. Risultato: segnarono tutti e tre. Da allora per Pep la Champions è diventata un’ossessione.​

Sono passati 9 anni. Nel frattempo ha vinto tutto con Bayern e Manchester City a livello nazionale, ma mai in Europa. Adattando la sua filosofia di gioco ai campioni che aveva a disposizione. Altro che dogmatico. Al Barcellona sosteneva che “il centravanti è lo spazio”. Uno spazio che Messi riempiva come nessuno al mondo. Al Bayern il centravanti è stato Lewandowski, potente e inarrestabile come un carrarmato. Al City Aguero, agile e scattante, innescato soprattutto dalle verticalizzazioni di De Bruyne e dai lampi di Sterling. Risultato? Sette trofei vinti al Bayern, inclusi i 3 titoli di campione di Germania, 5 trofei conquistati al Manchester City comprese le due vittorie consecutive in Premier League. Una doppietta che nella terra dove è nato il calcio non si verificava da dieci anni. Ma in Champions sono arrivate solo delusioni.​

Alcune estremamente cocenti. Nel 2014 con il Bayern venne eliminato nettamente in semifinale dal Real Madrid di Ancelotti lanciato verso la vittoria della “decima”. Un dolore doppio per un catalano orgoglioso e indipendentista come lui. Nel 2015 sempre con il Bayern si arrese al Barcellona di Luis Enrique in semifinale con cinque gol segnati da Messi e Neymar tra andata e ritorno. L’anno successivo ancora fuori in semifinale, ancora contro una spagnola: l’Atletico Madrid di Simeone. Con il Manchester City non si è neppure avvicinato al traguardo: fuori agli ottavi contro il Monaco di Jardim tre anni fa, ai quarti contro il Liverpool di Klopp due anni fa e ancora agli ottavi l’anno scorso contro il Tottenham di Pochettino con tanto di gol-qualificazione negato dal Var nel finale.Per la prima volta Guardiola riesce ad accedere alla semifinale con il suo City in una sfida potenzialmente senza appello. Almeno per i prossimi due anni in Champions League, qualora venisse confermata la sentenza Uefa sul FFP. Contro una maledizione che dura da nove anni e contro i suoi rivali di sempre. Per Pep non sarà una sfida come le altre.​

 

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La leggenda narra che dopo la vittoriosa finale del 1962 il tecnico pretese un premio-partita per il secondo successo consecutivo nel torneo. La richiesta venne respinta al mittente dal club e Guttman non la prese bene. Fece fagotto e cambiò continente, accasandosi in Uruguay sulla panchina del Peñarol, ma non prima di aver scagliato una sorta di "anatema sportivo" sulla squadra che aveva portato sul tetto d'Europa...

LA MALEDIZIONE
"Da qui a cento anni nessuna squadra portoghese sarà due volte campione d’Europa e il Benfica senza di me non vincerà mai una Coppa dei Campioni".​

Se la prima parte dell'anatema sembra non aver funzionato, dal momento che il Porto si è laureato due volte campione d'Europa negli anni successivi (1987 e 2004), la seconda, per sfortuna del Benfica, si è dimostrata decisamente più efficace. Da allora le Aquile hanno continuato a vincere in Portogallo, ma l'Europa è diventata tabù.

E se neppure Eusébio, che nel 1990 si recò personalmente sulla tomba di Guttman per deporre dei fiori e chiedergli di spezzare l'incantesimo, è riuscito nell'impresa di cancellare la maledizione, allora forse i tifosi del Benfica dovranno avere pazienza. In fondo al 2062 mancano "appena" 45 anni...

 

[0snake7]

Ibrahimovic e Guardiola. Un rapporto che è durato appena un anno, con la splendida cornice di Barcellona a fare da sfondo, ma che ha lasciato strasichi pesanti che, a 10 anni di distanza, ancora non si sono consumati del tutto. A tornare sulla "burrascosa" relazione tra i due è stato proprio il centravanti svedese che ha offerto la sua versione dei fatti ai microfoni di Espn: "Ai tempi del Barça, nella seconda parte di stagione, l'allenatore ha cominciato a non parlarmi più - ha spiegato lo svedese -. Era una situazione del tutto nuova per me, così l'ho presa come una sfida. Io non avevo problemi con lui, c'era qualcosa di me che infastidiva lui e non il contrario, quindi non poteva dipendere da me. Non fa parte del mio carattere. Se trovo qualcuno con cui non vado d'accordo e non lo voglio in squadra, che sia per qualunque motivo, lo prendo e glielo dico di persona. Prendiamo il contratto, lo risolviamo e io me ne vado. Non mi piace creare problemi e infatti non ne ho mai avuti da nessun'altra parte. Così, quando è finita la stagione, ho risolto ogni contrasto dicendo «se hai un problema con me non ti preoccupare. Me ne vado, non resterò per creartene altri». Ibra ha mostrato anche la sua insofferenza verso chi in passato gli ha affibiato l'etichetta di piantagrane: "Spesso ho letto che gli allenatori hanno avuto problemi con me, ma sono tutte bugie - si è difeso il centravanti dei Los Angeles Galaxy -. E se qualcuno li ha avuti con me, non me l'ha mai detto. Ho lavorato con alcuni dei più duri mister al mondo, come Capello e Mourinho, due molto severi e rispettosi della disciplina che non accettano compromessi. Con entrambi non ho avuto mai contrasti e in caso li ho avuti li ho subito risolti. Qualcuno invece ha avuto un problema con me che non ha risolto, ma non potevo di certo pensarci io. Anche perché non sapevo neanche di cosa si trattasse".​

 

[ElDiablo]

Visualizza allegato 175343​

La leggenda narra che dopo la vittoriosa finale del 1962 il tecnico pretese un premio-partita per il secondo successo consecutivo nel torneo. La richiesta venne respinta al mittente dal club e Guttman non la prese bene. Fece fagotto e cambiò continente, accasandosi in Uruguay sulla panchina del Peñarol, ma non prima di aver scagliato una sorta di "anatema sportivo" sulla squadra che aveva portato sul tetto d'Europa...

LA MALEDIZIONE
"Da qui a cento anni nessuna squadra portoghese sarà due volte campione d’Europa e il Benfica senza di me non vincerà mai una Coppa dei Campioni".​

Se la prima parte dell'anatema sembra non aver funzionato, dal momento che il Porto si è laureato due volte campione d'Europa negli anni successivi (1987 e 2004), la seconda, per sfortuna del Benfica, si è dimostrata decisamente più efficace. Da allora le Aquile hanno continuato a vincere in Portogallo, ma l'Europa è diventata tabù.

E se neppure Eusébio, che nel 1990 si recò personalmente sulla tomba di Guttman per deporre dei fiori e chiedergli di spezzare l'incantesimo, è riuscito nell'impresa di cancellare la maledizione, allora forse i tifosi del Benfica dovranno avere pazienza. In fondo al 2062 mancano "appena" 45 anni...

Conoscevo questa leggenda... Che dire, molto affascinante quanto sfortunatamente attendibile nel suo essere grottesca... Ricordo la finale di Europa League del Benfica di qualche anno fa (se non erro con il Siviglia) dove tutto spergiuravano di rompere proprio questa maledizione, ma non ci fu verso. Auguri…

 

[Ronin]

Il Benfica la persa anche l'anno prima con il Chelsea. Ora sta a noi, almeno nel videogioco, cercare di sfatare questo tabù

 

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Conoscevo questa leggenda... Che dire, molto affascinante quanto sfortunatamente attendibile nel suo essere grottesca... Ricordo la finale di Europa League del Benfica di qualche anno fa (se non erro con il Siviglia) dove tutto spergiuravano di rompere proprio questa maledizione, ma non ci fu verso. Auguri…

Il Benfica la persa anche l'anno prima con il Chelsea. Ora sta a noi, almeno nel videogioco, cercare di sfatare questo tabù

Sono dell'idea che o la si vince quest'anno o ce la possiamo scordare perché tutte le big serie in campo europeo sono fuori dai giochi ora,con quelle rimaste ce la possiamo giocare se facciamo attenzione

 

[0snake7]

Etihad Stadium tutto esaurito,è la partita che entrambe aspettando da troppo tempo,la tensione si respira nell'aria
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8'incursione di Grimaldo che mette in difficoltà Bravo

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rwattivo a mettere in angolo

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️15'goal Benfica,IBRAHIMOVIC

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Grande lancio di Grimaldo,Ibra riesce a mettersi tra la palla ed Otamendi

Riesce a calciare prima dell'intervento di Laporte

Bravo non ci arriva

MAN.CITY 0 - 1 BENFICA​

 

[0snake7]

Piano piano stà venendo fuori il City di Guardiola​

31'ci prova G.Jesus in rovesciata

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️33'goal M.City,G.JESUS

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Numero di B.Silva che fà sedere Jardel

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La mette in mezzo dolce per G.Jesus che la spizza di testa

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e scavalca Vlachodimos

Partita riaperta alla mezz'ora
Man.City 1 - 1 Benfica


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[0snake7]

️35'goal M.City,G.JESUS

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Ancora l'asse G.Jesus-G.Silva

1 - 2 pazzesco dei padroni di casa,Benfica tramortito,messo alle corde e mandato al tappeto in 2 minuti
Man.City 2 - 1 BENEFICA





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[10maggio]

È ancora tutto aperto forza ragazzi... continuiamo a lottare

 

[0snake7]

Il primo tempo si chiude senza altre emozioni
City che ha creato qualcosa di più,ma il Benfica,a parte quei 5 minuti in cui ha staccato la spina,ha fatto una grande partita.

La partita nella partita si è svolta tra Dias e G.Jesus dove fino alla mezz'ora ha avuto la meglio il giovane capitano portoghese,poi è venuto fuori tutto il talento di Jesus che ha ribaltato la gara in pochi minuti


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[0snake7]

Il secondo tempo riprende con un unico cambio per Pellegrini,entra Weigl per Florentino Luis
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47'finalmente si fà vedere anche Rafa Silva

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Bravo riesce a mettere in angolo con una gran parata

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52'cerca la gloria personale B.Silva dopo i due assit sfornati per Jesus nel primo tempo

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Pellegrini intanto ridisegna la squadra.
Rafa Silva avanti con Ibra e dentro sulla sinistra El Sharaawy al posto di uno spento Chiquinho


️65'goal Benefica,IBRAHIMOVIC

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Ancora Grimaldo riesce a servire con una palla incredibile Ibra al centro area

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che non manca all'appuntamento col goal

Guardiola e tutto lo stadio increduli

Giocatori del Benifca che sommergono Ibra

Man.City 2 - 2 Benfica​

 

[0snake7]

Finisce così in pareggio l'andata tra le due squadre.
Una partita nel segno del duo G.Jesus/B.Silva per gli inglesi e Grimaldo/Ibrahimovic per i portoghesi

HIGHLIGHTS PARTITA

Pareggio anche nell'altra semifinale andata in scena a Milano
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[0snake7]

Ibra raggiunto nei corridoi all'uscita dagli spogliatoi


Ibra finalmente decisivo in una gara di Champions,un chairo messaggio a tutti i tuoi detrattori ed a tutti quelli che ti davano per finito ad inzio anno

Sì finalmente molta gente dovrà dare meno fiato alla bocca.
Doppietta a parte questa sera era importante fare capire ai nostri avversari che non gli faremo fare una semifinale da partitella tra amici ma che renderemo loro la vita difficile.
Sono venuto qua per aiutare,lo avevo detto ad inzio anno,arrivati fino a qua non vogliamo uscire e poi scusate,avete idea di cosa voglia dire avere Zlatan in finale di Champions League?​

 

[Ronin]

Pareggio a Manchester che vale quanto una vittoria. Ora abbiamo noi il coltello dalla parte del manico

 

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Pareggio a Manchester che vale quanto una vittoria. Ora abbiamo noi il coltello dalla parte del manico

E la cosa mi fà alquanto paura ad essere sincero perché toccherà a me decidere la strategia da affrontare al ritorno.

 

[0snake7]

Gli alleati contro
la leggenda Guttman

Ieri sera dallEithad siamo venuti a casa con due certezze:
Questo Ibra fà ancora la differenza
Questo può essere l'anno dove poniamo fine alla maledizione Guttman

Il resoconto di ieri sera ci dice che nonostante la formazione di Guardiola sia una corazzata,è comunque battibile perché essere capaci andare in vantaggio in casa loro,essere recuperati e poi superati nel risultato ma avere comunque le forze di andarla a riprendere portando a casa un pareggio che vale oro dimostra che il lavoro di Pellegrini e co. c'è e stà portando i suoi frutti.
Se per gli inglesi c'è da sottolineare la partita di
Rodri
era ovunque,vera spina nel fianco di ogni nostro tentativo di ripartenza
Walker
sulla sua fascia nessuno ha avuto vita facile,sia Rafa Silva che El Sharaawy sono stati estromessi dalle nostre manovre offensive
G.Jesus
ha fatto la classica partita con partenza a rilento anche per via di un Ruben Dias in forma smagliante.Poi però in 3 minuti ci affossato per poi sparire per nostra fortuna nel secondo tra le due colonne Dias-Jardel

Per quanto riguarda i nostri ragazzi nessuno si è portato a casa l'insufficienza.
Da sottolineare il cambio ad inzio ripresa tra Weigl e Florentino che ha portato più giro palla ed un cercare subito gli attaccanti.Pellegrini ha tentato la sua mossa iniziando così per poi giocarsi tutto con lo spostamento al fianco di Ibra di Rafa.
A proposito di Rafa,doveva essere la nostra arma in più considerando il suo momento d'oro invece molto probabilmente si è fatto schiacciare dal peso dell'importanza del match.
Per fortuna sono saliti in cattedra
Ibrahimovic
per la prima volta nella sua carriera lo svedese non manca il grande appuntamento ed anzi,si dimostra essere l'elemento cardine di questo big-match.Si carica la squadra sulle spalle e la guida nella bolgia dell'eithad come solo uno con il suo carisma può fare
Grimaldo
quando meno te lo aspetti il nostro terzino sinistro sfodera una prestazione da mille ed una notte e decide di fare da rifinitore,la sua miglior partita stagionale senza dubbio
L'unica nota dolente è il periodo no di Pizzi che sembra non voler finire.Sono lontani i tempi dove sfornava assit e goal uno dietro l'altro​

 

[10maggio]

Pareggio che sa di impresa, ora massima attenzione per il ritorno perché con il City non c'è da scherzare