Carriera [ATALANTA BC] - Problema carriera

[Amsy 18]

R

Ciao a tutti, anche quest’anno inizierò con la Dea, l’anno scorso avevo iniziato una carriera con l’Atalanta ma avevo commesso l’errore di stravolgere la squadra sin da subito comprando nuovi giocatori e non puntando su quelli cha avevo già in rosa, con il proseguir delle stagioni, qualcuno partirà di certo e ne arriveranno di nuovi, anche perché se si vuole vincere bisogna costruire una squadra competitivi, e con l’arrivo dei regen il realismo un po’ viene a scomparire. Spero di portare una carriera che possa coinvolgere e appassionare voi lettori, come fate voi nei miei confronti. Buona Master a tutti

 

[Amsy 18]

Aspettando il 22 ottobre

 

[Andrea009900]

Non serve dire nulla sull'Atalanta, no? Squadra che quest'anno è tra le pretendenti al titolo, è rimasta però la pecca della Champions giusto?

 

[Amsy 18]

Non serve dire nulla sull'Atalanta, no? Squadra che quest'anno è tra le pretendenti al titolo, è rimasta però la pecca della Champions giusto?

Non ho guardato se quest’anno gioca in Champions non vorrei che cambia tutto con l’aggiornamento del 22 visto che in serie a e b cambino le squadre. Poi avevano detto che la formula della coppa Italia era stata sistemata. comunque come squadra a vederla giocare diverte e anche il modulo che utilizza, in pes mi piace giocare con la difesa a3, è in attacco il trequartista e le due punte

 

[alexiociancica11780269]

Ti seguo perché vorrei provare anch'io con la dea e sono curioso di sapere quelle che saranno le tue scelte tattiche....

 

[Amsy 18]

Ti seguo perché vorrei provare anch'io con la dea e sono curioso di sapere quelle che saranno le tue scelte tattiche....

Inizierò sicuramente con il 3-4-1-2, modificando qualche stile di gioco in base hai giocatori che ho

 

[Amsy 18]

Presentazione nuove maglie
Stagione 2020/2021​

Prima maglia Atalanta 2020-2021

Il classico bicolore nero-azzurro si divide in righe più sottili, presenti su tutta la maglia, rispetto alle divise più recenti donando un look semplice e pulito, lasciando che siano i dettagli a fare la differenza. A partire dal colletto a polo, nero, che si chiude con uno scollo a V sovrapposto nel quale sono presenti due righe azzurre di diverso spessore, ed i bordi neri delle maniche.

Salta all’occhio anche il cambio di main sponsor, infatti sulla maglietta troviamo il nuovo partner commerciale Plus 500 a rimpiazzo di Radici Group che prosegue comunque la collaborazione come co-sponsor.


Non mancano le dediche al forte legame tra i cittadini e la società. Troviamo infatti all’interno del collo la frase “La maglia sudata sempre“, caratteristica simbolo della squadra di Gasperini e del popolo bergamasco. Sul retro e ancora all’interno, questa volta in fondo alla maglia, la scritta “Atalanta Bergamo“.


Sono presenti dettagli degni di nota anche nella produzione tecnica. La divisa è realizzata in tessuto jacquard customizzato con l’inserimento del logo della Dea e dell’anno di fondazione direttamente nella trama mentre il sistema di cuciture piatte flatlockpermette di evitare ulteriori zone di sfregamento, rendendo di fatto la maglia una seconda pelle.


I pantaloncini sono neri con un profilo azzurro che scorre lungo i lati, neri anche i calzettoni con un risvolto a righine e la scritta “Atalanta” in verticale posta sul polpaccio.

Seconda maglia Atalanta 2020-2021

Una grafica futuristica e asimmetrica è il tratto distintivo della maglia da trasferta bianca, il disegno geometrico spazia dal blu al nero in varie tonalità e ricopre la parte superiore e parzialmente il lato destro. Ricamato sul petto c’è lo stemma con le Dea che corre, già usato anche sulla divisa away del 2019-20.

Un’asimmetria che si ripete anche sul colletto e sul bordo delle maniche, interessati da finiture nerazzurre.



Bianchi con dettagli che richiamano i colori sociali sono i pantaloncini e i calzettoni che completano la seconda divisa dei bergamaschi.

Terza maglia Atalanta 2020-2021

Per la terza maglia Joma ha optato per un particolare tono di blu, accompagnato da una fine banda nerazzurra sul petto su cui poggiano lo stemma del club e il logo del brand spagnolo.

Il colletto a girocollo rimane aperto e scopre sul soffietto un inserto a righine con i colori del club. La medesima fantasia decora anche il retro del collo e l’orlo delle maniche.



Un dettaglio importante è l’inserimento del profilo esterno della nuova Curva Nord del Gewiss Stadium, realizzato nel tessuto con tecnica embossed. Un omaggio alla “casa” dell’Atalanta e dei suoi tifosi.

 

[Francesco Gonzalez]

Joma è un brand che non mi è mai piaciuto... e infatti le maglie di quest'anno non mi piacciono... io la prima la farei stile Monaco... non so se avete presente

 

[Amsy 18]

Joma è un brand che non mi è mai piaciuto... e infatti le maglie di quest'anno non mi piacciono... io la prima la farei stile Monaco... non so se avete presente

A non dispiacciono le prime due, la terza maglia non mi piace.

 

[Amsy 18]

Calciomercato ​

ALEKSEJ MIRANCHUK dalla Lokomotiv Mosca
Il 24enne russo arriva a titolo definitivo: operazione da 14,5 milioni più una percentuale sulla sua futura rivendita garantita al club russo

 

[Amsy 18]

Atalanta - Cagliari 5-2 partita giocata ieri
Da internet ho trovato questo bellissimo articolo che mi viene spontaneo fare copia-incolla. Perchè qualche volta le vere vittorie sono queste.

Provo quasi un senso di invidia per i tifosi dell’Atalanta. Non solo per come gioca ma perché, riflettendo, mi rendo conto che la Dea sia più che una squadra di calcio. Penso alla cavalcata pazzesca dell’ultima Champions, quella partita in terra iberica. Una partita surreale, in cui potevi sentire il botto dei contrasti, le urla dei mister e dei giocatori in campo. Una cavalcata che per tutti noi sportivi aveva solo il gusto dell’impresa calcistica ma che per Bergamo e i suoi tifosi era qualcosa di più. Asserragliati nelle loro case, sopraffatti dai lutti, minacciati dal covid, i bergamaschi si stringevano intorno alla squadra della loro città. Come se la Dea non fosse una squadra ma un segno di appartenenza. Sicuramente sarà stata la territorialità (come succede per le squadre basche che schierano solo giocatori indigeni) dei giocatori a suscitare questo attaccamento. Invece scorro i nomi della rosa e di italiani ne trovo due o tre. E allora quale legame salda così forte l’affetto di un popolo, che causa pandemia è su tutti i TG, con questa squadra che a fine partita sfoggia la maglia con la scritta “Berghem, mola mia”? Un motto diventato virale, che leggo sulle finestre delle case e che porta il fenomeno sulle copertine dei magazine internazionali. La risposta è quasi banale e commovente nella sua semplicità. Mentre Ronaldo posta foto dal rifugio bunker della sua villa a Madeira, i giocatori della Dea sono tutti a Bergamo. Chi chiuso in casa con la famiglia e chi nel centro sportivo della squadra. E non c’è stato bisogno di parlare perché nella Bergamo, che più di ogni altra città recita il “fa andà i man” come il vangelo, non ti giudicano per quanto sei bravo, per quanto sai ottenere o guadagnare, ma per l’impegno che ci metti. A Bergamo si suda e si lavora sodo. Questo è il loro DNA, correre e dare l’anima in campo è quello che conta. Li non puoi tirare a campare, ma devi uscire dal campo (o dal lavoro) con la canotta sudata. Ho una carissima amica che segue tutte le partite, una ultrà nel senso dell’attaccamento alla squadra e alla città. Ultrà senza quella accezione negativa che siamo abituati ad abbinare. Quando a Bergamo si costruì l’ospedale alla Fiera in piena pandemia, due sono state le categorie che si presentarono volontarie: gli alpini (te pareva) e gli ultrà. In pochi minuti i tifosi della Dea si presentarono in numero triplo rispetto alla forza lavoro richiesta. Muratori, carpentieri, elettricisti, tutti quelli che sono abituati a sudare la maglia e la fronte. Altri devolsero il rimborso della mancata trasferta alle strutture sanitarie. Per loro non esiste distinzione, se ti dai da fare trovi tutto l’affetto e la solidarietà. Ed è incredibile vedere come questa condizione sia trasmessa anche ai frontalieri e mercenari del pallone che giungono da ogni angolo del mondo ma che si immergono in questa realtà e ne assumono la stessa filosofia di vita. Talmente vera e sanguigna che ogni volta che intervistano il Papu me lo aspetto che inizi con un bel “Eh pota…”. Complimenti alla Dea e a tutti quelli che sanno vivere lo sport come festa e senso di appartenenza. Forza Atalanta, “mola mia”.
Giustino Comi

 

[Amsy 18]

A mercato chiuso ecco i nuovi arrivi in casa Atalanta!

SAM LAMMERS dal PSV
L'attaccante classe '97 arriva a titolo definitivo: per Gasperini sarà il vice-Zapata


JOHAN MOJICA dal Girona
Esterno sinistro colombiano classe 1992, arriva a titolo temporaneo con diritto di opzione


CRISTIANO PICCINI dal Valencia
L'esterno fiorentino, classe 1992, arriva dal Valencia a titolo temporaneo con diritto di riscatto.


ALEKSEJ MIRANCHUK dalla Lokomotiv Mosca
Il 24enne russo arriva a titolo definitivo: operazione da 14,5 milioni più una percentuale sulla sua futura rivendita garantita al club


Cristian Romero dalla Juventus. Il difensore argentino arriva dalla Juventus con la formula del prestito biennale con diritto di riscatto che diventa obbligo al verificarsi di determinate condizioni: 23 milioni di euro il prezzo complessivo dell’affare.


Fabio Depaoli dalla Sampdoria Classe 1997

 

[nenni95]

Atalanta - Cagliari 5-2 partita giocata ieri
Da internet ho trovato questo bellissimo articolo che mi viene spontaneo fare copia-incolla. Perchè qualche volta le vere vittorie sono queste.

Provo quasi un senso di invidia per i tifosi dell’Atalanta. Non solo per come gioca ma perché, riflettendo, mi rendo conto che la Dea sia più che una squadra di calcio. Penso alla cavalcata pazzesca dell’ultima Champions, quella partita in terra iberica. Una partita surreale, in cui potevi sentire il botto dei contrasti, le urla dei mister e dei giocatori in campo. Una cavalcata che per tutti noi sportivi aveva solo il gusto dell’impresa calcistica ma che per Bergamo e i suoi tifosi era qualcosa di più. Asserragliati nelle loro case, sopraffatti dai lutti, minacciati dal covid, i bergamaschi si stringevano intorno alla squadra della loro città. Come se la Dea non fosse una squadra ma un segno di appartenenza. Sicuramente sarà stata la territorialità (come succede per le squadre basche che schierano solo giocatori indigeni) dei giocatori a suscitare questo attaccamento. Invece scorro i nomi della rosa e di italiani ne trovo due o tre. E allora quale legame salda così forte l’affetto di un popolo, che causa pandemia è su tutti i TG, con questa squadra che a fine partita sfoggia la maglia con la scritta “Berghem, mola mia”? Un motto diventato virale, che leggo sulle finestre delle case e che porta il fenomeno sulle copertine dei magazine internazionali. La risposta è quasi banale e commovente nella sua semplicità. Mentre Ronaldo posta foto dal rifugio bunker della sua villa a Madeira, i giocatori della Dea sono tutti a Bergamo. Chi chiuso in casa con la famiglia e chi nel centro sportivo della squadra. E non c’è stato bisogno di parlare perché nella Bergamo, che più di ogni altra città recita il “fa andà i man” come il vangelo, non ti giudicano per quanto sei bravo, per quanto sai ottenere o guadagnare, ma per l’impegno che ci metti. A Bergamo si suda e si lavora sodo. Questo è il loro DNA, correre e dare l’anima in campo è quello che conta. Li non puoi tirare a campare, ma devi uscire dal campo (o dal lavoro) con la canotta sudata. Ho una carissima amica che segue tutte le partite, una ultrà nel senso dell’attaccamento alla squadra e alla città. Ultrà senza quella accezione negativa che siamo abituati ad abbinare. Quando a Bergamo si costruì l’ospedale alla Fiera in piena pandemia, due sono state le categorie che si presentarono volontarie: gli alpini (te pareva) e gli ultrà. In pochi minuti i tifosi della Dea si presentarono in numero triplo rispetto alla forza lavoro richiesta. Muratori, carpentieri, elettricisti, tutti quelli che sono abituati a sudare la maglia e la fronte. Altri devolsero il rimborso della mancata trasferta alle strutture sanitarie. Per loro non esiste distinzione, se ti dai da fare trovi tutto l’affetto e la solidarietà. Ed è incredibile vedere come questa condizione sia trasmessa anche ai frontalieri e mercenari del pallone che giungono da ogni angolo del mondo ma che si immergono in questa realtà e ne assumono la stessa filosofia di vita. Talmente vera e sanguigna che ogni volta che intervistano il Papu me lo aspetto che inizi con un bel “Eh pota…”. Complimenti alla Dea e a tutti quelli che sanno vivere lo sport come festa e senso di appartenenza. Forza Atalanta, “mola mia”.
Giustino Comi

Da bergamasco, articolo da pelle d'oca...Ti seguo ovviamente! (anche se non sono atalantino ahah)

 

[Amsy 18]

Da bergamasco, articolo da pelle d'oca...Ti seguo ovviamente! (anche se non sono atalantino ahah)

Anche io sono di Bergamo ma non sono Atalantino, però in questi due anni ho lavorato allo stadio di Bergamo prima alla nuova curva nord, e quest'anno alla tribuna. Per una squadra di provincia, avere lo stadio di proprietà nuovo e giocare la Champions a Bergamo sono grandi traquardi che qualche anno fa era quasi fantascienza. Spero di fare lo stesso a pes.

 

[Amsy 18]

Amichevoli precampionato

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Prima amichevole per l'Atalanta, in casa della squadra svizzera lo Young Boys, sulla carta Atalanta favorita, occhio alla squadra svizzera, che ha anche esperienze in Europa.

Primo tempo
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Ha passare in vantaggio è la squadra di casa che sfrutta un nostro errore difensivo, centrocampo che sbaglia l'appoggio ci recuperano palla, la nostra difesa alta e fuori posizione, non riusciamo a chiudere sull'attaccante che tutto solo buca il nostro portiere.

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Finisce il primo tempo con l'Atalanta sotto per 1-0. Risultato che sta stretto alla squadra bergamasca, che per tutto il primo tempo fa la partita nella metà campo avversaria, ma non trova il goal.

Secondo tempo​

Secondo tempo Gasperini rivoluziona il suo 11 di partenza, e aumenta la potenza di fuoco, schierando il duo colombiano e alle loro spalle gioca Pasalic, bravo negli inserimenti.

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Nel secondo tempo c'è il raddoppio della squadra svizzera, grazie anche alla retroguardia atalantina, che si addormenta nello spazzare la palla Sutalo si fa rubar palla dentro l'area, e per l'attaccante è un gioco da ragazzi segnare.

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Prima partita della nuova stagione, e si riparte con una sconfitta, sottolineo immeritata, la squadra di Gasperini dimostra un buon calcio, è mancata la precisione sotto porta, e hanno fatto la differenza anche gli errori della difesa, da evitare assolutamente.

 

[Amsy 18]

Seconda amichevole precampionato
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In questa seconda amichevole di campionato, affrontiamo i francesi del Rennes. Squadra interessante con molti giovani in risalto. Noi ci schieriamo con l'undici canonico per trovare la forma partita e provare anche nuovi schemi.

Primo tempo
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min 11 passiamo in vantaggio con Ilicic, uno due tra Zapata e Ilicic, il colombiano lancia in campo aperto Ilicic che da solo davanti al portiere lo batte.

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Atalanta va al riposo in vantaggio, anche se la partita dopo il goal subito la fa il Rannes, dove crea molte occasioni da goal ma non le sfrutta.

Secondo tempo

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Secondo tempo che si conclude con lo stesso risultato del primo. Seconda frazione di gioco meno vivace rispetto alla prima, complice anche i molti cambi effettuati da entrambe le squadre. Da migliorare sia la fase difensiva, perché concediamo ancora troppe occasioni alle squadre avversarie.

 

[Amsy 18]

Terza amichevole di precampionato
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Per la terza amichevole l'Atalanta viaggia in Olanda per affrontare il PSV, squadra con grande esperienza in campo europeo. I bergamaschi nell'undici iniziale schierano i nuovi arrivati. Da tenere d'occhio nel PSV l'attaccante Malen.

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Primo tempo arido di occasioni da goal, Atalanta che controlla bene il possesso palla, però è un possesso palla sterile e fine a se stesso. Il vantaggio lo segna Zapata, riceve palla al limite dell'area, l'avversario non lo marca in modo aggressivo, e il colombiano riesce a scagliare la sassata in porta.

Secondo tempo

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Nel secondo tempo si vede finalmente la vera Atalanta, la solita Atalanta dominante fisicamente ed bella da guardare con giocate veloci a due tocchi, infatti gli avversari non riuscivano a capire da dove arrivavano gli avversari. Risultato rassicurante in vista dell'inizio della nuova stagione.

 

[Amsy 18]

Volevo iniziare in questi giorni la master ma ho notato che nel resto Europa ci sono 3 squadre di serie B che sono retrocesse, non vorrei ritrovarmele nelle coppe europee, sapete quando Konami sistemerà il tutto?

 

[Aragon76]

Volevo iniziare in questi giorni la master ma ho notato che nel resto Europa ci sono 3 squadre di serie B che sono retrocesse, non vorrei ritrovarmele nelle coppe europee, sapete quando Konami sistemerà il tutto?

Mah....qui meglio cominciare, tanto per il livello probabilmente non passerebbero il primomturno, augurandoci di non incontrarle, meglio co inciare, rischiamo di giocare nel 22 di questo passo

 

[Amsy 18]

Mah....qui meglio cominciare, tanto per il livello probabilmente non passerebbero il primomturno, augurandoci di non incontrarle, meglio co inciare, rischiamo di giocare nel 22 di questo passo

Non so come funziona x le altre Europa perché in effetti non è un vero campionato, magari si qualificano sempre le solite, magari provo una master per conto mio