INTERVISTA ESCLUSIVA A MAURIZIO SARRI: "JUVE, NON HA FUNZIONATO. RIMANGO FEDELE ALLE MIE IDEE DI GIOCO, FUTURO? SERIE A."
Di seguito riportiamo l'intervista esclusiva fatta dal nostro inviato a Maurizio Sarri, tanti argomenti toccati, tra cui l'epilogo con la Juventus, il futuro, e un pensiero sulle idee di gioco dei vari allenatori di Serie A.
- "Iniziamo dalla fine della sua avventura con la Juventus, cosa secondo lei non ha funzionato e di chi sono le colpe per quello che, a detta di tutti, è stato un anno piuttosto fallimentare da parte della Juventus"
"Mah, non la definirei fallimentare, di certo ci sono delle cose che non hanno funzionato, e questo fin da subito. Le aspettative a Torino sono sempre molto alte e quindi vincere uno scudetto non basta per prendersi dei complimenti, andava fatto di più e ne sono consapevole. Non voglio rivangare screzi, sarebbe irrispettoso verso i tifosi della Juventus e verso i calciatori che ho avuto il privilegio di allenare, ringrazio tutti coloro che hanno avuto fiducia in me e adesso penso al futuro"
- "E proprio questa è la mia seconda domanda, il futuro. La rescissione del suo contratto ha portato molti a pensare che lei abbia sentito qualche squadra e che questo abbia portato alla rescissione, è vero?"
"Non posso negare che questa sia una delle motivazioni. Alcune squadre si sono fatte avanti ma voglio il progetto giusto, mi prendo il tempo necessario. Posso però dirvi che il mio futuro, almeno per ora, sarà in Serie A.
È il campionato che conosco meglio e quello più adatto per rilanciarmi, dimostrate a tutti coloro che mi hanno attaccato che si sbagliano".
- "Parlando di Serie A, quali sono le squadre secondo lei più attrezzate per stupire, magari anche in Europa?"
"Di sicuro l'Inter e la Juve rimangono le squadre più attrezzate, tra le due forse vedo avanti l'Inter: ha fatto un buon mercato e Antonio è uno dei migliori allenatori al mondo, Andrea invece ha bisogno di tempo, è alla sua prima panchina, e posso dire che l'ambiente Juve non è semplice da gestire.
Mi piace molto anche il Napoli di Rino, ha una garra, come il suo allenatore.
- "Infine, le chiedo se l'esperienza alla Juve ha per caso cambiato la sua filosofia di calcio?"
"Di certo mi ha aiutato nella mia crescita, non sarò un giovincello ma c'è sempre imparare, tuttavia ritengo che la mia idea di gioco rimanga valido, c'è bisogno dei giusti interpreti però. Non tutte le squadre possono giocare un calcio del genere ed è questo che forse mi ha frenato a Torino, spero che la mia prossima panchina possa servire a mostrarvi come, con gli uomini giusti, il mio tipo di calcio possa dare molto, così come successo a Napoli"