Aris Salonicco, Abreu si presenta: "Voglio cattiveria e grinta come quando era in campo".
Il nuovo allenatore dell'Aris Salonicco è stato ufficialmente presentato a stampa e tifosi. Tanti i temi toccati dal Loco in questa conferenza stampa: "Sono molto contento di poter allenare l'Aris. Da giocatore sono stato poco a Salonicco, ma nel tempo che sono rimasto la gente mi ha sempre trattato bene. Ricordo ancora la folla quando ci fu la presentazione e le magliette che nello store andarono subito a ruba. Ritornare in questa città in veste di allenatore è una gran bella emozione, e oggi come nel 2009 vedo che la passione dei tifosi non è cambiata. Arrivo all'Aris con grande entusiasmo e voglia di mettermi in gioco. In El Salvador e in Uruguay ho svolto il doppio incarico di allenatore e giocatore, ma ora sono concentrato soltanto nel ruolo di tecnico. Come giocherà il mio Aris? Prima di tutto voglio vedere una squadra che ci mette sempre il cuore, come facevo io quando stavo sul campo. Il calcio è uno sport fisico e nelle mie squadre non c'é posto per quei giocatori che non sono disposti a mettersi in gioco o a dare tutto per il proprio club. Sono venuto qui per proporre le mie idee, e chi non si adatterà al mio modo di giocare potrà fare le valige. Il modulo? Giocheremo con un 3-4-1-2 molto propositivo. Ci sono i giocatori giusti per proporre questo tipo di schema. Il mercato? La rosa è abbastanza completa servono solo un paio di innesti. In questa prima parte di stagione voglio capire chi potrà fare parte del progetto e chi invece no, per questo almeno per il momento non ci saranno rivoluzioni. Il nostro obiettivo? Sarebbe bello riportare l'Aris a giocare in Europa, ma attualmente davanti a noi ci sono 4 squadre di alto livello come l'Olympiacos, il Panathinaikos, il Paok e l'Aek, senza dimenticare Asteras e Atromitos che negli ultimi anni sono cresciute molto. Ora come ora pensiamo giornata dopo giornata, poi si vedrà".
Il nuovo allenatore dell'Aris Salonicco è stato ufficialmente presentato a stampa e tifosi. Tanti i temi toccati dal Loco in questa conferenza stampa: "Sono molto contento di poter allenare l'Aris. Da giocatore sono stato poco a Salonicco, ma nel tempo che sono rimasto la gente mi ha sempre trattato bene. Ricordo ancora la folla quando ci fu la presentazione e le magliette che nello store andarono subito a ruba. Ritornare in questa città in veste di allenatore è una gran bella emozione, e oggi come nel 2009 vedo che la passione dei tifosi non è cambiata. Arrivo all'Aris con grande entusiasmo e voglia di mettermi in gioco. In El Salvador e in Uruguay ho svolto il doppio incarico di allenatore e giocatore, ma ora sono concentrato soltanto nel ruolo di tecnico. Come giocherà il mio Aris? Prima di tutto voglio vedere una squadra che ci mette sempre il cuore, come facevo io quando stavo sul campo. Il calcio è uno sport fisico e nelle mie squadre non c'é posto per quei giocatori che non sono disposti a mettersi in gioco o a dare tutto per il proprio club. Sono venuto qui per proporre le mie idee, e chi non si adatterà al mio modo di giocare potrà fare le valige. Il modulo? Giocheremo con un 3-4-1-2 molto propositivo. Ci sono i giocatori giusti per proporre questo tipo di schema. Il mercato? La rosa è abbastanza completa servono solo un paio di innesti. In questa prima parte di stagione voglio capire chi potrà fare parte del progetto e chi invece no, per questo almeno per il momento non ci saranno rivoluzioni. Il nostro obiettivo? Sarebbe bello riportare l'Aris a giocare in Europa, ma attualmente davanti a noi ci sono 4 squadre di alto livello come l'Olympiacos, il Panathinaikos, il Paok e l'Aek, senza dimenticare Asteras e Atromitos che negli ultimi anni sono cresciute molto. Ora come ora pensiamo giornata dopo giornata, poi si vedrà".