Parli di videogiochi ai tuoi tempi...presumo tu non sia giovanissimo. Ho giocato anche io ai tuoi tempi, capisco che all'epoca ci si riuniva a casa con gli amici e per ore si facevano tornei e pes era davvero divertente. Ma dispiace dirtelo, le cose son cambiate. Ora che ho una famiglia non è più possibile passare i pomeriggi con gli amici a giocare. Si riesce a giocare un'oretta la sera (quando va bene) e in questo contesto, ok l'offline, si cercano sfide contro umani e l'unica possibilità è l'online. Pes da questo punto di vista è un disastro.
Non chiudete gli occhi accettando tutto quello che konami ci propina...il gioco diverte e anche tanto ma son le critiche costruttive che rendono migliore un prodotto e accettare lo stato delle cose non è di aiuto. Non sono le grafiche dei menù...son tante cose che pes attualmente non offre e se ci giochiamo ancora è solo perchè per fortuna il gameplay è migliore
E chi chiude gli occhi? Secondo me una parte di critiche aiuta a crescere, ed è per questo che penso che un monopolio sul mercato non convenga nemmeno a EA che è più grossa, vende di più, e ha capito come rifilare ghiaccio agli eschimesi proponendo lo stesso "gameplay" da diverse edizioni, ormai.
Non chiudo gli occhi perchè non ritengo, ma come molti eh, questo PES perfetto così come è. E parlo io che pur essendo sempre stato di parte non capisco totalmente i commenti super entusiasti su questo gioco, sarà che sono moderato, ma lo ritengo, almeno per me, un ottimo gioco, che poi dovrà anche vedersi sul lungo termine.
Come ho sempre detto il contorno fa la sua parte ed è importante, specie in anni come questi dopo che, ai "nostri tempi" abbiamo visto cose fatte, sarà anche solo per impegno, di gran lunga superiori a quelle odierne: cito ISS PRO 98 per PS1 o altri titoli, dove vi erano "chicche" come i giocatori della Romania che se, nel mondiale, passavano il turno, diventavano tutti biondo platino (come accadde realmente a Francia '98), o della fasciatura attorno al ginocchio al giocatore che rientrava dopo il soccorso a bordo campo, e via dicendo. Cose fatte dieci, dodici anni fa. Mentre oggi bisogna pregare per vedere due righe lasciate dalla bomboletta del direttore di gara a seguito di un calcio piazzato.
D'accordissimo.
Ma quando l'unica preoccupazione diventerà questa, beh, io non mi sentirò più di condividere con molti un passatempo che ho sempre trovato terapeuticamente come un isolotto in cui potevo diventare chiunque e isolarmi da qualsiasi casino che la vita mi metteva davanti... e aspetta, i casini mica sono finiti.
Per me l'importante rimarrà sempre il gameplay, in qualsiasi gioco. Poi concordo che i tempi siano cambiati, lo so, vedo ste macchine che non si possono paragonare alla prima Playstation ma vedo meno impegno da chi fa i videogiochi.
E, ti dirò, in parte questa mancanza di impegno deriva da un atteggiamento "sballato" figlio proprio di tempi in cui una marea di utenti si preoccupa principalmente degli scoreboard ufficiali di una competizione, o di tre partite di fila giocate in casa consecutivamente (che comunque mica hanno corretto, eh).
Tempi in cui "tirano di più" robacce alla FUT o myClub perchè portano più fieno in cascina. Tempi in cui la fortuna o meno di un titolo la fanno solo le licenze, ma chi se ne frega se poi, in soldi spicci, il gioco è sempre quello da 7 anni.
I tempi sono cambiati, è vero, e io spesso aggiungo... purtroppo. Perchè non so quanto in meglio siano cambiati, fatto sta che oggi sempre meno sanno che cosa vogliono da un gioco.