Il punto è proprio questo, se lo si legge guardando alla normativa precedente (che risale a chissà quanti anni fa) è ovvio che la casistica fatica ad entrarci. La cosa necessaria è appunto quella di regolamentare il tutto aggiornando la precedente normativa.
Fra l'altro è un problema davvero serio perchè si rischia di abituare ragazzini o addirittura bambini a meccanismi mentali che poi possono portare alla ludopatia crescendo. Se li si avvia a questi sistemi fin da così piccoli i rischi ovviamente aumentano. Non credo ci vogliano chissà quali studi scientifici per dimostrarlo.
Il gioco d'azzardo prevede una certa percentuale di vittoria e una di sconfitta decretate unicamente dal caso.
Spendere soldi in microtransazioni nei VG li trasforma sostanzialmente in pay-to-win in cui la casistica fallimentare riguarda la fallacia dell'uomo col pad in mano annientando la componente casuale e, di fatto, estromettendoli dalla generalizzazione del concetto di "gioco d'azzardo".
1) se ciò che ho detto ha un senso, fatemelo sapere
1-bis) se poi lo spiegate anche a me, mi fate un favore
2) non serve accorpare le microtransazioni al gioco d'azzardo, serve una regolamentazione specifica, magari inserendo i giochi che le prevedono nella fascia PEGI 18 (e magari trasformando in legge la classificazione PEGI)