Ieri sera ho visto una grandissima partita della MIA Roma. Un Lione di qualità giocando all'italiana, con sostanza ed equilibrio e alla fine, secondo il mio punto di vista, ha meritato di passare il turno.
Le recriminazioni della sfortuna/fortuna può tirarle in ballo solo il perdente. Il dato di fatto rimane là squadra schierata in campo e il suo atteggiamento per determinare il risultato che si ottiene.
Spalletti è un bel "paraculo". Lui vuole distogliere l'attenzione attaccando sestesso prima che lo facciano gli altri con frasi tipo "sono io che porto sfiga" o "mi devo meritare la conferma vincendo" o ancora "sono un professionista e andrei ad allenare la Juventus".
Scelte sbagliate (Dzeco cotto) modulo tattico poco duttile (tappate le fasce finisce la Roma) Peres recuperato finisce per fare una figura di merda, infatti entrato il faraone il Lione non attaccava più su quella fascia e il gol (autogol) è venuto grazie a lui. Salah non è Messi e non può farlo in questa Roma (i gol vanno fatti quando si presenta l'occasione) Strootman e De Rossi non possono ogni volta fare i palloncini dal culo per trascinare tutta la squadra, cosa che riusciva al ninja che, una volta ingabbiato (3 in marcatura) perde la posizione intasando di più il centrocampo.
Ma se avesse giocato così contro la Lazio in coppa Italia avrebbe perso 2 a 0? E contro il Napoli? Per non parlare dei 4 gol subiti a Lione...sono i giocatori che determinano le partite, vero, però bisogna anche saperli adoperare nei momenti giusti e motivarli nelle giuste dosi.
Questa è la squadra creata dal sig. Plusvalenza. 6 anni con "zero tituli!"
Forza Roma!