Enguiz lascia il Cruzeiro. Si va all'America de Cali (7° Stagione)

Ronin

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Finale Copa Libertadores : Cruzeiro - Flamengo (Intro)
Le due squadre entrano in campo all'Estadio Monumental U. Il Cruzeiro scende in campo con la divisa tradizionale blu e pantaloncini e calzettoni bianchi. Primo kit anche per il Flamengo con maglia rosso-nera a bande orizzontali, pantaloncini bianchi e calzettoni rosso-neri. Per quanto riguarda le formazioni la Raposa si dispone con il 3-5-2 e può contare sul suo undici titolare. Il Mengao invece risponde con il 4-2-3-1 e anche per i carioca nessuna defezione. L'atmosfera a Lima è caldissima. Entrambe le torcidas fanno sentire il loro tifo con fumogeni, papelitos e cori, mentre dalla parte alta dello stadio partono i fuochi d'artificio. I giocatori dopo la classica stretta di mano di rito si dispongono in campo. La finale di Copa Libertadores sta per iniziare mentre il trofeo fa bella mostra di sé davanti alle due panchine. Cruzeiro o Flamengo. Per una sola ci sarà gloria. Che il match abbia inizio
 

crazy for soccer

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Finale Copa Libertadores

Vi lascio il video. Nessun commento. Sta a voi scoprire come è finita. Più in là farò un resoconto ma per ora mi sembra giusto non dire nulla

Che vittoria! Secondo me a un certo punto il Flamengo non vedeva l'ora che arrivasse il triplice fischio finale, avranno temuto che potesse finire in goleada. Troppo Cruzeiro per loro. Stagione memorabile, grandissimo Ronin.
 
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Che vittoria! Secondo me a un certo punto il Flamengo non vedeva l'ora che arrivasse il triplice fischio finale, avranno temuto che potesse finire in goleada. Troppo Cruzeiro per loro. Stagione memorabile, grandissimo Ronin.

Si è stata una partita perfetta. Sicuramente il gol dopo appena 3 minuti ha influito non poco, A noi c'ha dato ancora più convinzione, mentre il Flamengo ha accusato il colpo. La stagione è stata stupenda con doppietta campionato e coppa, senza contare che in Copa do Brasil siamo arrivati fino alla semifinali
 

Ronin

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TROPPO CRUZEIRO PER IL FLAMENGO: ALLA RAPOSA LA COPA LIBERTADORES
A Lima il derby tutto brasiliano tra il Cruzeiro e il Flamengo vede la vittoria dei belo-horizontini, che nella finalissima battono con un rotondo 3-0 i carioca. Gara che gli Azulao incanalano subito sui binari giusti, con il "Tanque" Nuñez che dopo appena tre minuti porta in vantaggio la Raposa, mettendo così a referto il suo 38mo gol stagionale. La rete da ancora più smalto al Cruzeiro che sfiora il raddoppio prima con Matheusinho e poi con Mauro Junior che solo davanti a Claudio Vitor la manda incredibilmente fuori. Il Flamengo si vede poco dalle parti di Tiepo, che deve solo accompagnare con lo sguardo una conclusione di Gabrel Barbosa. Nella ripresa i mineiros ripartono di nuovo forte, e allo scoccare dell'ora di gioco Gustavo Assunçao gira un corner battuto da Alan Sousa e porta sul 2-0 i suoi. Il Flamengo è ormai allo sbando, e tre minuti più tardi i Rubro-Negros perdono una sanguinosa palla sulla trequarti. Alan Sousa la difende sulla pressione di Thuler e la scarica per Matheusinho, che di prima intenzione fulmina il povero Claudio Vitor. Il Cruzeiro dopo il 3-0 avrebbe ancora un paio di occasioni per segnare addirittura il poker, ma prima Rodriguinho, poi Nuñez e infine un traversone di Mailton che finisce sulla traversa, graziano i carioca. Al triplice fischio scoppia la festa in campo. Il capitano Fred dall'alto dei suoi 41 anni vince la sua prima Copa Libertadores. L'attaccante della Raposa è il simbolo di questo successo. Partito 6 stagioni fa dalla Serie B brasiliana, lui e altri giocatori storici come Dedé e Rodriguinho, hanno visto svilupparsi questo progetto stagione dopo stagione. Hanno giocato da titolari, ma poi hanno fatto spazio a chi scalpitava dietro (anche per una questione anagrafica) ma ancora oggi restano dei punti di riferimento. È il successo di una dirigenza che nel corso degli anni è riuscita a pescare giocatori sconosciuti al grande pubblico e che adesso sono ambiti dai più importanti club europei. È anche la vittoria della proprietà che ha avuto pazienza, cosa che nel calcio di oggi è sempre più rara. Ma è la vittoria anche di un allenatore che ha plasmato questa squadra. Valorizzando i giovani, puntando su quelli esperti, ma non ha avuto paura di buttare nella mischia gente proveniente dalla B brasiliana o da squadre europee di seconda fascia dove militavano certi connazionali. Questa è la vittoria del gruppo
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Karlo Marxiano

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17 Agosto 2019
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TROPPO CRUZEIRO PER IL FLAMENGO: ALLA RAPOSA LA COPA LIBERTADORES
A Lima il derby tutto brasiliano tra il Cruzeiro e il Flamengo vede la vittoria dei belo-horizontini, che nella finalissima di Lima battono con un rotondo 3-0 i carioca. Gara che gli Azulao incanalano subito sui binari giusti, con il "Tanque" Nuñez che dopo appena tre minuti porta in vantaggio la Raposa, mettendo così a referto il suo 38mo gol stagionale. La rete da ancora più smalto al Cruzeiro che sfiora il raddoppio prima con Matheusinho e poi con Mauro Junior che solo davanti a Claudio Vitor la manda incredibilmente fuori. Il Flamengo si vede poco dalle parti di Tiepo, che deve solo accompagnare con lo sguardo una conclusione di Gabrel Barbosa. Nella ripresa i mineiros ripartono di nuovo forte, e allo scoccare dell'ora di gioco Gustavo Assunçao gira un corner battuto da Alan Sousa e porta sul 2-0 i suoi. Il Flamengo è ormai allo sbando, e tre minuti più tardi i Rubro-Negros perdono una sanguinosa palla sulla trequarti. Alan Sousa la difende sulla pressione di Thuler e la scarica per Matheusinho, che di prima intenzione fulmina il povero Claudio Vitor. Il Cruzeiro dopo il 3-0 avrebbe ancora un paio di occasioni per segnare addirittura il poker, ma prima Rodriguinho, poi Nuñez e infine un traversone di Mailton che finisce sulla traversa, graziano i carioca. Al triplice fischio scoppia la festa in campo. Il capitano Fred dall'alto dei suoi 41 anni vince la sua prima Copa Libertadores. L'attaccante della Raposa è il simbolo di questo successo. Partito 6 stagioni fa dalla Serie B brasiliana, lui e altri giocatori storici come Dedé e Rodriguinho, hanno visto svilupparsi questo progetto stagione dopo stagione. Hanno giocato da titolari, ma poi hanno fatto spazio a chi scalpitava dietro (anche per una questione anagrafica) ma ancora oggi restano dei punti di riferimento. È il successo di una dirigenza che nel corso degli anni è riuscita a pescare giocatori sconosciuti al grande pubblico e che adesso sono ambiti dai più importanti club europei. È anche la vittoria della proprietà che ha avuto pazienza, cosa che nel calcio di oggi è sempre più rara. Ma è la vittoria anche di un allenatore che ha plasmato questa squadra. Valorizzando i giovani, puntando su quelli esperti, ma non ha avuto paura di buttare nella mischia gente proveniente dalla B brasiliana o da squadre europee di seconda fascia dove militavano certi connazionali. Questa è la vittoria del gruppo
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che meraviglia portare a casa questo doblede, e ora puntiamo al mondiale per club per fare veramente la storia!
 
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In attesa di giocare il Mondiale per Club siamo arrivati ad un bivio di questa carriera. Le strade percorribili sono 3

1.La carriera finisce qui indipendentemente da cosa succederà nel Mondiale per Club
2.Continua per un'altra stagione mantenendo tutti i big per provare a rivincere tutto
3.Smobilitazione di massa come nel più classico calcio sudamericano. Cedere diversi big (Tiepo, Valenti, Ricardo Graca, Gustavo Assuncao, Ayrton, Mauro Junior, Matheusinho, Nunez e Alan Sousa) e rimpiazzarli con nuovi giocatori: qualche scommessa, qualche cavallo di ritorno, e qualche big avanti con l'età che vuole ritornare a giocare in patria

Delle tre a me stuzzica molto la terza ipotesi. In Sud America spesso quando una squadra vince qualcosa di importante, i pezzi più pregiati fanno poi le valige per andare a giocare in squadre che possono garantire anche un buono stipendio. Attualmente quelli sono i giocatori più forti che ho in rosa anche se 2/3 li posso tenere (Alan Sousa e Ricardo Graca sono i più papabili a restare)

Cosa ne pensate?
 

Ronin

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che meraviglia portare a casa questo doblede, e ora puntiamo al mondiale per club per fare veramente la storia!

Ci proveremo (y)

Che vittoria... Strade in festa per celebrare il trionfo... Festa grande fino all'alba

Per buona pace dei rivali cittadini dell'Atletico Mineiro :D

Carriera perfetta. Chapeau. Sia nella intenzione, che nei risultati, che nella politica di mercato e crescita.

Io dopo il mondiale per club proseguirei con l’opzione 3. A mani basse.

Grazie :)

È stato un processo di crescita molto lungo, dove ho vinto meno rispetto alle mie ultime carriere, ma mi sono divertito molto anche perché non avevo mai vinto la Copa Libertadores all'interno della Master, e in Sud America avevo fatto massimo due stagioni a PES 2017 con il Coritiba. Qui invece potrei anche andare avanti in attesa che PES 21 venga aggiornato con DLC e Option File
 

Ronin

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FIFA Club World Cup - Semifinale
Niente finale di Mondiale per Club per il Cruzeiro che in semifinale si arena con i qatarioti dell'Al Duhail. Quella che si presenta a questo appuntamento è una squadra scarica e senza più benzina. Una squadra che ha raschiato le ultime energie dal fondo del barile per giocare la partita della vita in finale di Copa Libertadores. I giocatori della Raposa hanno dato tutto e dopo più di 60 partite era logico aspettarsi un calo. Dalle parti di Belo Horizonte comunque non se ne fa un dramma. Il Mondiale per Club poteva essere qualcosa in più, ma va benissimo anche così, la stagione resta lo stesso storica. A decidere l'incontro è il funambolico Almoez Ali, che alla mezz'ora parte in progressione e nessuno lo prende più. I brasiliani dopo il gol provano a combinare qualcosa, ma gli attacchi degli Azulao sono confusionari e non portano grattacapi alla retroguardia dei "Cavalieri Rossi". In finale ci va dunque l'Al Duhail che dovrà vedersela con i campioni europei del Manchester City. Il Cruzeiro invece si giocherà il terzo posto contro gli africani del Pleasure Horn
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FIFA Club World Cup - Finale Terzo posto
Il Cruzeiro chiude il suo Mondiale per Club conquistando il gradino più basso del podio. Nella finalina per il terzo posto i brasiliani battono soltanto ai rigori il Pleasure Horn, dopo che i 120 minuti regolamentari si erano chiusi sullo 0-0. Una gara dura per la Raposa che soffre la velocità del club africano, e questo testimonia ancora di più come gli Azulao siano arrivati a questo mondiale senza più energie. Ai rigori il Cruzeiro infila le prime due serie con Raniel e Lucas Fernandes (traversa e palla che poi entra dentro), mentre il Pleasure Horn fallisce il primo con Toshack ipnotizzato da Matheus, e segna il secondo con Gonzalez. Alla terza serie le due squadre ristabiliscono la parità. Diogo Hereda si vede respingere il penalty da Hayder, mentre McDowell spiazza il portiere brasiliano. Alla quarta serie i mineiros si riportano di nuovo avanti. Fred sbeffeggia l'estremo difensore avversario con la cavadinha (il cucchiaio) mentre Matheus blocca il tiro di Brewer. Alla quinta seria la Raposa ha il primo match point. Rodriguinho sbaglia il rigore, ma non Annis che porta la sfida sul 3-3. Si arriva così alla sesta serie. Il peruviano Huerto con grande freddezza la infila nell'angolino, con Hayder che si butta dall'altro lato, a differenza di Dandenya che spiazza si Matheus, ma la sua conclusione si stampa però sul palo. 4-3 Cruzeiro che chiude così la sua stagione calcistica
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Calciatore Sudamericano dell'anno: il Tanque "Nuñez" sbaraglia la concorrenza
È Darwin Nuñez a vincere il Pallone d'oro Sudamericano. Il bomber uruguagio è stato premiato per la sua fantastica stagione con la maglia del Cruzeiro. Il "Tanque" ha infatti messo a referto 38 gol in 48 presenze, vincendo con la maglia della Raposa il Brasileirao, dove si è laureato anche capocannoniere del campionato con 26 reti, e la Copa Libertadores, dove è risultato decisivo in tutti i match dagli ottavi in poi. Nella massima competizione sudamericana Nuñez ha segnato 8 reti, una in meno del compagno di squadra Alan Sousa che ha vinto la classifica marcatori con 9 centri. Un premio meritato per il "Tanque" che in quattro stagioni al Cruzeiro ha messo fin qui a segno 86 reti in 180 presenze. Una crescita notevole quella dell'attaccante uruguagio che ha attirato su di se le mira di club inglesi e spagnoli. Dalla B spagnola al tetto del Sud America, alla convocazione con la gloriosa maglia Celeste dell'Uruguay, e con la voglia ancora di vincere, stupire e segnare tanti gol
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ElDiablo

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22 Gennaio 2020
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È andata così in coppa del mondo, peccato ma comunque la stagione - e il percorso globale - restano super, senza fronzoli. Ora son curioso di scoprire come proseguirai.
 
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30 Dicembre 2013
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ZioWilly86
Che spettacolo di percorso.
Far crescere così i giocatori è una vera goduria.
Far un giusto mix di talenti,esperienza e gioventù è sempre molto affascinante.
Se poi porta anche ad alzare delle coppe,ancora meglio
 
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