Io sinceramente sono a un passo da gettare la spugna. Il mio fegato ha bisogno di rilassarsi e il paradiso di una pausa. Io le 3 o 4 partite vinte di fila devo ancora vederle, anzi mi piacerebbe vedere 3 o 4 partite di fila dove non dover lanciare il pad a prescindere dal risultato finale. Ho provato a pazientare sperando di vedere miglioramenti, ho cambiato più di 10 allenatori per vedere se era un problema di formazione che magari quest’anno incideva troppo nel mio gioco, ho cresciuto ogni singolo giocatore allenandolo il più possibile, ho provato tutto e più di tutto, ma se vinco un paio di partite ogni 6 o 7 è già lusso. Non sono certo un fenomeno, ma giocando a Pes fin dalla sua nascita, un bel po’ di partite le vincevo tranquillamente. Secondo me non è nemmeno questione di FP o meno. Al momento ho una squadra (pur non avendo Ronaldo o Messi) che vincerebbe un mondiale a piedi scalzi, ma sembra che contro il rimpallino quotidiano o lo svenimento neuronale improvviso niente sia possibile. Vedo cose in campo che a volte mi chiedo se la PS4 sta testando fino a quanto posso reggere prima di prenderla a martellate. I giocatori che non puoi selezionare poi sono il massimo. Oggi un rilancio del portiere, Quasi una palombella, stava andando dritto dritto su Mané, solo a centrocampo che faceva quasi pena. Lui si volta quando il pallone è ancora a metà percorso. Io premo il cambio uomo per selezionarlo e nulla, mi da tutti gli uomini a parte lui che, come preso da folgorazione improvvisa, nemmeno tenta di stopparla e viene centrato in piena faccia. Risultato, un pallone innocuo, già praticamente di mia proprietà per ripartire rapido, scivola esattamente davanti a un giocatore avversario in piena corsa, che dove andava così convinto me lo chiedo ancora, che passa al attaccante centrale rimasto completamente libero perché ovviamente la mia difesa era in fase di ripartenza. Neanche a dirlo prendo gol. Mentre anche Gesù Cristo scende a casa mia per capire cosa sta succedendo, ecco che mi spingo in attacco, smarco l’attaccante, salto anche il portiere sulla sinistra e mezzo sbilanciato, ma a un metro dalla porta, Lewandoski o come si scrive non lo ricordo, centra il palo. Il difensore suo recupera palla, vince (ovviamente) un contrasto anche se gli avevo levato palla, ossia io la levo e contro tutte le leggi della fisica, il pallone torna indietro a lui che spazza. Luiz, il mio centrale, si ricorda che forse non ha spento il gas in cucina stamani quando ha scaldato il latte e invece di prenderla di testa, che non si può nemmeno dire l’abbia piccina con quel nido di aquila che si ritrova come capelli, avanza quel tanto che basta per farsi scavalcare e lasciare che il suo attaccante, il solito di prima, si involi sulle praterie deserte canadesi. Neanche a dirlo, 2 a 0. Gesù ormai sta cercando di dissuadermi dal proseguire, ma io imperterrito continuo e con una fatica che nemmeno Ercole sotto testosterone, riagguanto il pareggio. 90’. Calcio d’angolo per lui. Respingo di testa, lui tira subito e il portiere para lasciandola a 30 centimetri. David Luiz nel frattempo rincuorato dalla suocera spazza il più forte possibile, peccato che decide di spazzare direttamente in faccia di Varane, suo compagno di reparto Facendo impennare il pallone che finisce, guarda caso, esattamente sulla testa del solito attaccante che nemmeno deve schiacciare. 3 a 2, avversario che esulta e io che lascio che chi di dovere si insulti da solo. Partita persa facendo 2 gol faticando sette camicie (non per l’avversario) e 3 gol regalati. Di queste partite ne posso raccontare almeno un centinaio fino ad oggi. Ora basta. Offline per il resto dell’anno!