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PES League – Moreno, sono prove da leader

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Due tornei, due podi: uno di bronzo, l’altro tutto d’oro. La stagione di Moreno il Dragone comincia all’insegna della “Pienezza”, e dopo soli due appuntamenti candida già il tarantino a rivestire un ruolo da assoluto protagonista. Il Porto degli Ulivi di Rizziconi è vestito a festa nel celebrare l’approdo dei Cavalieri: una vittoria che profuma di conferma, e di consacrazione per un player mai così maturo come ora. Moreno vince il suo primo Master 2015/2016 con un secco cinque a uno rifilato in finale al pur sorprendente Vincenzo Di Vaio. Lo Squalo dei Prodigius, presenti in forze, accarezza fino in fondo il sogno dell’affermazione in un torneo ufficiale ma al fischio finale si deve accontentare di un secondo posto che vale tanta, tanta esperienza. Millarte, oggi, è del resto uno dei peggiori clienti da affrontare in un torneo, specie nell’atto conclusivo dove la concentrazione è massima e le mani bollenti. Ne fa le spese in proposito anche Ettore Giannuzzi, sconfitto in semifinale dal drago nascente e costretto ad accomodarsi sul terzo gradino del podio.

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Sono i primi tornei, i campioni dell’arena si studiano, pesano il tono dell’avversario osservando le sue partite, ridisegnano sul nuovo PES 2016 scale di valori e rapporti di forza che tuttavia restano simili di anno in anno. I migliori sono sempre loro, ma quando si viaggia su livelli di eccellenza basta un dettaglio a segnare la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Quando c’è da incrociare le spade però, nessuno si risparmia: finisce l’attimo delle occhiate sospettose e si apre il fiero confronto che vede oggi Moreno trionfare come un campione del tempo dei gladiatori, anzi dei cavalieri. In tutto questo, altri guerrieri reclamano il loro spazio sulle pagine ufficiali di Pro Evolution Soccer. Simone Gaeta del PES Torino centra un quarto posto che merita grande considerazione considerato alle spalle di chi si è materializzato, e chi ha lasciato lungo la strada (il campione d’Italia Lo Scandalo). Angelo Giannino porta a termine tra i primi otto del torneo un cammino ragguardevole come quello di Sebastiano Russo, Antonio Zecca dimostra ancora di saperci fare mentre Eros De Rosa comincia a far parlare di sé nonostante il kappaò rimediato da Moreno è stato uno di quelli che fanno male. Festeggia Moreno a Reggio, ma esulta anche il movimento tutto rappresentato da numerosi clan accorsi al richiamo della PES League.

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Un corno quello dei tornei ufficiali, che al sabato era risuonato per l’appuntamento OPEN, dominato da un player ben noto alle cronache pessistiche. Il principe De Leo, preceduto da un’inebriante essenza di bergamotto arriva da Reggio per conquistare il centro commerciale nei pressi di Gioia Tauro, e la missione è di quelle trionfali, forse annunciate visto il sangue blu di Beppe. Un discorso molto simile a quello che si può fare per il secondo classificato, cioè Milvusss il rapace. Rimasti fuori dall’universo clan, i due piombano sul bersaglio come Batman e Robin, lasciando soltanto le posizioni di rincalzo ai pur lodevoli Antonio Tropeano (terzo sul traguardo), e Francesco Monterosso.

Solo top player dunque, solo grandi nomi per un evento impreziosito dalla presenza come da consuetudine stagionale dello youtuber Vegas. Solo emozioni vere quando in palio c’è da giocarsi…

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