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PES 2015, le impressioni della community *Parte 3*

Ed ecco le ultime impressioni dei nostri utenti riguardo il codice di PES 2015 provato il 29 Agosto: oggi è il turno di Jacopo “jappyjoker” e Carlo “Gica” che concludono così questa rassegna. Buona lettura!

Jacopo “jappyjoker”:

Sono rimasto davvero soddisfatto dalla qualità di questo codice ancora acerbo sotto alcuni aspetti. Finalmente sono tornato a divertirmi giocando a PES e questo credo che sia il punto che più fa pesare la mia valutazione generale verso il lato positivo! Al di là di alcuni bug che erano già stati scovati e segnalati tempo fa, visto che abbiamo provato il codice del Gamescom, le cose che secondo me rimangono da migliorare sono i tiri di prima (ad esempio su una respinta del portiere) e a volte la velocità di reazione al comando impartito al giocatore, magari per fare un passaggio di prima.
Mi è piaciuta molto la fluidità generale del gioco, il pallone scorre bene e con una fisica fantastica, le animazioni dei giocatori con il Player ID sono state rese in modo eccezionale, facendoli sembrare identici alla loro controparte reale e i tiri dalla distanza mi sono parsi ottimi, anche se non ho giocato full-manual (magari su questo potrebbero dirvi di più gli altri).
Per le partite erano disponibili solo le nazionali di Brasile, Germania, Italia, Olanda, Portogallo e Spagna, tutte con il loro modulo e stile di gioco: ho provato a mantenere tutto predefinito e ho cercato di utilizzare tutte le squadre con il mio stile di gioco palla a terra, fatto di tanti passaggi rapidi per creare spazio agli attaccanti e devo dire che bene o male tutte si sono adattate, con i risultati migliori che sono arrivati con Italia, Spagna e anche Germania, mentre con le altre ho trovato alcune difficoltà essendo preposte per un gioco diverso.
Quello che è balzato di più all’occhio con questo stile di gioco è il leggero ritardo tra comando ed esecuzione sia per il passaggio che per il tiro, cosa che però abbiamo notato che è influenzata anche dalla tecnica e dalla stanchezza dei giocatori, mentre a volte i giocatori sono lenti nell’animazione di girarsi verso la porta avversaria una volta ricevuto il pallone: è una cosa che non si può evitare e spesso permetti all’avversario di rubarti il pallone, creando un potenziale contropiede.
Ripeto che i tiri dalla distanza mi sono piaciuto molto (ne ho segnati due dai 26/30 metri, uno con Candreva e l’altro con Marcelo), poco invece quelli ravvicinati di prima, ad esempio mi è capitato che su una respinta Ronaldo facesse stop, passo e tiro invece di colpire direttamente. È un’aspetto su cui credo che Konami debba lavorare ancora un po’; I tiri a giro (i cosiddetti “banana”) ci è sembrato che fossero meno efficaci contro i portieri, ma anche questi necessitano di un miglioramento.
Capitolo portieri: ottime animazioni per la parata (Neuer è fantastico), ancora un po’ lenti nel rialzarsi e reagire su un secondo tiro anche se il pallone è vicino a loro, ho visto anche un paio di gol subiti sul loro palo, però erano tiri davvero forti. Escono bene dall’area in fase di copertura, a volte anche troppo e con qualche errore (Buffon si è girato di schiena su un pallonetto!): si può lavorare ancora anche su questi ma tutto sommato non mi sembra di aver notato errori macroscopici nelle partite che abbiamo svolto.
Credo che sarebbe stato meglio provare anche squadre con potenziale inferiore per vedere i tempi di reazione di giocatori e portieri, ma per adesso ci si accontenta delle nazionali.
É stato una bellissima esperienza e spero che si siano divertiti anche gli altri ragazzi, il gioco mi è piaciuto davvero molto per il fatto che ci sia una maggiore libertà generale che permette di manipolare lo stile di gioco della squadra con le tue mani e di creare delle belle azioni corali o di fuggire in velocità sulla fascia, perciò il mio giudizio è più che positivo, sembra un altro gioco rispetto al 2014!

Carlo “Gica”:

Prima di cominciare a parlarvi di ciò che ho visto, vorrei parlarvi di ciò che ho provato: sollievo. Questo termine credo sia il più consono per descrivere il mio stato d’animo dopo aver giocato le mie prime due partite a pes2015, settimana scorsa a Milano.

Parlo di sollievo perché sono un giocatore di Pes dal lontano 1997 e quest’anno l’ho vissuto davvero male. Pes2014 non era all’altezza della fama della saga, inutile nasconderci dietro un dito. Il fatto che Pes2015 ripartisse dallo stesso motore grafico, detto in tutta sincerità, non mi trasmetteva grande ottimismo e con questa incertezza mi sono recato all’evento meneghino. La cosa che trovavo più frustrante in assoluto di pes2014 era la macchinosità dei giocatori, oltre ad un gameplay parecchio ‘automatizzato’, che sembrava rendere il proprietario del pad un attore marginale della partita, spesso spettatore di animazioni che partivano a catena senza che si potesse far nulla per arrestarle o impedirne le conseguenze. Inoltre, l’eccessiva differenza di velocità tra i giocatori lanciati e quelli che partivano da fermi, rendeva le difese troppo facilmente penetrabili.

Invece, appena il tempo di notare il miglioramento dei menu (ambito assolutamente marginale, ma non fa mai male) sia nei colori che nello scorrimento del puntatore nelle formazioni, che inizia la partita ed immediatamente mi trovo a mio agio con il gameplay.

Ciò che mi ha colpito immediatamente è stata la possibilità di giocare a un tocco o due, mantenendo una velocità nell’azione sufficiente per vedere manovre di squadra ben costruite. La macchinosità dei giocatori (come scritto sopra, una base di Pes2014 c’è e si nota) resta, soprattutto tra lo stop e il secondo tocco, tiro o passaggio che sia. Tuttavia, in Pes2015 è molto meno accentuato, quindi il miglioramento nel gameplay è evidente.

L’aspetto che mi sento di promuovere in toto, invece, è la fase difensiva. Elemento fondamentale nel gioco, chi sapeva difendere ai vecchi pes vinceva la maggior parte delle volte e segnava un solco tra sé e i giocatori occasionali. Tale abilità era stata spazzata via in Pes2014, per i motivi scritti sopra, ma è tornata a dire la sua in questo capitolo. Fin da subito ho avuto la sensazione di poter comandare i movimenti dei miei centrali, riuscendo ad intervenire in anticipo o staccarmi alle spalle della linea in caso di lancio lungo. Ed effettivamente, in due partite non ho subito alcuna rete.

Ho giocato solo due partite e per questo non mi sento in grado di lanciare proclami come ‘Pes è tornato’, però la base del gioco sembra esserci tutta e quel giorno di novembre sarò in prima fila davanti al negozio per accaparrarmi la mia copia di Pes2015.

2 COMMENTI

  1. Fa molto piacere leggere tutti questi commenti positivi, specie per chi, come me, spera ogni anno che PES possa tornare ai livelli qualitativi a cui ci aveva abituati da fine anni 90 fino al 2005-2006. Speriamo soltanto che in tempi brevi sia fatta definitivamente luce sulla questione relativa ai file opzioni e, più in generale, sull’aspetto contenutistico del gioco (licenze, stadi, volti, ecc). Aspetto con molta fiducia la demo del 17.

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