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Auron fa paura

2 tornei su 2, più altrettanti non ufficiali. Da quando si è affacciato sulla scena di Pes, Auron, del clan The Machinist, è imbattibile.

E’ domenica 26 marzo 2006. Come ogni mattina, da 6 anni a questa parte, la signora Munari porta a spasso il proprio cane per le vie silenziose di Leno.
La primavera è finalmente arrivata e l’aria è piacevolmente frizzante.
Il signor Pardi sta tornando pigramente da messa e, come ogni domenica, si ferma per comprare il giornale. Sempre nella stessa edicola, sempre nella stessa piazza.
Almeno metà degli appena 12 mila abitanti starà sicuramente dormendo in questo momento. Si respira la tipica atmosfera tranquilla e distesa di una domenica di paese.
Il campanile della chiesa scandisce le ore interrompendo la pace solo per qualche secondo.
Si sentono 11 tocchi. E’ tempo di Pes League!

Giornata serena, temperatura ideale, campo in perfette condizioni… A Leno (BS) si è svolto, senza dubbio, uno dei tornei più allegri e gradevoli degli ultimi 3 anni e, allo stesso tempo, una delle competizioni dal più alto livello pessistico visto fino ad ora nella Pro Evolution Soccer League. L’elevatissimo tasso tecnico e…alcolico, d’altronde eravamo in provincia di Brescia, l’hanno reso davvero gustoso da ogni punto di vista. 78 partecipanti inseriti in 14 gironi da 5 e 2 da 4. Da Bergamo, da Milano, da Udine, chi addirittura da Firenze, tutti con due elementi distintivi comuni: il pad in mano e la voglia di vincere.
4 anche le ore per concludere i gironi e per svelare i 32 giocatori che avrebbero affrontato la fase finale ad eliminazione diretta.
Nomi eccellenti hanno impreziosito il torneo: Gomes da Silva, di chiare origini brasiliane e vincitore dell’edizione dell’anno scorso, Bugada di Mozzo (BG) nostro rappresentante agli europei del 2004, Spangherodi Trieste e Aliaj di Brescia con lo stesso motivo di vanto ma per i 2 anni successivi, e Leggio di Verona volato al mondiale di Parigi nel 2004…
Non mancava nessuno, o quasi.
E The Legend? C’era ma non si è visto. Uscito subito al girone con 5 punti, perde l’occasione per sorpassarePavel nel ranking.
Probabilmente Ziliani concluderebbe la sua pagella con: “fantasma!“.

I tanti risultati striminziti dei gironi testimoniano, se ancora non foste convinti, l’eccellente valore medio dei players.
I 4 organizzatori “Pes Passion”, bravissimi nella gestione del torneo, iniziano a compilare il tabellone proprio inserendo il nome di Paolo “Auron” Ravagnani, già medaglia d’oro al torneo di Casalecchio (BO) del 5 marzo. Via via i 32 posti vengono assegnati e si può dare inizio all’eliminazione diretta.
Andata e ritorno senza considerare i gol in casa e fuori casa, ormai un’usanza comune nella maggior parte dei tornei d’Italia.
Nel frattempo, fuori dal Bar Sport, impazza lo show di Giovanni Cesareni, un simpaticissimo ragazzo della zona che ha animato particolarmente la giornata. Lo ritroverete spesso nelle foto della gallery, e ha comunque promesso di partecipare a Monza il 9 aprile.
Non di rado il pallone Pes League, premio per il vincitore, viene trafugato temporaneamente e utilizzato per palleggiare in strada tra una sfida e l’altra. Meno male che Auron l’aveva già vinto…
Ma tutti sentono la tensione del torneo. Verso le 18,00 solo in 4 sono riusciti a dominarla veramente. Auron, come detto, che sulla sua strada incontra un agguerritissimo Matteo “L’Aeroplanino” Franzoso. Manuel Graci un ragazzo di appena 15 anni che ha depennato, in sequenza, il fratello più grande di 20 anni (2-2,2-1) eValentino Spanghero (2-0,4-0). Roberto “KGB” De Biagi, dello stesso clan di Auron, i “The Machinist”. EDaniel “Dema” De Martiis vincente ai quarti contro Giovanni “Giuàn” D’Alessio, uno dei più fedeli associatiPes League.
La finale è intima. Il Milan di Auron passa, non senza difficoltà (2-2,2-1) con Manuel, e così fa il suo compagno Roberto (1-1,3-2).
Il nome del clan sembra proprio azzeccato. Preso, infatti, dal titolo originale in inglese de “L’uomo senza sonno”, rende bene l’idea di un uomo-macchina inarrestabile. 116 punti ranking solo da loro 2. A breve aggiorneremo la graduatoria per capire quanto si sono avvicinati al Vidgent, secondo in classifica.
Per quanto riguarda la classifica players, Auron, con soli 2 tornei, si assesta incredibilmente al terzo posto. Appena a 13 punti da The Legend e a 15 da Pavel. Il suo modo di giocare, prevalentemente tattico, mette in crisi anche i più forti, e insieme alla sua innata imperturbabilità crea un cocktail risolutivo che lo rende perfetto.Invincibile.
I numeri parlano chiaro: 4 tornei 4 vittorie.
Attualmente sembra lui l’uomo/macchina da battere, e il principale candidato a rappresentare l’Italia nelle prossime competizioni internazionali.

Nella foto il clan The Machinist. Da sinistra: “Af”, “Acaro”, “Auron”, “Iena” e “KGB”. Oggi stesso inseriremo le foto del torneo di Leno nella GALLERY. Ci vediamo tra 2 settimane a Monza ragazzi. Con grandissime novità!

Aggiornamento news. Il clan The Machinist guadagna il secondo posto assestandosi sui 253 punti. Il Vidgentsi ferma a 243.

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